Da Jenny per anonimo

Oggi è una di quelle mattine in cui non riesco proprio a dormire,
oggi la mente è piena di pensieri, quei pensieri che mi fanno stare male e che mettono in agitazione il mio stomaco.
Oggi è un giorno appena iniziato che già vorrei cancellare.
Vorrei cancellare quest anima troppo spessa che non mi fa essere come gli altri al mondo.
Questo strato di sensibilità che mi oppprime, questa mente che non riesce mai a dimenticare.
… E il passato torna sempre alle mie spalle, si infila nei miei sorrisi e li trasforma in attimi di solitudine e tristezza.
… e corrono via i miei giorni come treni su binari in corsa.
Ho tutto e non ho niente…
Potrei avere tutti i ragazzi che desidero se solo lo volessi, ma è la mia mente che non và.
Non sto bene… non riesco ad amare me stessa… come potrei amare qualcun altro?

17 risposte Pagina 4 di 4

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Da Jenny x manuel

…io invece penso che non dovremmo essere alla costante ricerca di un completamento esterno, dovremmo essere saldi e forti ed imparare a gestire noi stessi senza doverci appoggiare a nessuno.
Solo quando raggiungiamo un equilibrio con noi stessi possiamo pensare di iniziare una storia con il giusto equilibrio.
Dobbiamo recuperare i nostri cocci e tirare fuori i nostri scudi… imparare a lottare da soli, perchè gli altri vengono meno quando tu ne hai bisogno.
Sereni, equilibrati, felici di noi stessi forse troveremo il giusto rapporto di coppia.
Io quest equilibrio non ce l’ho…
Di ragazzi ne potrei avere a bizzeffe e ne ho avuti, ma ora non mi sento di lanciarmi in qualcosa finchè il mio stomaco, la mia testa ed il mio cuore fanno a pugni.
Un bacio Manuel.
Scrivi molto bene… è piacevole leggerti.

Jenny

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Da Manu to Jenny

Grazie. Ho letto delle cose in questi anni che mi hanno sicuramente influenzato nello stile. Claudio Camarca soprattutto. Ti invito a leggere ” Il sorriso del mondo” o sei hai un po’ di pelo sullo stomaco ” I santi innocenti”. Leggili, poi mi dirai.
Dici bene, Jenny ” imparare a camminare da soli”. Dimentichi che esiste un rischio, però. Che è quello di diventare un solista perfetto.Di diventare così abili a camminare da soli, da non essere più ingrado di camminare con nessun altro. Conosco diverse persone così.Quello che posso dirti, che vivo io, è questo: per me è impossibile. E non si tratta di appoggiarsi, è più l’idea di sapere dentro di sè che – ad esempio – stasera si torna a casa e ci sono un paio di braccia ad attenderti. Braccia che conosci.Braccia che ti accolgono e che magari domani sera sarai tu ad aprire per accogliere un sorriso, un’inca**atura, delle lacrime, un bacio o una frase complice. E non solo non ci si appoggia, ma si diventa delle rocce. E’ un pensiero confortante perchè tutti, guarda Jenny proprio TUTTI hanno bisogno di qualcuno ( lo dicevano anche i Blues Brothers..) e se qualcuno ti dice che non è vero, mente. E’ nella natura e non solo umana.E’ una legge divina o cosmica se preferisci. Siamo “educati” ad amare, è nel nostro DNA. Ed è più facile amare qualcuno con cui stiamo bene, che noi stessi. Almeno per me è così. Quindi, certo stare in piedi da soli, ottima cosa. Ma per andare dove?
Baci
Manuel

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