Mi sento sola, persa. Non ho nessuno con cui parlare. Quella che dovrebbe essere la mia migliore amica vive non tantissimo lontano da me, ma la sento e vedo pochissimo. Le altre mie amiche…bè di loro non Mi fido molto, non sono così aperta con loro. I ragazzi mi usano e basta. Mio padre è morto. Con mia madre ci parlo poco. Mia sorella mi odia. Sono anoressica. Ho bisogno di qualcuno che mi stia accanto veramente, non che faccia finta o mi menta. C’é un ragazzo, si, qualcuno che sembra volermi bene. É un ragazzo emo della mia classe. É molto sensibile, come me, e mi capisce. Ma ormai dai ragazzi sono abituata ad essere solo usata. Sono riuscita a uscire dal giro della droga, ho capito che non é capace di estinguere il mio dolore. Non fumo più. Ma mi sento terribilmente abbandonata. Solo lui in quei pochi momenti mi fa sentire un poco…felice, normale. Mi sento spoglia, inutile, senza protezioni…delusa da me stessa…
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Cara lost tue parole mi fanno pensare tanto al mio ragazzo e a mio zio, il quale avrei avuto tanta voglia di conoscerlo ancora meglio..Quando ero piccola sapevo di un zio che era in galera..ma non sapevo il motivo cresicuta, ho avuto l’opportunita di conoscerlo e ho scpoerto il lui una bontà enorme e un affetto che uno zio non mi aveva mai dato…non era uscito completamente dalla droga perchè nonostante gli sforzi ormai era dipendente… io lo amo per il semplice fatto che mi ha insegnato a conoscere questa sostanza e tenerla lontana dalla mia vita..mi ha insegnato ad aprezzare la vita..e a godermela quello che lui non ha potuto fare..il mio ragazzo invece avendo una famiglia che ignorava la sua esistenza, da ragazzo a cominciato a sniffare erubare..ma dopo a superato tutto questo..oggi io sono la sua ragazza e non ho mai conosciuto un ragazzo cosi buono pronto a fare tutto per gli altri..forse qualcuno ne approffitterà di questa bontà..ma non ti abbattere..il bene trionfa su tutto..non credo che tu sia una ragazza vuota..cerca solo di non ripetere gli stessi sbagli e freguenta persone la quale non ti portono in una brutta strada..
…conosco benissimo sia la slitudine che l’essere abbandonati, ho passato molti xiodi brutti, ho sempre cercato di rialzarmi spesso ci sono riuscito faticando tantissimo, 6 mesi fa ho tentato il suicidio e non so quale santo abbia mandato 2 miei amici, non so come abbiano fatto a trovarmi e mi hanno salvato portandomi in ospedale quasi in coma, adesso sto un po’ megio
e mi rendo conto di aver fatto una strnzata, adesso sto provando a rivivere, e’ dura ma ci devo provare, io ti auguro con tutto il mio cuore che tu possa prima o poi trovare la giusta serenita’ che meriti, non siamo del tutto soli in questo mondo.
Ciao gioia, non ti conosco ma sappi che ti vogli bene… blapi69
Cara Lost, io ti capisco benissimo perchè come te non brillo di molte qualità socievoli. Certo, perdere un genitore non dev’essere per niente d’ aiuto. Hai comunque dimostrato una grande forza interiore se sei riuscita a tirati fuori dal vortice della droga. E’un enorme passo che richiede volontà e costanza. E’ difficile socializzare quando non si ha la vocazione a farlo, però, se riesci a superare qualche scoglio ogni tanto, ti sentirai più soddisfatta di te stessa! Basta un solo amico/a vero/a per farti tornare il sorriso. Forza e coraggio!;) Baci! Rhi!
Ciao Lost. C’è sempre una luce alla fine del tunnel. Ne hai passate tante eppure sei qui che scalci perchè vuoi vivere ed essere felice! vuol dire che non ti sei arresa.. questo fa di te una persona coraggiosa.non mollare ora! cerca aiuto, qualcuno, anche un estraneo, che possa darti gli strumenti per risorgere. non lasciare che l’anoressia abbia la meglio. Curati, cerca di volerti bene. riscopri il piacere delle piccole cose, anche del cibo. sei speciale
Ti abbraccio e spero tu possa ritrovare il sorriso
Ti risponderò con una frase di Osho, anch’io soffrivo come te e mi ha aiutata:
La pienezza dell’uomo esiste se egli è totalmente in sintonia con l’universo; se non è in sintonia con l’universo, l’uomo è vuoto, completamente vuoto. E da quel vuoto nasce l’avidità. L’avidità è la tendenza a riempire il vuoto – col denaro, con case, con arredi, con amici, con amanti, con qualsiasi cosa – poiché nessuno può vivere in quanto vuoto. È terrificante, è una vita da fantasmi. Se sei vuoto, e se dentro di te non hai nulla, è impossibile vivere.
Per avere la sensazione di possedere qualcosa di valido dentro di sé, esistono solo due strade: o entri in sintonia con l’universo… e in quel caso vieni colmato dal Tutto, con i suoi fiori e le sue stelle: si trovano dentro di te, così come sono all’esterno. Questo è vero appagamento. Ma se non arrivi a tanto – e milioni di persone non lo fanno – allora la soluzione più semplice è colmarlo di pattume, di masserizie di ogni genere.
Avidità significa semplicemente che senti dentro di te un vuoto immenso e lo vuoi riempire con una cosa qualsiasi, non importa cosa. Allorché lo comprendi, ti sleghi da qualsiasi avidità e ti sintonizzi per entrare in una comunione reale con il Tutto, così che quel vuoto interiore scompaia. E, di conseguenza, scompaia ogni avidità.
Ma in tutto il mondo ci sono dei pazzi che accumulano cose per colmare il proprio vuoto. Qualcuno accumula denaro, anche se non lo usa mai. Altri mangiano; non hanno fame, ma continuano a ingerire cose. Sanno che la cosa li farà soffrire, si ammaleranno, ma non possono farci nulla: anche quello è un modo per colmare il vuoto.
Dunque, molti sono i modi in cui si riempie il vuoto, anche se nulla lo colma mai – resta sempre vuoto, e tu rimani infelice, perché nulla è mai sufficiente. Hai bisogno sempre di più, e la richiesta per avere sempre di più è senza fine.
Devi comprendere il vuoto che cerchi di colmare, e porre questa domanda: “Perché sono vuoto? L’intera esistenza è così piena, perché io sono vuoto? Forse mi sono perso per strada – non mi sto più muovendo nella stessa direzione, non sono più esistenziale: ecco la causa del mio vuoto”.
Dunque, sii esistenziale.
Abbandonati, e avvicinati di più all’esistenza in silenzio, in pace e in meditazione. E un giorno vedrai che sei così colmo di gioia, di beatitudine, di benedizioni, ne sei così stracolmo che straripi. Hai così tanto da poterne donare al mondo intero, e restarne ancora stracolmo!
Quel giorno, per la prima volta non proverai più avidità alcuna – né per il denaro, né per il cibo, né per gli oggetti, né per qualsiasi altra cosa.
Allora vivrai naturalmente, e troverai tutto ciò di cui avrai bisogno.
Osho
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