Da Auanagana Bob per Tutti

Bugiardi…!?… Ci si nasce… !?…Mentire è una cosa innata legata alla sopravvivenza, così sostiene una nuova ricerca scientifica…Non sarà una scusa per giustificare i Pinocchi di tutto il mondo…!?…Bugiardi si nasce. E dissimulare fa parte della condizione umana. Per questo si impara molto presto a raccontare balle. Addirittura, da piccoli. Bambini di soli tre anni, secondo due studi appena pubblicati, sono già in grado di dissimulare il loro disappunto davanti a un brutto regalo e di ringraziare cortesemente con il sorriso sulle labbra. Saranno questi minuscoli mentitori, sostengono gli autori della ricerca, a fare più strada nella vita…Perché dire bugie è un comportamento socialmente utile, consente di avere buone relazioni con tutti, e dunque di occupare i posti migliori nella scala sociale. Non a caso i bambini più abili nel mascherare le emozioni sono risultati figli di genitori altrettanto «controllati», diplomatici e di successo. D’altra parte è assodato: fingere è la cosa più naturale che ci sia. Tanto naturale che non è prerogativa esclusiva degli esseri umani, bambini e adulti, ma anche del mondo animale:ci sono scimmie estremamente abili dell’inganno..La menzogna è un meccanismo biologico legato alla sopravvivenza, afferma un docente di psicologia della comunicazione… Una strategia per ottenere quel qualcosa in più che si pensa di non poter ottenere con la verità…Una strategia tanto antica che ricercatori scozzesi, studiando lo spessore della corteccia cerebrale dei primati, la fanno risalire alla diffusione delle grandi scimmie sulla Terra, tra i 12 e i 14 milioni di anni fa: più aumenta il volume della neocorteccia e più il cervello, si specializza, nella menzogna…Gli studi e le ricerche su questa singolarità della specie umana, ossia raccontare frottole, si sono moltiplicati negli ultimi anni. Un libro scritto all’università di Princeton, approfondisce la tendenza dell’uomo a spararle grosse: fandonie o, letteralmente, «stronzate» che sono peggio ancora delle bugie «perché il bugiardo ignora deliberatamente la verità, ma la conosce…Chi racconta bufale non si cura della verità».Il fatto che siamo diventati così bravi a raccontare frottole, è in funzione del nostro vivere in una società democratica «marketing-oriented». Il cervello ha un ruolo non secondario in tutta la vicenda. Ricercatori dell’Università di Pennsylvania hanno scoperto che raccontare frottole o dire la verità attiva due regioni ben distinte del cervello… Usando la risonanza magnetica funzionale per immagini su 18 pazienti sottoposti a un particolare esperimento, gli studiosi americani hanno verificato come le aree che giocano un ruolo importante nell’attenzione e nell’autocontrollo (il giro anteriore del cingolo e parte della corteccia prefrontale e premotoria) risultassero più attive se i volontari dicevano una bugia… Quando si tratta di mentire, c’è chi è più bravo di altri, come dimostra uno studio dell’Università New South Wales di Sydney. Tutto dipende dal cosiddetto «controllo inibitorio», cioè dalla capacità di tenere a freno la lingua al momento opportuno, e di sostituire la prima reazione istintiva (di solito negativa) con una più diplomatica. Von Hippel ha mostrato a 70 studenti cartelli con i nomi dei colori scritti nel colore non corrispondente (per esempio: arancione scritto in verde) chiedendo loro di che colore fosse la parola. Quelli con il miglior controllo inibitorio trattenevano l’istinto e dicevano correttamente «verde» anziché «arancione». A costoro ha poi chiesto di mangiare un piatto disgustoso (una zampa di gallina) di cui una signorina cinese decantava la prelibatezza. Una telecamera nascosta puntata sul volto ha rivelato che i ragazzi con il miglior controllo inibitorio evitavano le istintive espressioni di disgusto e mangiavano la zampa del volatile senza fare una piega. Per conquistarsi, con successo, le simpatie della ragazza cinese. Perché non rifiutarsi dicendo «questo piatto mi fa schifo»? Perché mentire consentiva loro di non offendere la ragazza e di conservare buoni rapporti con lei. A buon rendere. Si mente dunque per essere accettati, per avere successo. Per ricavare vantaggi sul lavoro, per sfuggire ai disagi della vita quotidiana (coniugale, per lo più), per evitare controlli o critiche. Ma anche, appunto, per non dare dispiaceri: le bugie a fin di bene. Uno studio di prossima pubblicazione mostra che le «bugie altruistiche» si dicono più spesso al partner, a familiari e amici, mentre quelle egoistiche, che danneggiano il prossimo, sono spacciate soprattutto agli estranei. Lo psicologo americano Feldman, ha filmato di nascosto studenti della sua università, la Massachusetts Amherst, mentre parlavano con un estraneo, e ha poi chiesto loro di analizzare i nastri e di svelare quante bugie avevano raccontato durante l’incontro: il 60 per cento ha ammesso di aver mentito almeno una volta in dieci minuti di conversazione. Ragazze e ragazzi hanno detto bugie con la stessa frequenza. Ma, osserva Feldman, le prime per far sentire l’estraneo più a proprio agio, i secondi per fare bella figura. Dal punto di vista evolutivo, si raccontano fandonie soprattutto per salvarsi la vita. In assenza di queste sofisticate teconologie, però, non è facile capire chi mente e chi no. Lo psicologo californiano Ekman, che di frottole se ne intende (le studia da 40 anni), dice che la capacità degli esseri umani di scoprire le balle è appena del 53 per cento. E anche quelli che in teoria dovrebbero essere più abili (malavitosi, spie e agenti specializzati) non fanno meglio. Tranne alcune rarissime eccezioni, che Ekman sta cercando di individuare: studiando 14 mila individui, lo psicologo ha scovato 29 «lie detector», veri maghi nel capire se chi parla racconta o meno la verità. «Si tratta in genere di persone attente nel decifrare i microindizi cui la gente comune non presta attenzione» : l’intensità dello sguardo, il volume di voce, le parole usate per descrivere una situazione. Per esempio, contrariamente a quanto si pensa, l’abile mentitore ha un tono di voce più basso, fa lunghe pause vuote tra una frase e l’altra, tiene lo sguardo fisso sull’interlocutore e non cade quasi mai in contraddizione. Tutto il contrario dello stereotipo che si ha del bugiardo: sguardo sfuggente, mani nervose e voce stridula. Le donne, peraltro, mostrano una lieve tendenza a individuare i contaballe con maggiore efficienza rispetto ai maschi, forse per la loro innata capacità di cogliere i segni della comunicazione non verbale. Alcuni popoli, poi, mentono più di altri (o meglio, riconoscono alla menzogna un ruolo socialmente importante). «Nella cultura cinese, che è una cultura cooperativa basata sull’armonia e l’immagine, già all’asilo viene insegnato a mentire per rafforzare i legami di gruppo». In realtà anche gli italiani, assai meno cooperativi dei cinesi, quanto a bugie non sono secondi a nessuno. Guardando i dati di una ricerca condotta su 1.002 uomini e donne tra 35 e 64 anni, si direbbe che l’intera penisola galleggi sopra un mare di balle. Ne sono state calcolate 3, 8 milioni al giorno, per un totale di 1, 4 miliardi ogni anno. I più menzogneri (1 milione e mezzo di incalliti cantastorie) ne sparano almeno 5 tutte le mattine, mentre gran parte della popolazione (il 45 per cento del campione) si trattiene e ne racconta 5 al mese o poco più. Dalla ricerca emerge anche la top ten delle categorie più a rischio. Che vede salda al primo posto quella dei politici: il 72, 3 per cento degli italiani ritiene che nei palazzi del potere si annidino i più arditi bugiardi. «Ma poiché la menzogna è un gioco comunicativo a due, ci vuole un mentitore e qualcuno che voglia farsi ingannare. E gli elettori, soprattutto sotto elezioni, sono quelli più propensi a credere al finto ottimismo e alle false promesse» . D’altra parte i politici «per fornire una certa immagine di sé» sono i maggiori raccontatori di fandonie. A seguire, vengono i commercianti: il 40, 33 per cento degli intervistati li crede i bugiardi per eccellenza. I più onesti? Le prostitute (12, 4 per cento) e i medici (10, 1 per cento). Ma attenzione. Come diceva Mark Twain, esistono tre tipi di bugie. Le bugie semplici. Le dannate bugie. E le statistiche…Mal comune mezzo gaudio…
Loving, Happy new year,
Bob

18 risposte Pagina 2 di 4

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Da Bob

Roma, cara Angy ha degli scorci talmente suggestivi e incantevoli che la rendono ineguagliabile, conosco molti stranieri che ci si sono fermati a vivere per sempre…se non ci fossero le automobili sarebbe un museo a cielo aperto… bye

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Da Chiara
zona di Milano

Cara Angy, mi dispiace, ma come al suo solito Bob ti ha raccontata la sua di verità. Roma è una metropoli con gravissime carenze. Il traffico è il minore dei mali. A Roma i mezzi pubblici funzionano malissimo, e sono ubicati solo all’interno della città Prospettive di lavoro zero, informazioni per gli stranieri zero. Roma è una capitale, e tutti dovrebbero parlare in inglese, ma ti posso assicurare che la percentuale di coloro che parlano in inglese rasenta lo zero. Sai con il fatto che viene organizzato il festival del cinema, si pensa che i problemi che parzialmente ho elencato, non siano importanti, ma invece lo sono eccome.
Per non parlare poi dei fatti di violenza che si verificano ogni giorno, ma di questo ne sarai al corrente visto che leggerai i giornali e seguirai i telegiornali.
Roma la considero la mia seconda città, ma è necessario colmare e risolvere queste carenze gravissime, che inorridiscono gli stranieri. Pensa sia il Barcellona, che il Manchester l’anno scorso non avrebbero voluto giocare la finale a Roma, ma a Milano, poiché in occasione della partita Roma-Dinamo Kiev del settembre 2004, fu ferito con una moneta l’arbitro svedese Frisk.
Fu una vergogna per l’Italia intera. Milano non è perfetta per carità, ma gli stranieri che abitano qui, si trovano bene, e sicuramente tra Roma e Milano, scelgono Milano, per ovvie ragioni.
Un abbraccio cara Angy, ti auguro tante cose belle.
Chiara

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Da Angy*
zona di Cagliari

Ciao Bob:))) ti ringrazio per la risposta…innamorarsi della tua meravigliosa città è scontato…chi visita Roma, promette di visitarla di nuovo e quando lo si fà, si vivono sempre le stesse emozioni…anche voi romani avete una simpatia unica e originale…basta vedere quanti personaggi famosi di ieri e di oggi protagonisti al primo posto in tutto il mondo…ancora oggi a distanza di anni i film del carissimo e indimenticabile Alberto Sordi ti mettono tanta allegria…Carlo Verdone di cui nutro molta simpatia…con questo non voglio escludere nessun’altro, è solo un esempio…per non parlare della musica…Giorgia, Claudio Baglioni, Antonello Venditti e tanti altri…i loro successi sono sempre al Top nelle classifiche internazionali…c’è anche da dire che in una grande città come la vostra si ha più possibilità per chi ha queste passioni…cosa purtroppo molto difficile da noi…coltivare le passioni diventa più difficile…complimenti a tutti voi!!! Chiara ha toccato un tasto molto dolente sul trasporto pubblico della vostra città…Milano in quanto a questo non mi ha creato problemi, a parte gli scioperi che hanno messo in ginocchio tutti quanti…per quanto riguarda la delinquenza purtroppo è un tasto molto dolente nelle grandi città…quando andavo a Milano durante il giorno mi spostavo tranquillamente con i mezzi pubblici, purtroppo la sera preferivo spostarmi con il taxi per la mia tranquillità ed evitare brutte sorprese…ci sarebbe tanto da scrivere…quello che farò di sicuro Bob e visitare la tua meravigliosa città appena possibile…un abbraccio con affetto a te Bob e Chiara… :-)))Angy*

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Da Chiara
zona di Milano

Cara Angy mi raccomando non andare in un albergo vicino alla stazione. E’ un posto sconsigliatissimo.
Cerca un albergo, vicino a San Pietro ce ne sono due gestiti dalle suore, sono belli, e puliti, inoltre quando ti affacci dalla finestra vede il Cupolone…spettacolo incantevole…
Portati una cartina della città, perché i romani non sono molto propensi a dare informazioni, e spesso per puro divertimento, te le danno anche sbagliate, a me è successo, forse perché hanno sentito il mio accento milanese..e si sa che tra queste due città c’è una rivalità molto accesa. Armati di pazienza, perché dovrai aspettare i mezzi per parecchio tempo, e qualora decidessi di andare fuori Roma, prendi il treno, non hai alternative…Buon Viaggio, Roma entra nel cuore di tutti, ma Milano resta la migliore…ah ah ah…scherzo ovviamente…ma neanche più di tanto…Un abbraccio Chiara

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Da Bob

Dopo questa ennesima provocazione di Chiara devo per forza ribattere:-I romani sono gentili e abituati a dare informazioni esatte ai turisti e per concludere paragonare Milano a Roma é esattamente come paragonare Maria De Filippi a Marilyn Monroe… improponibile ma ti perdono vista la dedica sulle bugie…

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