Ciao, capisco la tua delusione e il tuo rancore per questa situazione.
Io mi sono trovata sulla stessa barca della tua amica, nel 2006.
Mancavano 15 giorni alla mia tanto desiderata laurea in medicina…i miei erano al settimo cielo e io mi preparavo a vivere una nuova vita…
le cose andavano “troppo” bene.
Una bellissima famiglia la mia, benestante,una sorella in gamba, una casa bellissima e tanti sogni nel cassetto.
Il giorno in cui ho consegnato la tesi, mentre tornavo dall’università, arriva la telefonata della mia mamma…
“Papà non si sente molto bene, ma sarà una sciocchezza…comunque cosa consigli?vuoi fargli fare una visita in ospedale?”
da allora tutto è cambiato.
Nel giro di 15 giorni abbiamo fatto il controllo generale…Linfoma cerebrale…questa è stata la diagnosi.Poi l’intervento bioptico, altri esami, la corsa contro il tempo, le statistiche, i ricoveri, la chemioterapia, la radioterapia, lacrime su lacrime, notti in bianco…
e il giorno della mia laurea, con la morte nel cuore, ero da sola a discutere la mia tesi, circondata dalle luci, dai colori, dai sorrisi dei familiari dei colleghi, dai fiori…che non erano per me…no, non erano x me, perchè con me non c’era nessuno…mio padre era agonizzante in un letto d’ospedale, ca**o…
Oggi tutto è cambiato.Il modo di affrontare la vita, il modo di sorridere, il modo di fare.Vivo con la speranza che mio padre e i miei cari stiano in buona salute…si, perchè papà è vivo, paralizzato al lato dx del suo corpo, a 48 anni, ma mio padre vive per amore di sua moglie e delle figlie.
Sai cosa ti dico?a volte questa stronza di vita ci ripaga delle sofferenze che ci fa passare, ci mette alla prova.E mai soccombere, mai,nemmeno quando pensi che sia finita.
A distanza di un anno e mezzo oggi dico di essere forte, tanto forte.
Scusa se te lo dico, ma è inutile disperare, si deve reagire, pensando che tutto andrà bene, che questa è solo una prova, che la vita non è solo rose e fiori.
Auguro alla tua amica, a te, a tutti, di vivere alla grande, con coraggio, di pensare positivo.
E ricorda che a volte, anche se molto raramente, le statistiche mediche non sono attendibilissime…te lo dice un’ostetrica laureata, in gamba, il cui padre oggi è proprio tra quel 10%…In bocca al lupo!!!