Da Lusy x lettori per Angelica

Salve a tutti, mi chiamo Lusy, mi piace il mio nome, sapete perchè? perchè ho potuto sceglierlo io visto che sono diventata una donna all’età di trentadue anni. esatto, orima ero un maschio, mi chiamavo alessando, ma dentro non mi sentivo maschio, non mi sono mai sentito uomo veramente, la mia vita è sempre stata un inferno prima di allora, poi è migliorata quando alessandro è sparito per lasciare il suo posto a Lusy. Ma da alessandro la mia vita non era un inferno per il fatto che molte cose mi erano negate, era un inferno perchè non erano negate alla mia sorella gemella, Angelica, so che vi sembrerò cattivo, e forse con lei lo sono stato di recente, ma prima…lei era terribile con me, e per quanto cercassi di essere felice per il fatto che ciò che non potevo desiderare io lo otteneva lei…non ci riuscivo perchè me lo ha sempre fatto pesare, mettendolo in mostra, Angelica è stata la prima a capire che io dentro mi sentivo femmina come lei, fin da bambini, ora, prima di continuare, vi faccio un paio di esempi, i più terribili che ricordo:
compleanno dgli otto anni, era il periodo in qui cominciavo a rendermi veramente conto della mia diversità, il giorno in qui io e angelica abbiamo fatto otto anni, i nostri genitori ci hanno portato in un toy senter, ovvero negozi che vendono articoli per bambini, potevamo scegliere un solo gioco a testa, ma quello che volevamo, non aveva importanza il prezzo, QUELLO CHE VOLEVAMO. Angelica ha addocchiato subito un enorme casetta viola da mettere in giardino, una di quelle nella quale ci stanno anche sei o sette bambini al suo interno, costava tantissimo, ma i miei genitori rispettarono la promessa, io invece ho addocchiato una bambola, solo una misera bambolina con capelli rossi e vestitino azzurro che non superava le trentamila lire, ma ho potuto averla? certo che no!! perchè mia sorella mi ha preso in giro pewr il resto della giornata, mentre i miei genitori insistevano sul fatto che non potevo avere giochi da femmina! e alla fine mio padre ha scelto per me, mi ha preso un pallone da calcio azzurro che io non ho rinnegato dal primo istante, ma ho dovuto accettarlo obbligatoriamete. poi uscendo dal negozio, siamo passati di nuovo di fronte a quella bambola, Angelica si è messa a fare i capricci dicendo che ci teneva tanto ad averla! e che in fondo costava pochissimo! così l’hanno accontentata, i mesi successivi Angelica li ha passati a giocare quasi tutti i pomeriggi in quella casetta viola alla quale non mi faceva nemmeno avvicinare e con quella bambola che io non potevo assolutamente toccare, in compagnia delle sue amichette. e a proposito, ecco un altro punto che mi ha fatto piangere diverse volte, le amicizie, io e Angelica siamo sempre stati in classe assieme, e naturalmente entrambe volevamo crearci amicizie femminili ma poteva farlo solo lei! perchè la norma vuole che io, essendo stato maschio agli occhi di tutti dovevo coltivare solo amicizie maschili, ma con i maschi non mi trovavo affatto bene, fra l’altro mi davano dell’affemminato in continuazione, ed ecco un altra cosa che io non ho mai nemmeno pututo aspettarmi di desiderare ma che angelica aveva ogni giorno, il poter coltivare amicizie femminili senza che nessuno ti guardi male per questo. ma la più grande batosta è arrivata in seconda liceo, io mi sono innamorata, si chiamava Luca, era altro bello, carino, biondo, ma soprattutto era intelligente, simpatico, gentile, un po’ timido…insomma ero innamorata pazza, ma dovevo tenermelo per me, potevo sfogarmi solo raccontando di lui su un mio diario segreto, un giorno, entro in camera mia e becco Angelica che divertita legge le pagine del mio diario, quando mi vede mi ride in faccia e scaraventa il diario fuori dalla finestra che era aperta, non era una sorpresa per lei che io mi fossi innamorato di un maschio, lei sapeva che un giorno sarebbe successo, lo sapeva da sempre, era l’unica ad aver capito che dentro mi sentivo una femmina come lei. non le ho più parlato quella sera, ma il giorno dopo a scuola, durante l’intervallo la vedo a parlare con Luca, mentre parla con lui, con la coda dell’occhio mi guarda e ride sotto i baffi, non le chiedo comunque nulla. due giorni dopo però mi dice sorridendo che lei e Luca sarebbero usciti a fare un giro in centro insieme, e che siccome aveva paura che papà non fosse stato d’accordo io dovevo coprirla o le pagine del mio diario segreto le avrebbero lette tutti, che dovevo fare!?!? ho accettato! quello era un ricatto e mi sarei rovinato se non avessi obbidito ai suoi ordini, in seguito, lei e Luca si sono fidanzati, lei, a pranzo e cena, non faceva che parlare ame e a i nostri genitori di Luca, di come si divertivano insieme, di come lui era dolce, gentile e sensibile nei suoi confronti…sapeva quanto stavo male, sapeva che quando mi alzavo dal tavolo di corsa dicendo che dovevo andare in bagno era per piangere, ma non gli importava, lo faceva venire spesso a casa e parlando con lui faceva un sacco di chiasso, intanto, io le facevo maggior parte dei compiti, le riordinavo la stanza, e la coprivo quando la sera dopo essere uscita con Luca tardava, se non lo avessi fatto, diceva lei con cattiveria, avrebbe reso publico a tutta la classe il mio diario, quando si lasciarono ne fui felice. non vi parlo dei vestiti, vi basti sapere che quando andavamo con mamma nei supermercati, tutti i vestitiche si rendeva conto che piacevano a me diventavano suoi, e per giorni interi li sfoggiava di fronte ai miei occhi gonfi di invidia. quando usciva una rivista di moda, la leggeva con passione circondata dalle sue amiche durante l’intervallo a scuola, stessa cosa per le foto di bellissi attori. poi arrivò il giorno del suo matrimonio, devo riconoscere che vestita da sposa era bellissima, ma durante il pranzo al ristorante è venuta da me con cattiveria e nell’orecchio mi ha bisbigliato delle parole orribili, le ricordo ancora bene perchè per il resto della giornata sono stato male, sono dovuto andare in bagno ad un certo punto a piangere, quando sono tornato con gli occhi ancora rossi lei mi aveva fissato vittoriosa, le sue parole erano state:<>. poi è arrivato il giorno in qui non sono più riuscito nascondermi ai miei genitori che erano gli unici a non saperlo, un giorno gli ho rivelato ciò che ero, gli ho detto che loro vedevano un maschio ma che dentro io avevo sempre saputo di essere una donna, mi sono dichiarato transessuale. potete immaginare la vergogna, la vergogna iniziale che provano tutti i genitori nello scoprire che loro figlio e transessuale, ma un mese dopo quel giorno, mia sorella e suo maritono annunciano di aspettare un bambino, e vi lascio immaginare qual’è stata la mia vita nell’anno che è venuto: Angelica, la loro adorata figlia, che aveva sposato un bravo ragazzo e che presto gli avrebbe dato la gioia di un nipotino.
Alessandro: il loro pervertito figlio che non è normale, che fa cose sporche con altri maschi pervertiti come lui e che vorrebbe andare in giro vestito da donna, la vergogna della loro vita, e queste cose, non si risparmiavano di dirmele in faccia. circa un anno e mezzo dopo, quando mio nipote Simone (che io adoro, anche se non sopporto sua madre) aveva circa otto mesi, io mi sono reso conto che i miei cominciavano finalmente ad accettarmi per quello che ero, niente più insulti alle persone come me, niente più lodi a mia sorella Angela che li aveva dato un nipote quando mi sentivano nominare un ragazzo…insomma…le cose pian piano stavano tornando come prima, ma sta volta, in piena sincerià, così li dissi ciò che sognavo da tempo: diventare una donna anche fuori. ho fatto diversi anni di psicologia, perchè quando fai questo passo devi essere sicura di te stessa, e infine mi sono operata. mi ci sono voluti, dopo l’intervento, due lunghissimi anni perchè il mio corpo lentamente assumesse un aspetto femminile, così come la mia voce che è lentamente cambiata. in quei due anni speravo di avere tutto l’appoggio dei miei genitori, ma non l’ho avuto! perchè mia sorella è rimasta di nuovo incinta, quindi mentre io stavo sempre rinchiusa in camera mia senza farmi vedere da nessuno per la vergogna del mio aspetto strano, lei si prendeva tutte le cure e tutti i meriti, naturalmente, famigliari parenti e amici preferivano ascoltare i suoi discorsi su come far crescere i suoi bambini e non ascoltare un transessuale che parla di come si sente, di quello che sta passando, e cose varie…quando c’era qualcuno in casa io dovevo chiudermi in camera mia e non farmi vedere, anche quando c’era lei con suo marito e suo figlio, perchè non voleva vedere una cosa tanto ripugnante come un uomo che sta cambiando sesso, e non voleva che mi vedesse simone, il giorno in qui ha partorito, una femminuccia di nome Samanta, io non ho potuto vederla, la prima volta che ho visto mia nipote samanta è stato un anno fa, quando lei ormai aveva già un anno, Simone invece ne aveva tre e ormai si era completamente scordato dello zio Alessandro, nessuno si era azzardato a dirli una parola su quello che mi stava capitando, si sa, un transessuale non può avere figli e allora cerca di essere un bravo zio per soddisfare quel desiderio di maternità che non conoscerà mai, mia sorella mi ha negato anche questo. il giorno in qui il mio corpo era totalmente tramutato, mi guardai allo specchio e ne rimasi scioccata, era praticamente la fotocopia di Angelica!!! ma d’altronde dovevo aspettarmelo visto che siamo gemelle…quando lei mi ha guardato, per la prima volto dopo due anni che io mi dovevo nascondere alla sua presenza, ci è rimasta di sasso, nemmeno lei si aspettava una cosa del genere…stupido da parte di entrambe non averci mai pensato…doveva essere ovvio fin da subito! siamo gemelle dopotutto!!!!da li è cominciata la mia vendetta, tuttmi mi vedevano e impressionati mi fissavano, mi facevano domande, le amiche di Angelica mi vedevano mi salutavano con il suo nome, io dicevo di essere la sorella e loro sconvolte e sorprese cominciavano a parlare con me, stessa cosa i parenti, i suoi colleghi di lavoro e le maestre d’asilo dei suoi bambini…per la prima volta in tutta la mia vita mi sentivo bella, radiosa, sicura, forte, mi sentivo una vera donna e non un escremento!!!! mentre Angelica…Angelica stava dalla parte in qui ero stata io per tutta la vita, cioè quella degli spettatori invidiosi che non possono nemmeno ammettere di desiderare quello che hanno altre persone, perchè lei era stata sempre quella al centro dell’attenzione, ma diventare una donna identica alla tua gemella…questo si che attira gli altri, sono felice, l’ultima volta che ci siamo rivolte la parola è stato due settimane fa quando è venuta a casa nostra e io ero elegantemente in posa davanri a uno specchio con indosso un vestito che avevo appena comprato, quando è entrata lo guardata felice, lei infuriata guardava me. <> mi ha chiesto lei con un falso sorriso, io, orgogliosa di mestessa le ho detto con molta classe:<> ho allargato ancora di più il sorriso, me lo sono indicato con entrambi gli indici e ho detto:<>.

quello che intendevo, la cosa che io ho ottenuto e lei no, era la curiosità che un maschio diventato donna mette alla gente, mi chiedo ancora se lo ha capito, rispondetemi se volete.

36 risposte Pagina 7 di 8

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Da Bob

Una sola vita non basta!
Non abbiamo una sola chance!
Non c’é logica divina, uno con grave handicap motorio può diventare un campione di nuoto e viceversa…
Non esiste una sola vita ma molte vite che si susseguono in un samsara,(ciclo di vite)tu devi portare a termine i tuoi desideri nella veste karmica che ti si addice e contraddistingue(queste ultime parole mi sono suggerite all’orecchio da un entità breve… )
Buona vita a te, ti auguro di trovare come “persona” tutto ciò che desideri!
Loving, Bob

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Da bimba69
zona di Siracusa

ciao lusy accetta un consiglio da chi ha in casa una persona che si trova tipo la tua situazione o meglio non proprio…in poke parole ho uno zio gay e sai che ti dico io non me ne vergogno ma ne vado fiera di lui che si comporti per come lui si sente e volevo dire a tutte le persone che hanno questi problemi di vita che devono godersi quella cosa chiamata vita e non tormentarsi per quello che è perchè non siete voi a dovervi fare questi problemi perche le persone da dover emarginare sono quelle che rubano e uccidono (quelle si che anno un problema) lusy viviti la vita davvero io forse sono pikkola per parlare ma spero accetterai questo mio consiglio comunque io tra 5 giorni faccio 17 anni fammi gli auguri…dai scherzo!!! un bacione e complimenti bel nome.

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Da Lucia

Ognuno è libero di fare ciò che vuole della sua vita, se Alessandro non si sentiva uomo aveva tutto il diritto di cambiare la sua vita…c’è solo da ammirare una scelta così coraggiosa, nonostante tutte le cattiverie che ha dovuto subire.Se io mi fossi trovata nella situazione di Lucy a suo tempo non so se ce l’avrei fatta…non vedere le persone care per tutto quel tempo..i nipotini…La cattiveria di Angelica..Scusa se te lo dico Lucy, ma tua sorella è stata proprio una stronza!!Se mio fratello mi dicesse che è gay io non mi nasconderei per la vergogna, anzi.E per quelli che dicono “rimaniamo come madre natura ci ha fatti”,non sempre è possibile.Il disagio psicologico è grande.Forse parlo bene io che non ci sono mai passata, ma cerco di capire il più possibile..SEI UNA GRANDE LUCY!Ti ammiro.Un forte abbraccio

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Da alexandra
zona di Bologna

splendido. ti auguro di avere tutto quello che desideri. te lo meriti. tanti baci

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Da ele
zona di Modena

Se tua sorella non ha mai detto nulla di te e’ perche’ si vergognava di essere giudicata come la sorella gemella perfetta, bella di un trans, non lo ha fatto di certo perche’ ti vuole bene e neppure per proteggerti, voleva proteggere solo se stessa e purtroppo mi spiace molto dirtelo.Tu invece ancora oggi cerchi di trovare quel puntino di bonta’ per giustificarla o forse perche’ dentro di te speri che possa cambiare, ami tua sorella non te ne accorgi ma la ami. La sua cattiveria e’ pesante, tagliente e la gente dopo un po’ scappa da questo tipo di persone fidati. Io ho due amici Gay che poi tra loro son compagni di vita e quando li incontro non mi creo problemi nel salutarli e anzi me li spupazzo anche un bel po, hanno una personalita’ una profondita’ d’animo, una cultura che mi lascia ogni volta sazia, mi arricchisce conversare con loro, li trovo eccezionali e non mi importa se sono gay io li adoro per come sono, forse se fossero “normali” il termine ovviamente e’ riferito alle persone bigotte che pensano che un gay non lo sia, dicevo prima che se fossero normali magari non sarebbero loro. Persone intelligenti che non hanno problemi a dirlo apertamente a chi li frequenta, credimi mai e poi mai li cambierei con niente, li voglio cosi’ come sono, ho troppo rispetto per queste due persone che non hanno mutato il loro aspetto fuori e spero tanto che non cambi mai cio’ che ci sta dentro perche’ e’ proprio quello che li rende unici. Ciao Lucy sei grande, mille auguri per la tua nuova vita.

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