Ricevo odio e più ne ricevo più dentro di me si trasforma. In amore, tanto amore da donare al vuoto. E dolore. E solitudine.
E tu, che sei stato la mia ancora per un po’, hai deciso di lasciarmi affiondare, per una persona migliore e più serena di me. Avevo imparato a nuotare da sola prima che tu arrivassi, me la cavavo. Poi mi sono aggrappata a te per riposarmi ed ora non mi ricordo nemmeno come si fa a stare a galla. Mi ritrovo più a pezzi e più sola di prima, più di quanto non lo sia mai stata. E fa male. E mi manchi, come mi manca il respiro quando penso a tutto questo dolore. Vorrei volare via da questa gabbia di eterna solitudine, invece sono intrappolata sott’acqua. Immobile.