Da Ghiaccio per anonimo

Ormai sento che e’ un periodo che mi sono chiuso in me stesso. Forse lo sono sempre stato e non me ne ero mai accorto in fondo. La discesa nell’isolamento triste e apatico sara’ iniziato a lavoro non molto tempo fa in particolare quando i miei colleghi parlavano, quasi esclusivamente, delle loro avventure nei weekend e conquiste varie ed esperienze passate di tutti i tipi e io li’ solo ad ascoltare.
Ho iniziato a sentirmi a disagio anche solo ad uscire a pranzo o magari qualche sera con loro. Che avrei da dire? E se fanno domande piu’ approfondite sul mio passato inutile? E quindi ho iniziato ad evitare. Si’ ho anche hobby e interessi ma probabilmente anche perche’ non mi apro subito le persone nuove che frequento penseranno che sono un essere insignificante, amorfo, senza passioni, senza un passato, senza aver vissuto una vita, e in parte e’ vero. E quindi a poco a poco perche’ invitare uno come me? E’ la legge della vita. I piu’, forti, simpatici, estroversi vanno avanti. Gli altri sono costretti ad estinguersi in tutti i sensi. Non c’e’ molto da fare, siamo fatti cosi’.
Uno scherzo della natura. Scusate lo sfogo.

8 risposte Pagina 2 di 2

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Da Rose

Guarda, voglio raccontarti una storia che forse ti farà sentire un po’ meglio.
Conosco un ragazzo belloccio, estroverso, disinibito, con una gran faccia tosta…insomma, un tipo con tutte le qualità per avere un gran successo tra gli amici e con le donne.
Era il classico tipo che non faceva altro che vantarsi delle sue doti di amante, ed era capace di parlarne per ore in combutta con altri ragazzi di quel tipo là.
Beh, ti giuro, l’ho sempre trovato detestabile. Il mio punto di vista di ragazza è questo…infatti l’ho respinto senza rimpianti.
Inoltre, so che in realtà si sente abbastanza solo e infelice.
Questo non dimostra nulla, probabilmente. O forse dimostra che non contano tutte le cose straordinarie che hai fatto, ma il calore che sai emanare come persona, la tua simpatia, la tua disinvolta semplicità.
Riguardo la tua situazione, la domanda fondamentale è: ti trovi bene con questi tuoi colleghi?
Se hai intenzione di frequentarli e se ti sembrano la compagnia giusta per te, comportati con disinvoltura. Se non hai niente da raccontare, fai domande sulle loro avventure e quel tipo di battutacce virili che vi piacciono tanto…sembrerai uno che se ne intende. E se tocca a te raccontare qualcosa, mantieniti sul vago ma cerca di dare a intendere che hai vissuto le tue esperienze.
Altrimenti, se in mezzo a questa gente ti senti a disagio e ti annoi, perchè non cerchi di frequentare persone che hanno i tuoi stessi hobby e interessi? Perlomeno avrete argomenti in comune!

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Da Dino
zona di Siracusa

Caro ghiaccio perchè quel brutto nik?Forse hai solo bisogno di trovare persone più adatte alla tua indole.Ma il nostro umore gioca molto nei rapporti con gli altri.Tante volte è vero gli altri non aiutano nel senso che invece di comprendere la nostra difficoltà pretendono di adattarci alle loro esigenze facendoci così “violenza”perchè credo sia violenza pretendere di cambiare certi tratti di una persona.Coraggio ciao

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Da NighT

I più forti siamo noi Ghiaccio… non pensare agli altri con i loro discorsi quasi sempre inutili e senza senso.. e se ti fanno certe domande rispondi che sono ca**i tuoi… ma io non lo so la gente vuole sempre sapere i fatti degli altri… Non sono uno antipatico, si può parlare di qualsiasi con me tranne di cose mi riguardano… anche minime… Sembra che si deve sempre parlare di qualcuno, cosa ha fatto, cosa non ha fatto, cosa ha mangiato, e vi assicuro che la maggior parte delle persone parlano di queste cose che non riesco nemmeno a capirne il senso…

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