Da cristina per anonimo

Oggi giorno no.
Mi sento così sbagliata. Così minuscola e inutile.
Sto male perchè non riesco a dare una svolta alla mia vita, e passo i miei giorni a sognare qualcosa che temo non sarà mai.
Ho una paura folle di tutto. Sono terrorizzata, vivo nel terrore e non riesco a sbarazzarmene.
Ci provo, e ci provo, e ci provo.. ma rimbalzo su un muro immaginario, e ogni volta torno giù, nel mio piccolo angolo patetico.
Sto sbagliando tutto, tutto. E la sensazione che sia troppo tardi per qualsiasi cosa si fa sempre più pressante.
In realtà sono sola. Non ho niente intorno a me, non ho costruito niente. E quel poco che c’è, è così labile che basta un niente per spazzarlo via.
Ho 26 anni, e mi sembra di averne 10. Vedo gli altri andare avanti con la propria vita, vedo progressi, vedo speranze realizzate. Poi abbasso la testa e vedo me. E tutto sembra così inutile.
Io non ce la faccio più. Oggi mi è chiaro per la prima volta che io, così, non ce la faccio più.
Cosa voglio? Vorrei scrollarmi di dosso quest’apatia, questa sensazione che sia troppo tardi, questa paura che mi immobilizza.
Vorrei poter prendere in mano il telefono, e chiamare qualcuno. Vorrei che qualcuno mi cercasse. Vorrei abbattere tutti questi maledetti muri che mi sono costruita intorno, e vorrei che qualcuno riuscisse ad arrivare a me. Vorrei poter rinascere, metaforicamente parlando, in qualcuno di più aperto alla vita, più coraggioso, più ottimista.
Vorrei potermi guardare indietro con una sensazione di orgoglio, e non con i rimpianti che ormai sono tutto quello che mi resta.
La mia vita non è vita. E vorrei che qualcuno mi indicasse la strada. Mi basterebbe questo, perchè da sola non ce la faccio più.

12 risposte Pagina 3 di 3

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Da Marco

Chiama me :)più semplice di cosi… scherzo!
Dovresti innanzitutto capire se i tuoi malesseri e le tue insicurezze nascono da qualcosa che ti ha sconvolto e reso debole, l’autocritica è importante e, oggi con queste tue affermazioni hai fatto un primo passo.
Penso che ognuno di noi sia fondamentalmente piccolo, recitiamo delle parti che il più delle volte non ci appartengono!
Vivi e gioisci di quelle che sono le tue sensazioni, vivi per te stessa e no in virtù di quello che ci impone questa società “malata”.
Se posso permettermi di darti un consiglio – affronta la vita come se stessi scrivendo un’ opera teatrale e fai che l’opera abbia mille colpi di scena…inizia a scrivere le tue sensazioni su un quaderno…pagina dopo pagina ti accorgerai di aver dimenticato cosa hai scritto all’inizio, questo ti aiuta a trovare i tuoi difetti e i tuoi pregi.

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Da cristina
zona di Vicenza

Grazie a tutti delle risposte.
Marco, mi rivolgo a te in particolare.. il tuo consiglio mi pare davvero utile, e credo che lo metterò in pratica. Se non altro un giorno, riguardando quel quaderno, mi renderò conto di quanto ho fatto e di quanto ho vissuto, e questo servirà molto in periodi NO come quello in cui ho scritto quel messaggio.
Io credo di sapere le cause che mi hanno portato ad essere quella che sono. Vivo in perenne autocritca, autoanalisi e autoflagellazione… in quanto ad esami di coscienza non sono seconda a nessuno 😉
Quello che non so è come uscire da questa situazione. So che devo evitare di rinchiudermi in casa, ma so anche che un salto troppo repetino in società mi ucciderebbe. Ho difficoltà a stare a mio agio in mezzo alla gente, e devo trovare il modo di combattere questa cosa.
Ma ci riucirò, voglio farcela 😉
Grazie!

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