Racconti di miei amici e amiche:-Un ragazzo napoletano, che era venuto a trovare lo zio, una sera parlando, mi raccontó di un suo incidente avuto con la moto…un’auto gli taglió la strada e lui si ritrovó fuori del corpo…vide una luce bianchissima e il suo papá (mai conosciuto in vita)che gli chiese se voleva rimanere lí con lui o tornare sulla terra e Mariolino gli rispose :” papá io ti ho sempre cercato ma devo stare vicino a mamma, lei é sola”…si é risvegliato all’ospedale, dopo 10 giorni di coma… con lo stupore dei dottori e dei famigliari, che erano giá pronti a donare i suoi organi.Giada:- Un fatto accaduto a me e che non ho mai raccontato a nessuno per non essere presa per matta…un mio grandissimo amico, tornando a casa, venne investito da un’auto…coma e nessuna possibilitá di ritornare tra noi… ero incinta di mia figlia (non sapevo che era una femminuccia), andai all’ospedale a trovarlo, gli parlai, lo accarezzai e gli dissi addio. Uscita dalla camera intensiva… ebbi dei brividi freddissimi e sentii una voce, la sua bella voce che mi disse in inglese :” Tizi non ti preoccupare, tutto é ok..e tu hai in te una bimba ed é sana”! Dopo pochi giorni, il suo corpo smise di lottare e a distanza di tanti anni, sono sicura ancora che Brian sia venuto a parlarmi e a confortarmi.
Bacioni infiniti a tutti…specialmente ai nostri Angioletti lassú
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