Io non mi sento minimamente parte del mondo in cui vivo. Mi sento un’estranea in questa società, in una società che non sa accettare le persone per quello che sono.
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già, ma tu, come sei?
Io sono una persona sensibile, ma questo lato del mio carattere non viene apprezzato in una società che ci vorrebbe tutti uguali.
Hai ragione, queste è una società omologante, però.. ci sono anche persone diverse dai più, che sanno riconoscere, rispettare ed anche apprezzare la diversità; ad es. tu penso sia tra queste. Ed anch’io lo sono: anch’io sono sensibile, e, come tale, sono naturalmente portato a riconoscere ed apprezzare la sensibilità nelle altre persone.
Triste è costatare, più che altro, che le persone sensibile sono distanti, e dunque isolate.
Io non so dove tu abiti, se in un piccolo centro o in una grande città, ma in quest’ultimo caso forse sarebbe più facile trovare persone affini a te, non foss’altro per la legge dei grandi numeri. Penso che, come regola generale, partire dalle proprie passioni per circondarsi di persone simili, non sia sbagliato.. raccontami qualcosa di te se ti va, a me non può fare che piacere.
E’ vero quello che hai detto. Le persone sensibili sono quelle più isolate, ma ci sono anche persone che sanno apprezzare questa nostra sensibilità, sono rare ma ci sono e per fortuna che non siamo tutti uguali.
ma tu queste persone non le hai trovate che lamenti la tua solitudine? eppure… quanto è dolce la solitudine… O beata Solitudo, O Sola Beatitudo.. oggi non soffriamo di solitudine, soffriamo semplicemente di isolamento.
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