Da Marco per anonimo
Zona di Firenze

Dieci anni fa, in una casa di riposo per anziani, conobbi una ragazza brasiliana che i proprietari impiegavano come tuttofare. Infermiera, badante, donna delle pulizie… lei si adattava a fare di tutto. La miseria non consente di fare gli schizzinosi. Stava dando il cencio per terra e aveva appena finito di pulire il gabinetto. Saltò fuori da quella stanza ridendo come una matta. Forse un po’ matta lo era davvero. Cantava, ballava, faceva divertire tutti. Mia nonna aveva perso completamente la parola in seguito ad un ictus. Lei riuscì a contagiare una vecchia di 90 anni col suo entusiasmo e con la sua allegria. Mia nonna ricominciò a sillabare.
Un mattina litigò con un’altra vecchia, che non gradiva il suo modo di fare disinvolto. La vecchia la trattò malissimo. Quel giorno scoprii per la prima volta il suo lato più nascosto. Era una creatura fragile e indifesa. Una bambina emotiva e ipersensibile maltrattata dalla vita. Scoppiò a piangere, fece le valigie e si licenziò seduta stante.
Se ne andò sotto la pioggia piangendo e singhiozzando. Portava una sciarpa gigantesca e aveva un ombrello colorato che la faceva sembrare Mary Poppins. Non potei fare a meno di rincorrerla.
Quel giorno nacque un’amicizia che mi ha arricchito tantissimo. Non è che ci si veda molto spesso, ma ogni volta che la incontro riesce a farmi ridere. E’ orfana di entrambi i genitori, vive nella miseria più nera e spesso non ha un tetto sotto cui dormire. Non ha mai voluto rubare né prostituirsi. Ha fatto l’infermiera, la postina, la lavapiatti, la commessa, l’operatrice ecologica, la donna delle pulizie. Ha lavorato in alberghi e in pensioni di infimo livello. Ha sempre cercato di guadagnarsi da vivere in modo onesto.
L’ho incontrata tre mesi fa nell’ospedale dove lavoro. Era venuta a farsi delle analisi e mi era passata a salutare. Per la prima volta ho avuto l’impressione che fosse invecchiata. Continuava a ridere e a fare battute, ma si vedeva chiaramente che era affranta. Stava seriamente pensando di tornare al suo paese. Mi ha detto: “Se devo fare la fame qui tanto vale che la faccia in Brasile”. A un certo punto le ho chiesto se c’era qualche possibilità che trovasse un impiego. Mi ha fissato coi suoi grandi occhi scuri, ha sorriso come ai vecchi tempi e mi è apparsa ancora una volta bellissima. E’ esplosa in una sonora risata; poi ha esclamato: “Venderò noci di cocco sulla spiaggia !”.
Sono io che ho dovuto fare un grosso sforzo per non piangere.

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Da Marco
zona di Firenze

Ciao Chiara. Come puoi immaginare stasera sono molto triste per l’eliminazione del Brasile, anche se fin dall’inizio avevo pronosticato l’Olanda come futura campione del mondo… ci sta che abbia avuto ragione.
Volevo dirti che anche io in questo sito ho conosciuto due persone assolutamente fasulle. Succede, soprattutto su Internet. Non è il caso di farne un dramma, anche se all’inizio ci si resta un po’ male. Io qualche volta ho adottato degli pseudonimi scherzosi per prendere in giro i destinatari delle dediche, ma dalle cose che scrivevo ( e soprattutto dal modo in cui le scrivevo) si capiva benissimo che ero io. Anzi; facevo tutto il possibile perché si capisse 😉
Purtroppo non tutti si limitano a giocare. Ci sono persone che hanno dei grossi problemi di identità e che per questo motivo indossano delle maschere variopinte. Ne ho già parlato in un mio precedente intervento. Sono persone che si mostrano dolci, affettuose e incredibilmente romantiche. Poi, quando le conosci meglio, scopri che hanno soltanto recitato la commedia.
Lo so; è una cosa che fa rabbia, ma che ci possiamo fare ? Tieni conto che molto speso si tratta di persone malate.

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Da chat me

il punto è uno marco non metti a fuoco il fatto che pur usando mille nomi l’essere umano è sempre uno e unico e non si può crocifiggere una persona per un semplice nome o nick, ho letto le tue dediche.. mi sembra che di fondo ci siano sempre accuse addirittura in una insisti fortemente, falsità e altro, qui è una chat si usano nick e ciò non significa che si è delle persone immonde, fasulle, ho letto proprio questa dedica mi ha incuriosito e ho voluto leggere le altre, io personalmente penso questo, la vita è più semplice di quanto credi.

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Da Chiara
zona di Milano

Ciao Marco, io invece sono al settimo cielo per la vittoria dell’Olanda.
Puoi leggere i motivi in un’altra dedica che ho scritto.
La trovi nella sezione GRAZIE.
Sono delusa, perché spesso le mie dediche vengono chiuse.
Ho sempre espresso i miei pensieri in maniera educata, forse uso un tono forte e polemico lo ammetto, ma non c’è nessuna cattiveria.
Mi capita invece di leggere pensieri pieni di parolacce, eppure vengono pubblicati.
Mah..non so che pensare.
Considerando il fatto, che in passato sono stata offesa pesantemente, come nessun’altro credo.
Chi gestisce il sito mi ha dato una risposta, la rispetto ma non la condivido.
Le regole devono valere per tutti.
Spero che almeno questo mio pensiero venga pubblicato.
Grazie
Chiara
PS: mi limiterò a scrivere qualche risposta, ed a scrivere qualche pensiero non mio.
Altro non posso e non voglio neppure fare.

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Da Marco
zona di Firenze

A Chiara:
In effetti anch’io mi sono un po’ stancato e forse questa volta saluterò la compagnia. Mi ha incuriosito la tua dedica di esultanza per la vittoria dell’Olanda e sai perchè ? Perché in un’altra dedica, scritta alcuni giorni fa, avevi dichiarato che una volta eliminata l’Italia, avresti tifato “per il Brasile e per l’Olanda”. Come mai adesso sei soltanto filo-olandese ? Vabbé; non voglio polemizzare oltre; tanto ormai ho capito come sei fatta… e poi lo sappiamo benissimo che si tratta di un gioco.
Per quanto riguarda le dediche non pubblicate, ti posso solo dire che è capitato anche a me. Anche io sono rimasto un po’ perplesso perché non ho capito in base a quali criteri certi messaggi assolutamente inoffensivi (ad esempio frasi di libri) sono stati cancellati. Ma è anche vero che qui siamo ospiti e liberi di andarcene quando vogliamo.
Probabilmente questa è l’ultima volta che ti scrivo. Non siamo mai andati d’accordo e certi tuoi atteggiamenti mi sanno po’ di ripicca, ma non fa niente.
Buona fortuna.

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Da Marco
zona di Firenze

A chat me:
Ho l’impressione che tu abbia letto i miei messaggi con poca attenzione, o forse che ne abbia letti solo alcuni. Quel fare accusatorio di cui parli non mi si addice proprio; anzi, molto spesso sono stato il difensore di altri utenti che venivano pesantemente attaccati e giudicati. Non riesco proprio a riconoscermi in quello che dici. Qui i censori di professione sono altri ed è a loro che dovresti rivolgere le tue critiche.
Per quanto riguarda le persone fasulle che si incontrano su Internet, temo che tu non abbia compreso quello che ho scritto. Io non mi riferivo a chi usa degli pseudonimi su questo sito (cosa che anche io ho fatto per ridere e scherzare). Io mi riferivo a chi ti scrive IN PRIVATO utilizzando un nome di battesimo che non è il suo. Ma soprattutto mi riferivo a quelle persone che vengono qui su Internet indossando una maschera e che prendono in giro migliaia di persone mostrandosi completamente diverse da come sono realmente.
No; non riesco proprio a condividere quello che hai scritto. Io ho sicuramente un carattere difficile, ma sono tutto fuorché un moralista ed un censore. Se qualche volta mi è capitato di indignarmi è soltanto perché mi sono sentito ferito, ingannato e preso in giro (vorrei vedere te se la tua ex ti derubasse di tutti i tuoi risparmi…).
In ogni caso penso che anch’io smetterò di scrivere. Ormai quello che avevo da dire l’ho detto. Spero di essere stato d’aiuto a qualche persona sola che non riesce ancora a uscire dal pozzo della disperazione.
Saluti.

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