Quanti consigli da parte di chi ha una persona accanto e poi ti insegna a vivere. Magari impartisce lezioni a chi non ha mai avuto nessuno.
A chi non ha mai stretto un corpo, a chi non è stato oggetto di alcuna carezza, a chi non ha mai provato il piacere di una coccola, di addormentarsi insieme, di toccare con le labbra altre labbra. A chi non ha mai provato la gioia del sesso o anche sono di tenersi mano per la mano.
Io, forse, non sono tra questi. Forse qualcuna di queste sensazioni l’ho anche vissuta. Ma per troppo breve tempo.
E c’è chi invece non ha avuto neanche questa non so quanto valida consolazione.
Eppure chi ha tutto impartisce lezioni e insegna la vita.
La vita non la si insegna: la si subisce e basta. Voi non capite la sofferenza che sta nelle pieghe della solitudine, nella mancanza di comunicazione.
La mancanza di condivisione rende l’uomo un prigioniero di se stesso.
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Night: Io qualcuna ne ho avuta. Ma mai vera o sentita. Era tutto fasullo, costruito.
Credo sia molto più complesso dell’avere o non avere alcune cose. Non so spiegarmi, ma so che è tutto così maledettamente complicato sai?
Non sempre avere significa star bene. Anche se, sicuramente, non avere significa non vivere. Insomma, è tutto così complicato… Si sente che sei una persona intelligente. Credo che, prima o poi, qualcuna lo capirà.
Anonima: Non aggiungo altro. Ti capisco perfettamente. L’odio viene non perchè siamo cattivi. Ma perchè ci sentiamo rifiutati. Lo so. Ma è importante capire anche la sofferenza, per non essere superficiali.
Aliante: forse non capisco. Però ti rispetto. Molti, invece, non rispettano gli altri.
Federica: sarà un piacere parlare con te. Hai 19 anni, ma sembri molto matura.
Grazie… qualche piccola speranza c’è sempre… Anche se quando guardo gente della mia età mi sembra di vivere una vita completamente diversa… non capisco come si può fare… Non sai cosa darei per avere un pò di affetto anch’io… perchè gli altri si e io no? Mi chiedo sempre se sono così diverso…
per Night:
ciao, non so quanti hai ma penso circa 25…credo di capire cosa provi, anche a me è capitata la medesima situazione fino a pochi anni fa…(ora ne ho 37), so che non è normale, so che è anomalo, e pensa che io non avevo nemmeno internet dove magari poter leggere di persone che vivevano il mio stesso disagio, ho vissuto anni di profonda solitudine, quella che senti dentro come un peso e non ti lascia respiro..nemmeno il respiro del ricordo..l’emozione dei primi baci, della prima volta, della prima uscita con un ragazzo, di fare tardissimo le prime volte…tutte cose che non avevo mai vissuto, e non parlo di una ragazzina annoiata, ma di una persona adulta che viveva un profondo disagio, sai cosa vuol dire uscire a 30 anni con un ragazzo e sentirsi sprofondare quando ti chiede delle tue storie e poi vederlo sparire dopo due volte che ci esci perchè forse gli fai paura con la tua inespereinza? ecco mi è capitato tutto questo… sorvolo sui motivi di ciò che ho vissuto, ma quando ci ripenso mi rifaccio ad una frase di Cat: gli errori del passato dovevano ma non potevano essere evitati…ecco a me è capitato così…con tutto questo volevo solo dirti che le cose possono cambiare, non c’è una certezza che cambino, nè ti volgio raccontare delle favole, voglio solo dirti di non perdere mai la speranza, per me un giorno le cose sono un po’ cambiate (anche se purtroppo non completamente…)e non dico a 18 anni, ma a 35…possono cambiare anche per te, e non parlo da persona che ha sempre avuto tutto, ma da persona che ha sofferto tanto…
Per cat:
sono d’accordo che chi non ha provato certe cose forse non può capire a fondo…ma apprezzo comunque lo sforzo di cercare di dare dei consigli, l’importante è essere sempre gentili e non offensivi; vedi il problema è che quando dici di stare male per l’assenza di amore la maggiorparte delle volte ti dicono che prima di tutto devi stare bene conte stesso, io sono d’accordo con questo concetto, ma lo stare bene interiore non è forse legato anche alle esperienze esterne? al contatto col mondo esterno? e allora mi chiedo come può un ragazzo/a adulta (non mi rifersico alle ragazzine di 13 anni che non hanno ancora baciato), a stare bene con se stesso con l’assenza di un’esperienza così importante come il rapporto sentimentale fisico e reale con l’altro sesso? diventa un’esigenza naturale desiderare di dare e ricevere amore, è un’espereinza che ti forma la personalità, che ti fa crescere, con questo non voglio dire che bisogna andare col primo che capita pur di fare espereinza, ma al contrario amare ed essere amati in modo sincero, qualcosa che se anche finisce ti lascia la dolcezza di una cosa vera che ti ha fatto crescere, ecco a me tutto questo è mancato fino a poco tempo fa (ora ne ho 37), quindi fate voi…come posso essermi sentita.
D’accordo su praticamente tutto. Un esperienza “di plastica” è comunque una cosa finta, meglio che niente ma nulla rispetto a una cosa vera. Neanche a me piace che impartisce lezioni dall’alto di una ridicola presunta esperienza, come se ci fosse un modo standard di vivere. Lo trovo ridicolo e penoso. D’accordissimo con l’ultima frase.
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