Chiedetevi, signori, cos’è che vi spezza il cuore, chi o cosa perquote il tamburo della vostra vita e ne decide effettivamente il ritmo, l’incedere. Chiedetevi che sapore hanno le vostre lacrime, che gusto i vostri sorrisi. Chiedetevi che direzione reale, esatta e concreta hanno le vostre preghiere, che sostanza ha la vostra speranza. Chiedetevi se voi siete quello che indossate, se voi siete il vostro naso, il vostro volto, i vostri capelli, il vostro dire o fare.
Chiedetevi che forma ha la vostra solitudine.
E trovate una risposta, perchè quella risposta è unica; quella risposta è terribile perchè è sola.
Ecco, quella risposta vale la vostra vita.