zia, oggi è il tuo compleanno, è già il secondo da quando hai avuto l’aneurisma e a gennaio saranno tre.. prima ti ho parlato e sentirti ripetere sempre quelle due sillabe, mi ha fatta sentire impotente.. avevo un magone.. di persona è diverso ma tu sai che hai un marito idiota e una figlia peggio e che per colpa loro, la tua famiglia (noi) non possiamo dedicarti le attenzioni che vogliamo.. io non riesco a venirti a trovare per i troppi impegni, per la distanza e perchè vedere loro e sentire le loro scemenze e vedere come ti trattano mi fa ribollire i nervi.. oggi mia mamma è venuta da te, l’ho chiamata sul cell e mi ha fatta parlare con te.. ma come faccio a capire cosa mi vuoi dire.. uffa!!! perchè non ti hanno permesso di continuare le sedute che ti facessero riprendere a parlare? perchè ti tengono segregata in casa? perchè zio non ti ha nemmeno portata alla laurea di lara, tua figlioccia…? perchè? ti ho sempre voluto bene e ora non te lo dimostro più.. non posso fare niente per te.. quando ne parliamo in famiglia soffriamo tutti.. e tua mamma (mia nonna) non fa che piangere.. e non le permettono di parlarti.. stasera ne parlerò con mamma e sentirò molta pena per te.. continuerò a pregare per te.. ti voglio bene