Un tappeto di stelle polverizzate entra ogni tanto nella mia testa. Mi indica il cammino verso ciò che vorrei fosse e invece non è. Verso le cose che vanno per il verso giusto, verso le decisioni prese con ponderazione, verso il divertimento di qualcosa che mi è riuscito bene.
Invece l’immagine svanisce e penso a tutti gli errori che ho fatto, che faccio, che farò ancora. Per debolezza, per paura, per angoscia, per mancanza di una presenza con cui condividere. Errori anche piccoli, presenti come tante punture di spillo.
Quanti errori, quanti sbagli, quante decisioni prese che non andavano prese. Quante omissioni, quanti gesti inutili. Quante persone conosciute senza che vi fosse un perchè: alcune delle quali importanti.
I miei errori: ecco, questi sono gli unici amici che non vorrei e che ho.
Errori anche veniali (e venali). Perfino squallidi; qualche volta gravi.
Ma noi siamo buttati su questa Terra come fossimo palle da bowling: quasi mai si riesce a fermare la corsa per prendere una direzione diversa. Io sono troppo debole per farlo, eppure le decisione che ho preso le ho rpese io. Ma, in quei momenti, potevo davvero fare altro? D’altronde la mia frase preferita è: Maturità è capire che gli errori commessi dovevano, ma non potevano essere evitati.
Ma perchè non la applico a me stesso? Perchè mi sento sempre una m. e vivo come una m. A forma di palla da bowling però. E continuo a rotolare.
Quando mi fermerò? Quando riuscirò a perdonarmi qualcosa?
E, soprattutto, questa sofferenza, a qualcosa, servirà?
18 risposte Pagina 3 di 4
ciao Cat,
come stai trascorrendo la giornata oggi? spero di averti regalato un pò della piccola positività…
E tu sei molto gentile. Grazie 🙂
Forse andrò contro corrente, ma voglio provare a darti un consiglio…non devi vedere la tua sofferenza come unica, come se solo tu e pochi altri potete capire il dolore…ci sono persone che davvero passano momenti di sofferenza, ma reagiscono…cosa che secondo me voi non fate…ok ora tu dirai che io non posso capire…ma tu che ne sai???solo perchè uno è ottimista non significa che non soffra!prova a cambiare visione della vita, ad essere meno pessimista… forse devi solo reagire, provarci al meno… il buio che adesso ti circonda, secondo me è dovuto soprattutto dalla tua non volontà di farcela!prova solo duscire di casa… e andrà già meglio!
Per Vale: Sì, lo hai fatto
Non penso sia questione di “privatizzarsi” il dolore, come se solo pochi potessero provarlo.
E’ solo ammettere che esiste… e di certo non vuol dire piangersi addosso.
C’è gente che smanetta ogni giorno pensando che in questo modo tutto giri tranquillo… come una macchinina inceppata che sbatte continuamente contro il muro.
Accettare e confermare che non si è proprio così tanto felici non vuol dire essere pessimisti… è una realtà e basta 🙂
Scuso l’intrusione, ma è l’una e non prendo sonno e questa dedica me la sto abbracciando col cuore.
Vai alla pagina
Scrivi la tua risposta
Prima di inserire il messaggio leggi le nostre linee guida per contribuire nel mantenere questa community accogliente per tutti.