ed eccomi qui ancora con la mia solitudine a tenermi compagnia…
mi sento inutile, ho voglia di piangere e lofaccio, vorrei uscire in piazza ed urlare al mondo il mio dispiacere, vorrei uno stimolo per andare avanti.
i giorno passano inesorabili e io li spreco su un divano davanti ad un pc.
avevo mille e più sogni intenzionato e determinato a diventare qualcuno nella vita.
a dire il vero prima di entrare in questo tunnel di disperazione ero una persona molto rispettata e considerata, i miei amici sempre al mio fianco, poi i primi acciacchi i primi problemi, mi sono fermato dicendo prendo una pausa mi rilasso un pò e a poco a poco mi sono chiuso in casa, la vita giustamente ha continuato il suo corso, gli amici hano continuato il loro percorso io praticamente sono rimasto indietro di 5 anni e adesso non riesco ad uscire, quando cerco un amico per passare una serata questo non può, mi hanno abbandonato, probabilmente non erano amici veri… chi lo sa.
il fatto è che adesso sono tremendamente solo e triste.
la voglia di uscire e fare c’è ma appena mi convinco ad uscire scatta in me una malinconia ed un dispiacere indescrivibile, perchè da solo non è che possa fare chissà che cosa, anzi vi dico se esco solo mi sembra diessere un alieno.
pensate una volta sono andato a mangira una pizza ed il cameriere mi fece “solo?”guardandomi un pò sbigottito, naturalmente la cosa mi ferì.
e poi che dire quando sei solo e ti avvicini ad un gruppo di ragazzi per fare amicizia ti guardano con sospetto a volte qualcuno nel gruppo ti deride anche.
ragazzi se vi si avvicina qulche persona che è sola provate ad accoglierla e vedere cosa ha da offrirvi, a volte un piccolo aiuto due chiacchere, un sorriso potrebbero cambiare la giornata di una persona che pur essendo circondata da centinaia di individui si trova ad essere tremendamente solo.
6 risposte Pagina 2 di 2
Per Nicola:
A quanto ho capito anche tu ti diletti di filosofia. Bé; il tuo ultimo messaggio mi ricorda un poco Schopenhauer 🙂
Tu evidentemente credi nell’empatia e nella compassione e pensi che il dolore, nella sua essenza profonda, sia unico e indivisibile.
Condivido in pieno ciò che hai scritto a proposito della speranza.
E’ la speranza che ci tiene in piedi e ci permette di tirare avanti. Date una speranza ad un uomo e quell’uomo sarà capace di sopportare qualunque dolore. Quando tentai il suicido avevo perso completamente la speranza. Non speravo più niente. Non speravo più di uscire dalla solitudine né di guarire dalla depressione. Da quando ho ripreso a sperare ho abbandonato ogni proposito suicida. E’ la storia del vaso di Pandora. Credo che se non ci fosse la speranza la maggior parte dell’umanità si sarebbe gettata in un pozzo.
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