Pensieri …
Cos?è la cosa che gli uomini odiano di più? La solitudine. Già la solitudine … cerchi sempre e con insistenza di liberartene eppure ti sta sempre appiccicata, vuole stare sempre ?viscino viscino a te?. Ma in fondo, cos?è la solitudine? Quanti tipi esistono?
Incuriosito come un bambino quando vede una cosa strana ma al tempo stesso interessante, prendo il vocabolario e trovo: ?Stato di chi è solo, di chi è senza compagnia?. Esistono vari tipi di solitudine. Ma la più brutta, secondo me è quella, che ti creano gli amici, ovvero quelle persone con le quali pensavi di poterti confidare, di poter sperare sempre in un loro aiuto … ma non era come la pensavi.
Gli amici ti chiamano, fanno squillare il tuo telefono, ti sanno consigliare. Certe volte, hai così paura di restare solo che sei disposto a tutto … anche a dimenticare le loro offese. Ma chissà perché, nonostante gli sforzi, la fiammella dell?amicizia si spegne, l?euforia iniziale si esaurisce e tutto ripiomba nel buio e nel silenzio: non odi altro che il tuo respiro.
Ritorni al tuo stato originario, ossia solo. Non puoi in questi momenti non piangere ? ammesso che le lacrime ti siano rimaste ? e chiederti sempre in cosa hai sbagliato. Ma, poi, pensi: perché devo sempre considerarmi colpevole? Non possono sbagliare anche gli altri? Leopardi e Saba dicono che gli uomini sono accomunati da uno stesso male. Ma dove vedono questa comunanza? Guardi con i tuoi occhi il mondo e vedi le persone felici di parlare con i loro amici.
Ti viene in mente allora un passo di De amicitia, scritto da Cicerone, che dice:
“Tutti sanno che la vita non è vita senza
amicizia, se, almeno in parte, si vuole vivere da uomini liberi. [… ] Allora è vero quanto ripeteva, se non erro, Architta di Taranto [… ] “Se un uomo salisse in cielo e contemplasse la natura dell’universo e la bellezza degli astri, la meraviglia di tale visione non gli darebbe la gioia più intensa, come dovrebbe, ma quasi un dispiacere, perché non avrebbe nessuno a cui comunicarla”. Così la natura non ama affatto l’isolamento e cerca sempre di appoggiarsi, per così dire, a un sostegno,
che è tanto più dolce quanto più è caro l’amico.”