Da ulisse per anonimo
Zona di Bergamo

Quanto mi piace il cinema! Sia vedere i film nelle sale, che a casa mia. Mi ha insegnato molto! come anche la letteratura. Ci vado sempre da solo, ho provato qualche volta ad andarci con qualcuno, ma la solitudine invece di diminuire aumentava…
Pochi giorni fa al cinema ho visto: “Si può fare”, sull’integrazione sociale dei malati mentali. Mi è capitata una cosa del tutto inaspettata: continuavo a piangare, mentre la gente intorno a me nella sala, continuava a ridere… Io non sono come i malati mentali gravi del film, perchè mi stavo identificando così tanto con loro? Lo compresi quasi subito: avevamo in comune la solitudine e l’emarginazione a cui ci condannano la società e spesso anche la famiglia, perchè siamo “diversi”; allora capii che non stavo piangendo di compassione ma di rabbia…
Cominciai ad ammalarmi seriamente d’ansia e depressione a circa 16 anni, i primi anni furono un inferno, poi iniziai a migliorare, grazie al mio grande impegno (non siate modesti, lo sapete quanto impegno ci mettete…).
Sapete, provo molta rabbia: molti di quelli che scrivono qui, sembra che si vergognino di star male e di esternare la propria sofferenza, non per timore del pregiudizio degli altri (che sarebbe comprensibile), ma per paura di mancare di rispetto per chi “sta male sul serio”… Le nevrosi (anche le fobie e le manie) sono malattie a tutti gli effetti, e molto invalidanti, alcune addirittura con un’elevata mortalità, quindi oltre ad avere il diritto di lamentarci, abbiamo anche il diritto di pretendere rispetto per la nostra sofferenza. A causa dell’arretratezza culturale che abbiamo in italia (soprattutto in provincia), la maggior parte delle nevrosi non vengono neanche diagnosticate. Abbiate rispetto del vostro dolore, anche quando nessun altro ne ha!
Mi fa rabbia pensare che la maggior parte di “noi” è così sensibile e intelligente, che se riuscissimo a guarire completamente (è possibile ragazzi, è stato documentato!), potremmo essere delle persone straordinarie, in ruoli occupati a volte da dei deficienti! Qualcuno potrebbe essere un amante esemplare (secondo me molti), qualcuno un ingegnere, un dirigente d’azienda, uno scrittore ecc… E invece i deficienti trionfano e qualche genio non realizzerà mai il suo potenziale.
Mi fa rabbia pensare che tutti “noi” abbiamo un gran bisogno d’affetto e compagnia, e potremmo aiutarci l’un l’altro in questo, ma non abbiamo il coraggio di contattarci per paura di restare delusi o di far del male a qualcuno, o comunque di “combinare guai”. Ma forse qui mi sbaglio, forse molti di voi, dopo essersi sfiorati in questo sito decidono di continuare a sentirsi, via email o in chat, e forse sentendosi apprezzati e rispettati nonostante i propri limiti, si sentono più sicuri e riescono a migliorare, spero che sia così…

9 risposte Pagina 2 di 2

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Da ulisse
zona di Bergamo

Porca miseria, mi sono accorto dalle vostre risposte di aver fatto un grave errore!
Lo so bene che quelli che scrivono in questa categoria non sono tutti affetti da una nevrosi (anzi lo sono solo una minoranza), ma leggendo la mia lettera effettivamente si potrebbe capire il contrario. Quindi chiedo scusa a tutti gli utenti della categoria “Solitudine” per non essere stato abbastanza chiaro sul fatto che stavo parlando solo di una parte di voi. Chissà perchè non me n’ero accorto prima? Forse è vero che la rabbia acceca!

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Da Risposta

Ulisse, Ulisse…ULISSE!!!! Perchè non provi a togliere il voi per un solo attimo?
Se continuerai a mantenere questa sottile distanza tra te e gli altri credo che prenderai solenni cantonate!
Non tutto è ciò che sembra…Tutto è ciò che non sembra.

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Da Luna87

Sono perfettamente d’accordo con te: spesso capita che chi soffre viene giudicato male, come uno che si fa troppi problemi quando i problemi veri della vita sono altri. In realtà i problemi psicologici non vanno assolutamente sottovalutati perchè quando una persona ne è affetta sta sempre male e non riesce ad affrontare la realtà in modo costruttivo. Lo dico per esperienza personale. Però penso che la sofferenza e il dolore per quanto siano faticosi, siano necessari per crescere, la crisi è necessaria per il cambiamento…

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Da Cry...
zona di Bergamo

ciao… sono a dir poco stupita di trovare una persona che parla come te.. e in più sei un uomo. Ormai avevo perso la speranza di trovare qualcuno che conosce cosa è la sensibilità, che piange anche vedendo un film senza vergognarsi… e io è ormai troppo tempo che mi sento sola e diversa da tutti i ragazzi della mia età. Si dicono tutti felici e contenti di avere ciò che hanno sempre desiderato mentre io.. mi trovo qui da quasi un anno… sola in un pozzo così profondo da non riuscire più a vedere la luce. Una luce che mi salvi perchè io da sola non ce la posso più fare a salvarmi. E tutta questa infelicità perchè ho perso la persona che per me rappresentava la mia vita.. lui mi ha lasciata facendo così male da non riuscire nemmeno a desciverlo. E per tutti i miei coetanei la mia situazione è una cosa banale, una cosa che non rappresenta un problema… e ogni volta che sento questi pensieri sto così male e sono cosi arrabbiata perchè nessuno di loro sa il dolore che ho provato io quando lui se ne andato senza darmi spiegazioni.

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