ora ti racconto la mia storia, non per farti capire il dolore che ho provato, ma x farti capire che anche se non dimenticherai potrai imparare a conviverci.
7 ottobre dell’anno scorso, torno dall’universita’ e mi fermo a comprare un regalo x la sorella della mia migliore amica…era il suo compleanno.squilla il telefono, voce triste, ma non ci feci molto caso:”ciao carla sono lory, dove sei?appena torni a casa vieni da me”.”lory ma è successo qualcosa”?”no dai cosi’ mi aiuti a preparare le cose x mia sorella”
Sono tornata a casa, ho posato le mie cose e sono andata da lei.Non dimentichero’ mai quello sguardo, le sue parole che le morivano in gola “carla,”lei” è morta”
Il gelo nell’anima.sua cugina, quella che la mia amica aveva chiamato “lei” non riuscendo nemmeno a pronunciare il suo nome, la mia amica, dopo 4 anni di sofferenze era morta!!!Ovviamente tutti dicevano che era meglio cosi’,che stava troppo male, forse è anche vero, ma si sa egoisticamente io la volevo ancora qui.
Passarono tre settimane strazianti, uscivo poco di casa, mi rinchiusi in me stessa e non davo a nessuno la possibilita’ di entrare in quel mio nuovo mondo.
26 ottobre.esco con mia cugina e passo al bar x le siga prima di andare nel luogo di ritrovo dei miei amici.saluto un paio di amici di fretta e mentre cammino, una moto che sfreccia, una luce immensa nel cielo, un rumore assordante, due persone x terra.inizio a correre verso di loro cosi’ come nel frattempo tanta altra gente.non ci potevo credere, la scena piu’ orrenda della mia vita.i miei amici, quelli che avevo salutato di fretta dicendo”scusa è tardi ci vediamo la prossima volta”,si proprio loro distesi in un mare di sangue.
corro in ospedale dove c’era anche il migliore amico di uno di loro, piangeva come un bambino era disperato, stava perdendo il suo migliore amico.nme avemmo conferma 10 minuti dopo quando il medico usci’ dalla sala rianimazione e ci disse che non ce l’aveva fatta.ma C’era ancora Dario, lui era in coma.
I medici in realta’non ci avevano dato speranze ma ogni giorno un corteo di amici lo andavano a trovare.E infatti mercoledi’ 29 dopo essere stata al funerale del mio amico mi recai in ospedale.
La mattina dopo vado all’universita’ .una telefonata di mia cugina che piangeva disperata “carla dove sei?nino è morto, un infarto, è scritto su tutti i giornali”
Non ci potevo credere, il mio amico quello che qualche giorno fa piangeva x la morte del suo migliore amico, l’aveva in qualche modo raggiunto
Mi rinchiusi a riccio e non credevo di avere qualche via di uscita.Quanto puo’ sopportare un uomo?Ma in qualche modo sapevo che non sarebbe finita, c’era ancora Dario, che mori’ qualche giorno piu’ tardi.Un anno dopo ho perso un altro amico che lavorava fuori a Firenze, ritornava a casa, erano 3 mesi che x vari motivi non lo faceva, i genitori lo aspettavano impaziente come noi tutti del resto…ma lui non è mai arrivato qui se non in verticale!!!!!
E’ stato il momento piu’ buio della mia vita forse, xo’ dopo tutto questi drammi ti posso assicurare che ora riesco a parlarne senza piangere, si ho una fitta al cuore, un vuoto allo stomaco ma piano piano so che mi riprendero’…
e sara’ cosi’ anche x te, la vita continua, la tua amica cosi’ come i miei amici ti hanno lasciato quaggiu’ qualcosa di loro.prendilo e usalo x vivere anche x loro, loro rivivranno dentro di te
