Sono un ragazzo di 16 anni. Da tempo sono afflitto da una immensa solitudine. ho un po’ di amici, ke purtroppo, se nn fosse x la scuola, che c obbliga a relazionare, nn saprebbero nemmeno della mia esistenza. sn quegli amici, che + ke amici sarebbe lecito definirli “conoscienti”. si dice ke per risolvere qsti problemi d solitudine bisogna parlarne cn gli amici… beh… le uniche 2 volte ke l’ho fatto me ne sn subito pentito. quello ke + mi fa arrabbiare è la “unidirezionalità” dei rapporti, o meglio il dare e il nn ricevere. anche in questo caso si dice ke tutto quello ke si darà, sarà sdebitato… beh… nn è di certo così. Una delle tante dimostrazioni pratiche di quest?ultima tesi è la sensazione, ma + ke sensazione xcezione, ke nessuno pensi mai a noi, e man mano ciò diventa sempre + meschinamente kiaro.
Il sabato sera sono sempre + restio ad uscire, visto gli esiti: ogni volta rincaso sempre + triste, vittima dell?ignoranza da parte degli altri, gli altri ke sono ?iperbolicamente? amici. Spesso accade, in diversi modi, una cosa ke mi fa molto rattristare: quando qlkun dei miei compagni va un po? in depressione (x vari e banali motivi) un sacco d persone si attorniano e cercano d consolarlo. Ciò a me nn è mai successo. Sarebbe una delle + grandi soddisfazioni ke qcno mi aiutasse, mi parlasse, mi degnasse della sua mente.. e io aspetto?aspetto sostanzialmente questo, non solo in quest?esempio, ma nella mia vita, aspetto qlcno ke mi capisca, mi VOGLIA essere amico, ke pensi a me.
Quando vedo poi ke il 99% delle persone ke conosco x strada salutano un sacco d altra gente ke conoscono, e d cui sn amici, mi accorgo ke io nn ho qsti tanti amici da poter salutare x strada.
Piano piano sto perdendo tutti gli stimoli.. ad andare avanti, in tutto.. sopratt negli sport, negli hobby. Sto divenendo pure insensibile: quando vedo uno ke si deprime mi verrebbe da dargli 1 ceffone, xkè si opprime x delle cose così assurde e banali, effimere. laddove cerco d piangere gli okki mi dolgono?iniziano a mancare pure le lacrime?piangere sarebbe magnifico, e ciò ke è bello nn mi deve essere concesso. qualcheduno mi fa un complimento?e mi monto la testa, ma poi scopro.. o era 1 presa in giro.. oppure un ?luogo comune?, un?umile consolazione (ke xò nn viene mai da ki vorrei).
Riflettendo a fondo?capisco ke se venissero a mancare gli affetti (mamma, nonna,ecc) nulla avrebbe + senso, quel fine spago ke m tira su pian piano sarebbe tagliato, ed io diverrei un corpo in attesa d morire. Vorrei abbracciare, baciare,sorridere, ma nn posso. Spesso ho la sensazione ke qsta mia solitudine sia una scelta?nn è x timidezza ke nn socializzo molto?quasi io voglia essere solo, triste.. e farlo notare?ma nessuno mi vede. Ormai ho perso anke la fede: tutto mi va storto, tranne la scuola (in cui eccello), ma ciò può dare solo delle effimere consolazioni: un panno copre un pozzo, ma nn lo riempie, un edificio senza fondamenta si sgretola al primo sisma. Credo ke mi rekerò da uno psicologo?magari può aiutarmi.
Nn voglio raccontare ciò affinché qlcuno d voi mi aiuti, bensì x denunciare questo mio stato e x sentire i vostri confronti e opinioni.
Grazie, un abbraccio
24 risposte Pagina 3 di 5
caro mat sono rimasto molto colpito dal tuo messaggio e mi piacerebbe molto se mi contattassi il prima possibile al mio indirizzo email.
ma scusate… mi dite di contattarmi via mail… ma se nn la dite…
come faccio a saperla… magari nn ho capito bene come funziona qua… rispondetemi please
seeya
[NdR: niente indirizzi email ne nummeri di telefono…sistemeremo presto questa limitazione, nel frattempo potete usare la chat]
ciao, anche io mi troo più o meno nella tua stessa situazione, solo che io a scuola vado sempre peggio.
Mi fa strano sentire parlare un’altra persona così… pensare che qualcun’altro sta passando quello che sto passando io… e in un certo senso è bello, so che non sono l’unica.
anche io, proprio come te, mi sto rendendo conto di diventare sempre più menefreghista nei confronti della sofferenza degli altri. Mi dico che in fondo, se io sono giù già da più di un anno, e nessuno fa niente, nessuno mi dice niente, perchè dovrei farlo io? e poi cosa gli dico? come una che si considera mia amica(ma non lo è) che un giorno mi raccontava dei problemi con il suo tipo… io è più di 6 mesi che sono da sola, cosa dovevo dirle?
ma non c’è una chat dove parlare di queste cose? forse farebbe bene un po’ a tutti…
cmq io è un anno che vado dallo psic… all’inizio ci sono andata per risolvere un altro problema, che ho risolto, poi ci ho preso gusto. Non so quanto serva, perchè alla fine lui non ti darà mai i consigli che ti può dare un amico, però vado sempre lì con la speranza di capire qualcosa in più esponendo i miei problemi ad alta voce… chenon è proprio come parlare con il muro. oggi mi ha proposto delle medicine… non so che fare… penso che dirò no.
un forte abbraccio… Manu
ciao a tuttiii! io voglio dirvi ke non PoTeTe dire ke STate come lui perkè credo ke ognuno di noi viva le esperienza a modo suo ogni esperianza anke se simile nn èmai uguale xkè ognuno hai propri sentimenti ed emozioni!!!!! poi voglio dirvi un’altra cosa la maggparte ke ha scritto ke si sente sola ha la mia età voglio dirvi ViVeTeeeee avete una vita d0avanti ma vivete inziate a vivere ad uscire a capire xkèp nn funzionaaaa io ho tantisssimi conoscenti ma pokissimi amici ma loro mi rimangono fedele sempreeeee cercate di crarveliiiiii
RISP A TESORINA: da come scrivi sembri mio padre. se tu hai la fortuna di avere degli amici veri accanto, sono contenta per te, ma non per tutti è così. E non sono facili da trovare.
inoltre non sono d’accordo con quello che hai detto all’inizio, perchè la solitudine è solitudine, quindi la si può vivere in maniera simile. Per me è così. Poi potrò anche sbagliarmi.
ciao
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