Da Vanel per tutti

ho capito che su messanger vi sentite tutti dei gran fighi ad infierire, insultare, maledire e minacciare la persona con cui state litigando, ma quando ve la trovate davanti, chissà perchè vi viene improvvisamente voglia di chiarire amichevolmente e da persone civili.

– ho capito che se su facebook non condivido gruppi che dicono “aiutiamo i bambini dell’africa” sono un mostro, un bast*rdo, un infame, un egoista, un senza cuore, una persona perfida… ma chissà perchè un po’ di volontariato non lo vuol fare mai nessuno.

– ho capito che ogni persona custodisce dentro il suo cuore un sogno e desidera lottare per realizzarlo, ma non ho ancora capito perchè invece di lottare per i vostri desideri state cui a spappolarvi il cervello davanti ad uno schermo polveroso.

ho capito che, su facebook condividete gruppi e scrivete frasi contro il razzismo, dicendo che siamo tutti uguali e che dobbiamo essere buoni gli uni con gli altri. Nella realtà di tutti i giorni però:
se sei omosessuale devi tenerti per te i tuoi sentimenti;
se sei rumeno ogni volta che qualcuno ti passa di fianco stringe forte a se il suo portafoglio;
se sei nero in un gruppo di bianchi ti etichettano come “quello di colore”;
se sei mussulmano, non devi esporre con troppa naturalezza le tue idee;
se sei cinese, sei sporco e vendi cose tarocche;
se non sei italiano, sei uno stronzo che viene in Italia a f**tere il lavoro agli italiani, ma se sei Italiano e apri un impresa o un azienda, puoi assumere extracomunitari per farli fare i lavori più umili;
se sei del sud Italia sei più bella, ma sei più rozza.
se sei un portatore di handikap, provano tutti pena per te.
se sei una ragazza e vuoi bene a una tua amica tutto O.K. ma se sei un ragazzo e vuoi bene ad un tuo amico, sei un finocchio.
se non sei Italiano, durante i mondiali di calcio non devi esultare se la tua squadra segna.
se sei marocchino e vedi una bella ragazza per strada, non puoi farle complimenti perchè di sicuro la vuoi violentare.
se appartieni a qualche categoria giovanile tipo truzzi o emo, meriti di essere preso per il culo.

poi ho capito che, sempre su facebook, pubblicate e condividete gruppi che dicono che “la vera bellezza è quella interiore” ma chissà perchè sono sempre accompagnati dalla fotografia di una gran figa e non da una donna di bellezza media.

ho capito che, se non condivido un gruppo che ha per foto una gnocca sono gay, ma vorrei capire quanti di quelli che condividono gruppi del genere sono anche in grado di soddisfarla a letto una donna di tale calibrò.

ho capito che tutti condividono gruppi in cui dicono di detestare chi in giro con gli amici fa l’idiota e l’immaturo, e un ora dopo ne condividono altri in cui c’è scritto “per noi che quando siamo in giro con gli amici sembriamo scemi”.

ho capito che condividete gruppi dedicandoli a:
la persona che amate;
la persona che odiate;
l’amico che vi ha deluso;
l’amico del cuore;
la persona che vi ha ingannato;
il vostro ex amore;
i genitori che non vi capiscono;
gli insegnanti che non vi lasciano un attimo di tregua;
il vostro compagno di classe che fa lo scemo;
il ragazzo o la ragazza che vi piace;
e un sacco di altra gente… ma avete le palle troppo mosce per diglierlo in faccia.

ho capito che condividete frasi di romani o di canzoni che dicono che la vita va vissuta, che bisogna cercare la felicità, che non bisogna mai arrendersi, che che la sincerità è la chiave di tutto, che non si deve cambiare se stessi per piacere agli altri, che in amore bisogna saper soffrire con pazienza, ma non ho capito perchè quando uscite dalle mura domestiche fate l’esatto opposto di queste cose.

ho capito che le emozioni e i momenti importanti vi riempiono la vita, ma quando c’è qualcosa di importante da dire preferite evitare l’imbarazzo scrivendolo in un messaggio invece che dirlo in faccia al diretto interessato.

ho capito che con i vostri amici ci uscite sempre meno, perchè tanto si può parlare anche attraverso la chat.

ho capito che una buona percentuale delle coppie che ci sono al mondo, si sono conosciute in chat.

e per concludere, ho la certezza che il giudizio che avete su questa dedica preferirete scrivermelo in un commento piuttosto che dirmelo quando mi incontrerete.

8 risposte Pagina 2 di 2

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Da Chiara
zona di Milano

Vanel, comprendo il tuo disappunto. C’è molta differenza tra un rapporto vero, ed un rapporto virtuale. Ammetto che mi mancano i rapporti di una volta, quando internet ed i cellulari non esistevano. Era tutto più semplice e genuino. Al contempo però credo che anche attraverso un PC si possano esprimere sentimenti veri, che riescono a raggiungere il cuore della persona che sta dall’altra parte.
Scrivere non è mai semplice..parlare anche..l’importante è essere se stessi. Se mai un giorno ti dovessi incontrare..ti parlerei come sto facendo ora…perché dovrei essere diversa?
Un caro saluto
Chiara

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Da Vanel

cara chiara, saresti diversa perchè di persona si prova un senso di imbarazzo che il pc, ti risparmia, scrivendo una lettera, o mandando un messaggio, non sei costretto a subire la reazione del diretto interessato, e poi, come dice il mio capo scout, le parole scritte non hanno ne calore ne colore, per farti un esempio, una volta per scherzare ho mandato un e-mail ad un mio amico con su scritto “sei un babbo” e lui l’ha interpretata come un offesa alla sua persona perchè non poteva intuire il tono di voce e l’espressione con cui li avevo inviato quella frase, un altra volta, volevo confidare ad una mia carissima amica un segreto, ho avuto tre giorni di tempo per farlo visto che eravamo in un attività scout che è durata tre giorni, e in quei giorni continuavo a dirle che le volevo confidare qualcosa ma non ci riuscivo per l’imbarazzo e perchè non volevo vedere la sua espressione quando lo avrebbe scoperto.. ma poi quando sono tornato a casa glielò scrito in un e-mail, ed è stato più facile! ma intanto non c’è stato calore, ne affetto, non è una cosa che ricordo con gioia perchè io ero seduto alla scrivania da solo a scrivere quelle parole, e lei sulla sua aleggerle! capisci ora?

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Da Chiara
zona di Milano

Caro Vanel, capisco, ma allora i grandi scrittori ed i grandi poeti non ci trasmettono ogni giorno enormi emozioni attraverso i loro libri e le loro poesie?
Tutto sta a come noi ci proponiamo di fronte ad una lettera, ad un messaggio, ad una semplice parola scritta su un foglio bianco…
Dobbiamo cercare di guardare oltre quelle parole…
…L’imbarazzo di conoscere una persona con la quale ti sei scritto per tanto tempo, credo che sia un sentimento normale, ma non è negativo, anzi ti spinge ancora di più a conoscere meglio la persona che hai di fronte.
Caro Vanel, le emozioni vanno vissute, scritte o parlate, fa poca differenza per me.
Un caro saluto.

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