Da Auanagana Bob per anonimo
Zona di Roma

Come diceva Shakespeare – “La vita non è che un’ombra in cammino; un attore, che s’agita e che si pavoneggia per un’ora sul palcoscenico e del quale poi non si sa più nulla…”-, la vita è una grande commedia, in cui ognuno interpreta il suo ruolo, nel lavoro, nella società, nella famiglia.Essere Uomo o Donna, dal medico al paziente, dal professore all’alunno, dal genitore al figlio… sono tante maschere che indossiamo ed in cui ci identifichiamo totalmente, perdendo la consapevolezza della nostra natura più profonda e vera: gioia, libertà e amore senza limiti. Come diceva Platone – “Conosci te stesso” -, come dicono i saggi dell’Oriente – “L’universo è come tu sei” -, soltanto quando ci liberiamo dalle maschere, quando smettiamo di identificarci in esse, potremo vivere la vita nella sua pienezza.
In questa commedia gli attori interpretano la propria vita e, insieme al regista,(Dio) preparano : “L’arte di vivere” che non riesce ad accettare l’età che avanza…il tempo… “Non lo sai forse che sono proprio le maschere che creano i personaggi? Senza di esse gli attori sarebbero dei poveri manichini, senza vita. È nel momento che calzano la maschera sul volto, è proprio allora che avviene la magia, la grande trasformazione alchemica! Perdono completamente la propria identità ed assumono un nuovo aspetto, nel corpo, nella mente e nello spirito.
E solo il tempo spingerà ognuno di noi a gettare la maschera, chi prima chi dopo, a strapparsela dal viso perché ormai insopportabile il suo peso da portare, il tempo si dice é galantuomo… il saggio, colui che già si è tolto la maschera e ci guida a venir fuori da questa grande illusione, dalla commedia della vita: “Vedrai, che ora che hai compreso il gioco delle maschere, la vita sarà soltanto un grande divertimento! È proprio come quando si va al cinema. Se ci si immedesima nella storia che si vede e nei suoi personaggi, si soffre insieme a loro. Ma se rimaniamo consapevoli del fatto che è soltanto una ‘finzione’, una proiezione sullo schermo, allora anche un film tragico lo vedremo per quello che è e ne apprezzeremo l’interpretazione. Vedrai che la vita diventerà un ‘grande gioco’”.
Godetevela come spettatori questa vita, nella quale siete dei momenti protagonisti… ,altri comparse… ,soltanto comprendendo che é un grande e realistico film del quale Dio é il regista che ci fà recitare a getto, improvvisare quando e come vogliamo, soltanto allora comprenderemo l’Amore che ci ha dato, la massima espressione di libertà di agire, di essere, di essere la vita stessa…un giorno negli occhi di tutti perché tutti siamo legati da un lungo e sottile filo trasparente, magico,indivisib la Vita stessa!!!
Onda del mare che torna nel mare,
goccia d’acqua che tocca l’oceano e oceano diventa… la Vita.

20 risposte Pagina 2 di 4

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Da Veronika

Leggere quello che scrivi mi fa sentire meno sola..
A.V.

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Da simona

oddio..
io contro di te non ho niente ma paragonarsi a dio mi sembra eccessivo… puoi paicere o meno a una persona ma lasciamo Gesu da parte..

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Da Auanagana Bob

Ma chi ha mai pensato di paragonarsi a Dio?

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Da Fabio

Perché Dio é innominabile?
E’ peccato mortale?
Non mi sembra che Bob voglia paragonarsi a Dio, non credo che lo farebbe mai.
Odio la gente che cerca la critica a tutti i costi, ecco perché questo mondo fa schifo!

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Da simona

Neanche Gesù era amato da tutti figurati se posso essere amato io…

Non sono parole mie, si può nominare non è questo il punto!! Secondo me ti 6 espresso male..tutto qui!!E poi scusa eh..ma ” non nominare il nome di Dio invano” non l ho inventato io come comandamento..

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