Da Cat per anonimo

Un tappeto di stelle polverizzate entra ogni tanto nella mia testa. Mi indica il cammino verso ciò che vorrei fosse e invece non è. Verso le cose che vanno per il verso giusto, verso le decisioni prese con ponderazione, verso il divertimento di qualcosa che mi è riuscito bene.
Invece l’immagine svanisce e penso a tutti gli errori che ho fatto, che faccio, che farò ancora. Per debolezza, per paura, per angoscia, per mancanza di una presenza con cui condividere. Errori anche piccoli, presenti come tante punture di spillo.
Quanti errori, quanti sbagli, quante decisioni prese che non andavano prese. Quante omissioni, quanti gesti inutili. Quante persone conosciute senza che vi fosse un perchè: alcune delle quali importanti.
I miei errori: ecco, questi sono gli unici amici che non vorrei e che ho.
Errori anche veniali (e venali). Perfino squallidi; qualche volta gravi.
Ma noi siamo buttati su questa Terra come fossimo palle da bowling: quasi mai si riesce a fermare la corsa per prendere una direzione diversa. Io sono troppo debole per farlo, eppure le decisione che ho preso le ho rpese io. Ma, in quei momenti, potevo davvero fare altro? D’altronde la mia frase preferita è: Maturità è capire che gli errori commessi dovevano, ma non potevano essere evitati.
Ma perchè non la applico a me stesso? Perchè mi sento sempre una m. e vivo come una m. A forma di palla da bowling però. E continuo a rotolare.
Quando mi fermerò? Quando riuscirò a perdonarmi qualcosa?
E, soprattutto, questa sofferenza, a qualcosa, servirà?

18 risposte Pagina 4 di 4

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Da marco

Molto bella questa serie di riflessioni..
Anch’io spesso mi guardo indietro.. con timore ed angoscia perchè i rimpianti urlano dentro di me
E credo sia questo punto: non smetteremo mai di angosciarci finchè non ci saremo riappacificati con noi stessi. Finchè continueremo a guardarci con odio, non potremo mai rotolare via con scorrevolezza
Rotoleremo a fatica, stridendo forte sulla pista del bowling
Cat dov’è che la tua vita s’è piegata ed ha preso una traiettoria sbilenca?
Dov’è che insomma ha deviato rispetto a quello che pensavi sarebbe stato il suo corso?

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Da Ilaria Per Angela

Si puo’ accettare il dolore, ma poi si deve reagire!non si puo’ accettare la propria condizione e basta…reagire ragazzi!invce di trascorre cosi’ tanto tempo in casa davanti al pc, uscite… una passeggiata magari…anche da soli, perche’ no!bisgona sempre sorridere, anche quando sembra impossibile…ma se parti sconfitto in partenza senza neanche tentare, allora e’ davvvero finita!

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Da Cat

Angela: Tu mi onori. Con la tua doppia bellissima risposta. Chiara, concisa, fresca, senza fronzoli nè retorica.
Dici che il tuo cuore abbraccia la mia dedica. L’abbraccio è restituito 🙂 Grazia

Marco: come sempre pertinente e utile.
Quando ho deviato? Quando ho acquistato consapevolezza.

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