Mi sento terribilmente sola. Sono incompresa da tutti. Non sono diversa dagli altri, semplicemente più riflessiva e più contemplativa. Sono chiusa in me stessa da quando sono morte la mia migliore amica e la mia amica dell’asilo, da quando i miei genitori si sono separati. Ho imparato a vivere con il rancore e una profonda tristezza. Non riesco ad aprirmi con nessuno a meno che siano persone di cui mi fido. Ho imparato a non fidarmi di nessuno e a chiudermi in me stessa per soffrire di meno. Ma l’unico risultato è che tengo un immenso dolore solo per me e non riesco a condividerlo con nessuno. Tutte le persone che conosco hanno sempre il sorriso stampato in faccia che si offusca solo per banalità. Sono persone superficiali e non profonde. Forse sono io che sono sbagliata rispetto agli altri, io che soffro in silenzio, io che non riesco a sorridere a comando, io che piango per le tristezze altrui, io che sono molto sensibile, io che sono incompresa.
19 risposte Pagina 3 di 4
Non dirò più niente che è meglio.
Come vuoi.Speravo che diventissimo amici cosi potevi ospitarmi a Milano (è da tanto che vorrei andare a Milano).
Ciao
Come fai Werther? No davvero spiegami come fai a farmi sorridere al contempo facendomi riflettere. Si, mi piacerebbe diventare amici ma prima ti devi sorbire la mia dose di cinicità e rancore. Se sarai ancora vivo mi farebbe piacere essere tua amica.
Comunque volevo dirti GRAZIE Werther, non ti conosco e non so se mai ci conosceremo a fondo ma le tue parole mi sono arrivate dirette come uno schiaffo. Non dico che siano state parole che mi hanno reso felice, ma pur sempre uno spunto di riflessione.
Hai saputo prendermi nel modo giusto, mi hai punto nell’orgoglio; ti devo fare i complimenti nessuno ci era mai riuscito!
Sei riuscito a far scongelare un po’ il mio freddo cuore.
Grazie per le critiche e i consigli.
Con affetto
Rancorosa Beatrice
Che vuoi farci, sarò della vecchia scuola.Metodo socratico. Sono per il dialogo meieutico. Ma a dire il vero il mio intento era quello di farti ancor più arrabbiare. Con sommo stupore, non ci sono riuscito. Fa nulla.apprezzo la tua presa d’atto.Mi immagino lo sforzo nel riconoscere la mia buona fede. Beh, io e il CINISCMO (ciniscmo beatrice…ciniscmo. Non potevo far a meno di correggerti, ci tengo a perder punti stima, ne và del mio autodisprezzo) andiamo a braccetto.Si creerebbe un squisito sodalizio tra noi. Però vabbè, io la parola amicizia la so solo scrivere, per il resto ormai credo di essermi dimenticato come ci si comporta con le persone… Però intanto prenoto il biglietto per Milano. Sai, per l’eventualità…
Con vanitoso affetto
Werther
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