Applicandosi nello yoga si raggiungono risultati incredibili.
Tutti possono raggiungerli.
Lo yoga non è magia, è una filosofia, una disciplina, una tecnica, una scelta di vita definitiva.
Nella mia vita precedente ero uno yogi, in questa ho ripreso a interpretare lo yoga di nuovo come la migliore scorciatoia per raggiungere l’Infinito Amato Cosmico, Dio.
Una vita da yogi rappresenta una vita nobile, consapevole,unica, corpo,mente e Spirito raggiungono lo zenith vitale massimo al quale nessuna nociva droga può competere!
A 15 anni entravo spontaneamente in samadhi uno stato di super coscienza, eredità delle vite passate.
A 19 anni con il pranayama, antiche tecniche di respirazione yoga ho conseguito per la prima volta in questa vita, la sospensione completa del respiro, praticamente non avevo più la necessità di respirare, ma stavo bene, solo la paura fa respirare di nuovo, ma non dovete farlo, si consegue solo dopo molti anni di pratica yoga.
Con molti anni di tecniche yoga possiamo avere prima sprazzi delle vite precedenti, come i deà-vu e
molti li hanno nel corso della vita, poi episodi, poi la consapevolezza di intere vite precedenti.
Alcuni yogi riescono a trovare di nuovo alcuni cari estinti e riconoscerli nelle loro vite attuali.
Alcuni riescono tranquillamente a colloquiare con le anime dei loro cari defunti.
Ma questo dono è dato solo a pochissime anime che se lo sono meritate veramente.
Per dare un senso alla vostra vita, dovete rammentare che siete stati “invitati”in questa vita per cercare di distruggere le tendenze e le abitudini cattive che avete portato con voi nelle vite precedenti, sia di evitare di crearne altre in questa vita.
Voi dovreste cercare Dio in questa vita, adesso,prima lo conoscerete più bella sarà la vostra esistenza, c’è solo un unico immenso problema:-Tutto si metterà contro questa vostra nobile intenzione, per farvi fare il contrario.
Troverete persone, situazioni,trappole e trabocchetti vari per farvi desistere da queste nobili intenzioni.
Il male è così potente da farvi credere che non esiste!
La tecnologia vuole sostituire la fede annullandola, ma è relativa, con tre giorni di interruzione di energia elettrica torneremmo tranquillamente all’età della pietra.
Non diventiamo angeli solo perché siamo morti.
Se siamo angeli sulla Terra, saremo angeli anche nell’aldilà.
Se siamo personalità oscure e negative sulla Terra, lo saremo anche dopo la morte.
Nel regno astrale andrete in una regione bella, o in una più oscura, a seconda del modo in cui avete vissuto sulla Terra, dove avete condotto una via buona e pura, o una esistenza meschina e cattiva.
Anche Gesù ha fatto riferimento a queste regioni quando ha detto “Nella casa del Padre mio vi sono molte dimore”.
I piani astrali sono caratterizzati da atmosfere, o vibrazioni diverse, e tutte le anime provenienti dalla Terra, sono attratte da quel tipo di atmosfera che è in armonia con la loro specifica vibrazione.
Proprio come i pesci vivono nell’acqua, i vermi nella terra, gli uomini sulla superficie terrestre e gli uccelli nell’aria, così nel mondo astrale le anime vivono nella sfera più consona alla loro vibrazione.
Più gli esseri umani si comportano nobilmente e spiritualmente sulla Terra, più alta è la sfera da cui saranno attratti e più grandi saranno la libertà, la gioia e la bellezza che percepiranno.
Comunicare con le anime del mondo astrale non è semplice, ma non impossibile.
Dio non vuole che le nostre energie e il nostro amore siano riservati solo ai nostri cari, ai nostri familiari, vuole che il nostro Amore sia rivolto giustamente a Lui che è nostro Padre e a tutti quanti i suoi figli, nello stesso modo, con lo stesso Amore incondizionato per tutti, come Lui fa con noi, noi dovremmo riuscire ad Amare nello stesso modo.
Questa è da sempre l’evoluzione umana.
Anche se in realtà la nostra anima è immortale, perdiamo il nostro corpo come gusci nel corso di molte vite, ma come nei cartoons l’uomo non muore mai veramente…
Questo è l’unico e vero senso della nostra vita dentro di noi e nell’Universo!
Loving, Bob….
17 risposte Pagina 4 di 4
Bob, io non attacco ne aggredisco, ma devi riconoscere la assoluta superbia inapropriata dei tuoi verbi, un po’ di umiltà sarebbe a dovere e non credo che tu a tal punto celermente diverresti una grande am y gaon sen, e sopratutto ti vorrei ricordare che la pratica delle discipline dello yangi pur non tratta ne di filosofia, ne di arte ma solo di esercizio, nessun essere umano(perchè checchè tu ne dica lo sei anche tu)non respira, nemmeno con allenamento, e secondo il pensiero sak’ay mosabi non ci si ricorda mai delle proprie precedenti vite sino a quando non si è kai o sen, allora per esserlo dovresti avere almeno 67 anni, gli anni della scimmia e aver conseguito molta pratica per eserciio mentale e fisico, ragiona su ciò che ho detto, poi, se vuoi, rispondimi
Caro James Villiere ho l’età di una scimmia giovane… perché dici che non possiamo avere dei dejà vu delle vite precedenti?
A tutti ne é fatto dono dall’Infinito, alcuni hanno dei flash altri minuti di ricordi altri ancora di più, dipende dalla necessità…ma insomma, io tutta questa superbia che dite non la vedo, la sospensione del respiro é nel pranayama quasi una consuetudine.
Studia meno gli step ed entra più in profondità.
Smetti di fare yoga per un pò di tempo dedicati a tutt’altro, vedrai… !
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