Da ulisse per anonimo

Salve, ho 25 anni e sto uscendo lentamente da 8 anni di “ansia e depressione”; purtroppo queste due parole non riescono a spiegare niente dell’inferno che ho passato. Oltre a dover sopportare il dolore, che a volte raggiungeva un’intensità tale da farmi rannicchiare e gemere, gli effetti collaterali degli psicofarmeci, l’insonnia, le paure, il senso di colpa per credere di non essermi impegnato abbastanza, dovevo soffrire anche di solitudine perchè nessuno capiva le mie paure e nemmeno i miei anteressi (cinema, letteratura, filosofia, scienza, ingegneria). spinto dalla solitudine cercai di “omologarmi”, con risultati disastrosi! Ma il nostro vero “me stesso” per fortuna non smette mai di chiamarci… Alla fine cominciai a guarire dalla mia nevrosi cercando di capire cosa ci fosse nella mia mente che non andasse, mettendomi a studiare psicologia su vari libri. Oggi non ne sono ancora uscito completamente e continuo ad essere solo, ma grazie all’autoanalisi continuo a migliorare.

8 risposte Pagina 2 di 2

Immagine mittente anonimo
Da Anonima

I miei più sinceri complimenti per il “lavoro” su te stesso che sei riuscito a fare, stando malissimo, ma non hai mai smesso di lottare, la tua serenità quella che stai conquistando è molto più che meritata. Non tutti sanno rialzarsi, anche gemendo e soffrendo, come hai fatto tu: una grande lezione a chi sta male si, ma non ci prova neanche ad uscirne, e ulteriore dimostrazione che dalla depressione anche quella più profonda si può uscire e una volta che la conosci fai di tutto per non ricaderci.
Ti auguro ogni bene e ancora complimenti, sii fiero di te stesso e di quel che hai fatto e stai facendo.

Immagine mittente anonimo
Da ulisse
zona di Bergamo

Grazie a tutti voi per l’apprezzamento e l’incoraggiamento che mi avete dimostrato nelle vostre risposte; vuol dire veramente tanto per me. Quello che avete scritto, non me l’aveva mai detto nessuno prima, nè tra gli psichiatri e gli psicologi da cui sono stato in cura, nè tra i miei familiari; perciò oltre ad essere stato commovente, credo che mi aiuterà a proseguire con più tenacia la mia battaglia.
Mi piace scrivere, ma faccio fatica a mandarvi i miei messaggi, per via della mia insicurezza…
Sapete una cosa strana: col tempo ci si abitua ai “sintomi depressivi” (ansia, insonnia, tristezza, paure, dolori vari…), sono sempre dolorosi ma si finisce per accettarli, quasi fossero normali; quello che invece resta insopportabile è la Solitudine e la mancanza di Libertà.
Credo che sia perchè ogni persona ha nel profondo di se, una parte che la spinge a realizzare ed essere se stessa, oltre qualunque impedimento.
Spesso questa voce che chiama è fastidiosa, ma a volte ritroviamo solo in lei la forza di lottare.

Immagine mittente anonimo
Da alta marea

hai ragione ulisse,
ci si impara a convivere con l’ansia e la depressione, però sarebbe meglio combatterla e sconfiggerla è una lunga battaglia e dura ma le battaglie si possono vincere non ti arrendere mai, continua a scrivere ok? baci

Vai alla pagina

Scrivi la tua risposta

Prima di inserire il messaggio leggi le nostre linee guida per contribuire nel mantenere questa community accogliente per tutti.

Torna in alto