Quanti locali pieni della stessa gente: coppiette di ragazzi vestiti allo stesso modo, che parlano la stessa lingua e che vivono come in uno sceneggiato di basso livello.
Si vedono tutti questi ragazzi dalla faccia ottusa e dai bicipiti sproporzionatamente gonfiati da anni anni di palestra; si vedono ragazze giovani e belle con la faccia annoiata avvinghiate a costoro come se ne succhiassero la linfa vitale e ne accettassero ogni risvolto di ottusità; si vedono poi quelli che parlano dei loro esami universatiri come se credessero realmente che la laurea significa intelligenza (e se lo dico io che per sei anni mi sono fatto il mazzo per laurearmi..); si vedono quei poveretti che, non avendo ancora la ragazza, si umiliano con quella seduta al tavolo vicino o con la cameriera straniera chiedendole se, suprema banalità, le piacciono i ragazzi italiani.
Si vede tutta la bassezza della normale gioventù di casa nostra. Si vede cosa bisognerebbe diventare per essere accettati.
Io non riuscirei, e anche se qualche volta ci ho provato, non ce l’ho fatta. Non sono adatto.
Purtroppo. Perchè se lo fossi, in questo momento, non starei a scrivere di chi fa il cialtrone senza meritare la propria fortuna. Sarei in un locale vestito di una maglietta attillata e aperta sul davanti a conversare con qualcuno. Sapete chi? La straniera a cui chiedere cosa ne pensa dei maschi italiani.
Buonanotte.
16 risposte Pagina 4 di 4
Per marco24: Uno dei pochi vantaggi che hanno le persone sole è quello di non essere vuote. Tu invece non vedi l’ora di umiliarti e diventare parte della massa che si rincretinisce a forza di puntate del grande fratello. Può darsi che io a 50 anni quando mi guarderò indietro non vedrò altro che fallimenti. Ma almeno avrò la consapevolezza di cio’ che ho perso. Credi davvero che tutta quella gente sappia cosa sia la solitudine? No di certo. E per questo non apprezzano neanche la loro non meritata fortuna. Non hanno un orizzonte perchè non vedono più in là del loro naso e non hanno consapevolezza della loro fortuna. Per questo sono vouti. Io soffro, ma la vita è dolore. Lo so, ne sono consapevole. E non ho nessuna intenzione di entrare nel grande club della gente all’ammasso. Ecco la mia libertà. La libertà di essere me stesso e di conservare la dignità anche quando la sofferenza è oltre il sopportabile. E disprezzo quella gente con tutto il mio cuore. Pensi davvero che una sciocchina cui piacciono i ragazzi che tu tanto invidi possa renderti felice? Io invidio te che hai di queste illusioni.
Io sto peggio di loro, ma almeno ho una personalità, un modo di fare che mi distingue. E non venitemi a dire che, in fondo in fondo, anche i tamarri hanno un’anima. Certo che ce l’hanno. Il guaio è che non hanno cervello.
E io ne ho abbastanza per prendere a esempio ben altri modelli.
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