Sei depresso perchè hai chiuso il tuo cuore a Dio, l’unica fonte di vita. (la religione come la vedi tu fa tristezza…)
Forse dovresti leggere qualcosa di illuminante, ci sono tante cose interessanti e belle da conoscere. Non hai niente da perdere, l’unico rischio è che potresti decidere che la vita merita di essere vissuta nella sua pienezza.
“Come la creazione è la soluzione di fondo del problema dell’essere, così l’illuminazione è la soluzione di fondo del problema del conoscere.
Dio è il sole dell’anima. L’anima ha il suo sole come l’occhio del corpo il suo. Nella preghiera dei Soliloqui leggiamo: ” O Dio, luce intelligibile, nel quale, dal quale e per mezzo del quale splendono intelligibilmente all’anima tutte le cose intelligibili che conosce ”
Dio è il maestro interiore?.. , perché se l’uomo vuol crescere nella verità deve purificare il cuore, rientrare in se stesso – nell’uomo interiore dove abita la verità, e stabilire il colloquio con Dio che interiormente illumina.
Dio è verità. In questa verità vediamo tutte le verità che la nostra mente percepisce.
La morte dunque non viene da Dio. Dio, infatti, non ha creato la morte, né gode per la rovina dei viventi, giacché la somma essenza fa essere tutto ciò che è: per questo si chiama essenza. La morte, invece, fa sì che tutto ciò che muore non sia più, in quanto muore. Se, infatti, le cose che muoiono morissero del tutto, certamente giungerebbero al nulla; esse invece in tanto muoiono in quanto partecipano meno dell’essenza o, per dirla in maniera più breve, tanto più muoiono quanto meno sono. Ora, il corpo è inferiore a qualsiasi genere di vita perché, per quanto poco conservi la sua forma, la conserva in virtù della vita, sia di quella che governa ogni essere animato sia di quella che regola l’intera natura del mondo. Il corpo dunque è più esposto alla morte e quindi è più vicino al nulla; pertanto la vita che, attratta dai godimenti del corpo, dimentica Dio, volge verso il nulla. In questo sta l’iniquità.
La morte della vita non è altro che l’iniquità, la quale appunto è così chiamata perché non è nulla, ed è per questo che gli uomini più iniqui sono chiamati uomini da nulla. La vita dunque volge verso il nulla se, per volontaria colpa, si allontana da Colui che la creò e della cui essenza godeva, per poter godere, contro la legge divina, delle realtà corporee alle quali Dio l’aveva preposta. In questo sta l’iniquità. Ma ciò non significa che il corpo sia nulla : anche il corpo, infatti, presenta una certa armonia tra le sue parti, senza la quale non potrebbe assolutamente essere
Se invece l’anima, finché è nello stadio della vita umana, riesce a vincere quei desideri che ha alimentato a suo danno godendo delle cose mortali e, per vincerli, confida nell’aiuto della grazia di Dio, che serve con la mente e la buona volontà, senza dubbio sarà rigenerata e dalla molteplicità delle cose mutevoli sarà riportata all’Uno immutabile e, rinnovata dalla Sapienza non creata ma che crea tutte le cose, godrà di Dio per virtù dello Spirito Santo, che è suo dono. Così si forma l’uomo spirituale che tutto giudica senza essere giudicato da nessuno, che ama il Signore Dio suo con tutto il cuore, con tutta l’anima e con tutta la mente, e il suo prossimo non secondo la carne ma come se stesso. Ama se stesso secondo lo spirito chi ama Dio a partire da tutto ciò che in Lui vive”.
S. Agostino