Immaginavo una risposta del genere :o). Te così facendo mi sembri un uragano…fai un passo alla volta Marco e sii testesso anche con noi donne. Hai detto che sei una persona molto ironica…fai vedere anche questo lato e sii intraprendente…a noi donne piace moltissimo il divertimento, la solarità e non ci piace la monotonia. Noi abbiamo paura della monotonia. E’ come dire ad una donna: “tesoro, quando ci sposiamo te stai a casa con i bambini, badi alla casa ed io vado a lavorare”, cioè, una sì spaventa e scappa! Poi dipende anche se è una donna che ha studiato molto per arrivare ad alti livelli. Quella ti puo’ anche dire, bello, io non ho studiato per starmene buona buona a casa. Sono molte le cose che vanno considerate e bisogna sapersi venire incontro…uno con l’altro. Con questo non voglio dire che sei sbagliato! Nessuno di noi lo è ma bisogna anche sapersi mettere nei panni altrui per capire meglio le persone.

A Lucy e Angel:
forse non ci crederete, ma le vostre parole mi hanno restituito un po’ di fiducia.
Angel; tu hai ragione: io devo imparare a controllarmi e a fare un passettino per volta, anche se la cosa mi riesce molto difficile perché sono terribilmente spontaneo e troppo bisognoso di affetto. Devo lavorare tanto anche sulla mia autostima e sulla mia fiducia in me stesso. Insomma; le difficoltà sono tante e forse i tempi non sono queli migliori per le persone come me. Ma se mi ci metto di impegno forse è ancora possibile che le cose cambino.

Io ti consiglio di non avere esperienze con donne brasiliane, dai è chiaro che chi va a cercare queste donne poi rimane deluso.

Caro Marco, ti capisco…
la rassegnazione inizialmente è dolcissima.
Non devi più sperare, sforzarti, non devi più fare niente. Non rischi più di ricevere delusioni…
Sembra che ti liberi molto, no?

Nella mia esperienza, dopo un paio di giorni di rassegnazione mi sento già vuoto, senza uno scopo nella vita…
Non mi sento più libero, bensì sento che sto girando a vuoto…
E credo che questo sia il dolore più grande che un uomo possa provare.
In psicologia sono giunti addirittura alla conclusione che la mancanza di uno scopo nella vita è più dolorosa del dolore.

A te la scelta se sperare o rassegnarti.
Da un amico che ti capisce,
Fabrizio

A Fabrizio:
Grazie; hai scritto delle cose molto belle e molto vere. Sono d’accordo quando dici che la mancanza di uno scopo può essere più terribile del dolore. Il mio forse è un caso-limite, perché ho sempre considerato l’amore l’unica cosa importante della vita. Rinunciare a questo sogno è come perdere il baricentro che mi faceva stare in piedi. Tutto sembra perdere di significato. Mi sento spaesato oltre che depresso.
E’ anche vero che la rassegnazione, in certi momenti, può apparire come il male minore… chissà… può darsi che questo sia solo un periodo di passaggio.