una comunissima ragazzina di sedici anni. Guarda fuori dalla finestra della sua cameretta con i gomiti appoggiati al davanzale e il mento appoggiato ai polsi; le due enormi tende rosa legate da un nastrino viola le pizzicano le guance. Erano i primi giorni di prima vera e nonostante fino a qualche giorno prima facesse un gran freddo ora per le strade non si vedeva nessuno con giacche particolarmente pesanti. Erano le quattro del pomeriggio e lei era li immobile già da una mezz’ora, aveva appena terminato le quotidiane pulizie che faceva dopo la scuola. Scuola. Quella parola le faceva paura! che cos’era la scuola per lei? questo ancora non lo sapeva! quello che sapeva è che per le decine e decine di ragazzi che ogni giorno incrocia con lo sguardo la scuola era un tornado di risate, di socializazione, di amicizie, di liti, di piccole passioni adolescenziali e di crisi dovute alla crescita. Tutta quest’insalata di emozioni prendeva vita appena possibile, fra una lezione e l’altra e all’intervallo, appena i professori non potevano obbligarli a stare con la testa piegata sui compiti. Perchè lei non ne faceva parte? se lo era chiesto un milione di volte! ma la risposta era sempre la stessa e e non trovava soluzione al problema: lei aveva le orecchie a sventola, occhiali enormi con una montatura ridicola, apparecchio decisamente risaltante sui denti, labbra enormi, struttura mingherlina e il seno praticamente inesistente. Tutti questi fattori, che nell’infanzia non erano mai stati certo un problema, le avevano fatto perdere con l’arrivo dell’adolescenza ognni traccia di autostima, troppo bruttina per avere il coraggio di prendersi una cotta e troppo timida per stringere amicizie profonde, non superficiali. E il risultato era quello, dopo un inverno ghiacciato, in una bella giornata di sole, mentre tutti i rgazzi e le ragazze della sua età erano fuori a divertirsi, lei non aveva nemmeno un idea di chi chiamare per stare un po’ in compagnia. L’insalata di emozioni che coinvolgeva tutti i suoi coetanei continuava a mescolarsi e rimescolarsi all’infinito mentre lei da fuori osservava immaginando di essere la dentro anche lei, ma così non poteva essere… perciò se ne stava li… in silenzio…
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hai ragione nonna betty, infatti non volevo scrivere flavietta ma piccola mamma, quello che volevo dire, è che fino al mese scorso succedeva che o io o lulu o flavietta o piccola mamma scriveva una dedica, e poi su quella dedica ci stavamo per settimane a rispondere dimenticandoci anche l’argomento iniziale della dedica per aprirne altri, ora non lo facciamo più! soprattutto perchè piccola mamma è sparita ed erano soprattutto lei e flavietta ad accendere le conversazioni, e di recente poi anche io e lulu non ci stiamo scrivendo niente e la cosa mi dispiace! fra l’altro non vi ho ancora raccontato una cosa bella che mi è successa ma che mi fa vergognare…
Vanel!!!!cos’è successo??…dai racconta racconta lo sai che con noi puoi parlare!!!
Caro Vanel, se la cosa che ti è successa, per te è bella, non ti devi vergognare!
Se hai voglia di raccontarcela, bene, altrimenti non importa, nonna Betty ti abbraccia ugualmente.
ciao tesorini miei!! 🙂 scusate se non vi ho risposto negli ultimi giorni ma ho passato il wek end fuori con il clan e purtroppo a causa pioggia e tante altri motivi è stato un wek end pessimo! se volete poi ve lo racconto… e oggi non mi sono messo al computer perchè ho fatto ben altro! sta mattina ho fatto le pulizie, oggi pomeriggio mi sono riincontrato con il mio ex ragazzo e abbiamo chiarito nei dettagli cos’è stato il nostro rapporto! se volete poi vi racconto con calma anche questa cosa… la cosa bella che è successa è che due settimane fa ho preso una decisione che forse in qualche modo le cose le ha cambiate, ovvero ho parlato con il mio capo clan e li ho detto tutta la verità su di me!! lo fatto perchè volevo sapere se in futuro il fatto di essere un transessuale potrebbe darmi problemi con l’essere uno scaut e indovinate un po’… ASSOLUTAMENTE NO!!!! potrò sempre essere uno scaut! fra l’altro il mio capo è stato incredibilmente comprensivo!!! cioè pregiudizio zero!!! 🙂 però il giorno dopo a riunione di clan mi vergognavo perchè adesso i miei capi avevano scoperto una parte molto intima di me! e anche se l’avevano accettata tranquillamente mi sentivo come se mi avessero letteralmente aperto e sbirciatomi dentro! perciò mi vergognavo! ma ora non mi vergogno più! 🙂
vanel questa notizia mi riempie di gioia…ne sono felicissima!!!ke bella cosa!!!è davvero bello che tu ne abbia parlato con qualcuno…so che inizialmente è normale provare vergogna e certo non perchè tu ti vergogni di ciò che sei ma perchè hai scoperto una parte molto intima e privata di te…ma x fortuna ti sei aperto con la persona giusta e quindi tutto è ok!!…mi dispiace che il campeggio sia andato male so quanto ci tieni…dai vi rifarete tanto da quello che mi dici fate molto spesso degli incontri di questo tipo…dove siete stati di bello questo week-end??
vanel e cos’è questo storia del tuo ex-ragazzo??…ovviamente vanel parlane se te la senti…un bacione a prestissimo…
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