Sono stato via per qualche giorno, e ora che sono tornato è tutto come prima. Un breve, anche se bello, viaggio fuori dalla mia città.
Quando sono tornato l’ho fatto in tutti i sensi. Sono tornato nel grigiore della solitudine. Ho litigato coi miei per altri motivi, ho ritrovato il solito squallido lavoro. La solita noia, la solita mancanza di prospettive. Per fortuna che riesco ancora a dialogare con una carissima amica tramite e-mail. Altrimenti sarebbe il buio più completo. Ora sto scrivendo qui al pc le mie sensazioni. E’ difficile, credetemi. La solitudine porta anche la paura. Paura di tutto. Paura del niente. E’ un tunnel di cui ancora non intravedo la fine. Sapere che domani sarà uguale a oggi. Sapere che nessuno sa che io sto male. Sentirmi debole dentro e dovermi mostare forte fuori. E quando non si riesce a pensare al futuro non si può fare a meno di pensare al passato. Ho paura. Passerà?
Forse. Lo spero immensamente. Chissà per quale scopo la mia sofferenza si prolunga così. Forse non c’è uno scopo.
Bene, vado a iniziare la giornata.
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Per marco 24:
Certo che mi ricordo di te, mi fa piacere risentirti. Bè, almeno non siamo soli nella solitudine, che ne dici…
La mia vita è un bel casino, ma fa piacere vedere che qualcuno risponde alle mie dediche.
cat la tua dedica mi ha colpito… …e anche le risposte che hai dato ai commenti… …posso dirti una cosa, anche se molto probabilmente non la considererai più di tanto e mi darai delle bambina imbecille e superficiale…??? …secondo me estremizzi troppo questa divisione tra stupidi che hanno una vita sociale e persone profonde e intelligenti che vivono nella solitudine… …nel senso che ok, sono d’accordo sul fatto che questa condizione aiuti a pensare, a capire, a rompere la superficialità… …e penso anch’io che una persona emaginata non sia assolutamente peggio di una che ha una vita sociale…anzi… …ma non è nemmeno vero, secondo me, che uscire con gli amici, fare tardi la sera o divertirsi e farsi apprezzare da altri sia condizione sufficiente per essere considerati inferiori…e il più delle volte nemmeno necessaria, gli stupidi e i superficiali esistono ovunque…il rapporto con gli altri non è tutto… …anzi, spesso questo senso di superiorità diventa una scusante o una consolazione per la propria condizione di solitudine… …ora molto meno, ma soprattutto in passato mi è capitato di passarci… …vai a scuola la mattina (unico tuo vero luogo di dialogo con le altre persone) e cerchi di farti notare da un gruppo di ragazzi con cui vorresti stringere una vera amicizia, che non si limiti alla mattina qualche sabato sera di uscite quando non hanno di meglio da fare…loro non ti degnano più di tanto e tu, tornato a casa con davanti un intero sabato sera da passare da solo nella tua stanza pensando agli altri che si divertono, inizi a riflettere…capisci di essere diverso, di non appartenere al loro genere e arrivi alla conclusione che se sei solo è perchè nessuno ti capisce, nessuno è profondo come te e a nessuno le cose riescono più difficili che a te… …insomma che tu sei superiore a loro… …ma perchè dovresti esserlo?avere degli amici non impedisce di pensare…
Il mio problema Cat e’ grande. Perche’ nn sono gli altri ad escludermi, sono io che mi allontano..perche’ mi sento inadeguata.Nella mia vita ci sono sempre state tante persone che mi avrebbero voluta come amica, come ragazza..ma io sono sempre scappata, costruisco la trappola con le mie mani.E’ difficile spiegare..uscire con gli amici a divertirmi, a “ballare”, stare con gli altri..a me e’una cosa che crea ansia e preoccupazione.Assurda, lo so.Fse sono stata troppo tempo da sola, nn so cosa mi sia successo.. ma la vita mi manca, le persone, la spensieratezza…inutile spiegarmi, perche’ anche tu sai cosa significa.Anche stasera sono triste..
Per Giulietta:
No, non volevo dare l’impressione di uno snob che conosce la vita meglio degli altri.
Per intenderci: io non penso affatto che tutti quelli che si divertono siano imbecilli; penso che però tutti gli imbecilli siano tra quelli che si divertono. C’è una bella differenza.
Si dice spesso, ad esempio, che le donne belle sono anche sciocche. E’ falso in senso assoluto, ma è verissimo in senso relativo.
Pensaci: una bella avrà sempre una vita piena di stimoli, perchè attira gli altri e, se non da uno dall’altro, riceverà affetto, comprensione, si divertirà, magari farà anche carriera. E questo significa anche che assaggierà il lato bello delle cose, sarà meno riflessiva, meno profonda. E’ fatale che avvenga, è naturale. Un solitario pensa e si rimette sempre in discussione. La solitudine forgia il carattere, ma anche il cervello, perchè ci rende consapevoli di cosa abbiamo perso. Per paradosso, conosce di più l’amore uno che non ha mai avuto la ragazza di uno che l’ha avuta. Quantomeno lo apprezzerà di più.
Ecco, è un fenomeno, secondo me, naturale quello che volevo descrivere. L’intelligenza in sè non c’entra. C’entra la sofferenza, che dell’intelligenza è una terribile, ma imprescindibile, alleata. Altrimenti è solo furberia.
Grazie della risposta.
Anche io stasera sono triste..mal comune mezzo gaudio…
Scherzo, ovviamente ognuno si tiene le sue angosce, ma so benissimo di cosa parli. Anche io alle volte mi sono autoescluso perchè non mi sentivo a mio agio. Lo faccio ancora. E, credimi, non c’è niente di peggio che volersi divertire a tutti i costi.
Ma lasciamo andare.. Quasi sicuramente questa cosa ti passerà da sola. Non so quanti anni hai, ma mi sembri assolutamente pronta a sbocciare nella vita vissuta, e vissuta al meglio, senza più sentirti a disagio. Lo so, stai male ora. Ma prendila come una gita fuori dal mondo e dagli altri.
Forse non ho colto nel segno, ma è difficile farlo.
Sapessi quante cose vorri cambiare io nella mia vita. E’ come se fossi un fantasma.
Vabbè, basta così, ora vado al lavoro.
Non preoccuparti, magari parla a un’amica o a un amico così come hai scritto qui. Sfogati.. Ti assicuro che aiuta.
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