Da Marco per anonimo
Zona di Firenze

Sono passati sette anni da quella tragica mattina in cui tentai di togliermi la vita. I medici riuscirono a salvarmi e attribuirono questo fatto alla mia tempra forte e resistente. Adesso, facendo un bilancio della mia esistenza, mi domando se ne valesse veramente la pena.
Certo; di progressi ne ho fatti tanti. La depressione cronica che mi ha afflitto per quattro anni è soltanto un ricordo. Sono in grado di lavorare e questo fatto mi garantisce l’indipendenza economica. Ma la mia vita vale la pena di essere vissuta ? Ora come ora direi di no. Sono troppo bisognoso di affetto per tollerare la solitudine. E come ho già scritto in un ‘altra dedica il senso di straniamento che provo verso i miei simili non è mai scomparso.
Cos’è che mi dà la forza di tirare avanti ? La mia incoscienza. Il mio ottimismo. La convinzione, del tutto irrazionale e priva di fondamento, che un giorno anche io sarò immensamente felice.
E’ una fede personale, non molto diversa da quella religiosa. Una fede in sè stessi e nel destino. E’ la fede di una persona che non crede in Dio. Ma è’ una fede anche questa…

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Immagine mittente anonimo
Da Marco
zona di Firenze

Non c’è problema. Magari tutte le persone fossero dolci e gentili come te… non solo in apparenza, ma realmente… grazie di tutto 🙂

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