Vi dirò come oggi ho passato la giornata. E non certo per annoiarvi, ma per farvi capire cosa è successo a quello che poteva essere un ragazzo se non felice almeno sereno.
Ho deciso di rimanere in casa, tranquillo e beato. E davvero lo sarei stato se non fosse che il relax si tramuta in fretta in depressione e la pace in solitudine.
Sono solo e questo mi porta a distrugerre il mio stesso essere, in una forma di suicidio dello spirito.
Non sono brutto, tutt’altro. Ho una cultura solida, sono rispettato e considerato più intelligente della massa. Ma non ho amore. Ho solo odio e disprezzo. E ormai godo solo nel farmi del male e nel farlo.
Dalle ragazze, cui darei un amore nascosto e immenso, ho ricevuto, in cambio di approcci e tenerezze, soltanto indiffernza, tranne in rari casi.
Sono solo e quando piango nessuno asciuga le mie lacrime. Per questo ho smesso di farle sgorgare dal mio ciglio. Sono seccate e si tramutano in sadico divertimento quando vedono persone che conosco in difficoltà.
Questa sera ho augurato a una ragazza che mi aveva ignorato che anche la sua vita dovrà cambiare e diventare un inferno. L’ho fatto con una perizia tale che lei se l’è presa e mi ha insultato. In quel momento mi sono sentito vivo. E godevo perchè facendomi insultare almeno ho rotto l’indifferenza. Mi piaceva sentirla smarrita e arrabbiata. Mi ha confermato ciò che so da quando son nato: il male permea molto più del bene. Il bene nessuno lo vuole. Esso è un lusso.
Il male è merce a buon mercato: il male è più vivo e vitale.
E così ora andrò a dormire sapendo di aver fatto stare male una persona e di averlo fatto coscientemente. Perchè altrimenti sarei andato a dormire come un fantasma.
Un fantasma cui è stata negata la possibilità della tenerezza.
L’hanno calpestata e derisa. Per vivere mi alimento di meschinità e cattiveria, fino a quando questa mi condurrà dove conduce tutti coloro che sono respinti come me.
Eppure ho tanta paura e chiedo aiuto.
E anche stanotte andrò sotto le coperte con il cuore ghiacciato. Ma sotto lo strato di ghiaccio quante volte esso ha pulsato…
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Venere, sono d’accordo con te.
Se si scrive bisogna accettare di ricevere anche commenti o pareri in contrasto con le proprie opinioni.
E se c’è qualcuno che sta giudicando, qui, non siamo di certo noi…
Il mondo è bello perchè vario, ma se chi scrive si aspetta di ricevere solo risposte in linea con il proprio pensiero, credo che abbia sbagliato proprio posto.
E mi sembrerebbe strano che da parte di Cat ci sia, qui, la ricerca di “compassione”.
Se non vuoi risposte contrastanti, basta che lo scrivi, e vedrai che nessuno si permetterà di “giudicarti”.
Nessuno perderà più tempo ad esporti il suo -non voluto- parere.
Vuoi sentirti dire “poverino”? No, non è da te.
Ma allora… cosa vuoi veramente?
Fatemi capire. Quando mai avrei detto che non avete il diritto di espormi il vostro pensiero?
Posso io però esporre il mio e manifestare un disaccordo? Grazie!
Avete una ben strana concezione di cosa uno deve o non deve fare e accusate gli altri di ciò che fate voi. Scrivete editemi ciò che volete, anche se vi sbagliate…e di grosso.
Ma questo dipende dal fatto che non sapete di che parlate. E non vuol dire che non dovete parlare.
LEGGETE BENE!!!!
Ciao secondo me ha ragione cat. quando si vivono dolori immensi si diventa un po’ strxxxi. Nessuno lo capisce.
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