Da Laura per anonimo

Un giorno un uomo uscì di casa a cercare la sua felicità.
Camminò per ore e ore, attraversando pianure e montagne, città e villaggi. E quando giunse ai confini del suo paese, decise di continuare, di non fermarsi, di andare oltre: lui la voleva, la sua felicità.
Così il giorno dopo continuò a camminare, ed il giorno dopo ancora a correre, e così anche quello successivo, e ancora per anni..
Finché un giorno, stremato e rassegnato, si buttò sull’erba.
Cominciava a pensare che forse la felicità non l’avrebbe mai trovata, e che era meglio tornare indietro.
Ma proprio in quel momento udì una vocina che diceva: “Ehiiii..eccomi, arrivo, aspettami!”
L’uomo si volse a guardare e chiese a quella figura sconosciuta: “E tu chi sei?”,
“Sono la tua felicità”, si sentì rispondere.
Ma come – disse l’uomo – io ti ho rincorso ovunque!
e la felicità rispose: “Anch’io ti rincorrevo, ero dietro di te che cercavo di raggiungerti, ma tu andavi così veloce..”

Vi piace? A me tantissimo!
Chiaramente l’ho copiata da un articolo di giornale, sarebbe troppo bello se fosse farina del mio sacco,..

Però è molto veritiera.. non siete d’accordo anche voi, che a volte, anzi quasi sempre, pensiamo che la felicità sia chissà cosa, e invece la felicità sta nelle piccole cose..

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