Da anna per anonimo
Zona di Ferrara

Non mi ha mai spaventato la solitudine… spesso puo’ essere un porto confortevole dove rifugiarsi, una tana accogliente dove leccarsi le ferite… Iniziare ad apprezzare la solitudine forse puo’ aiutare a sentirsi meno solo, imparare ad ascoltarsi spesso può aiutare ad avvicinarsi agli altri…

9 risposte Pagina 2 di 2

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Da Anonimo

è una tana accogliente nel momento in cui io poi posso scegliere di uscire e stare in compagnia!!!
quando questa è forzata fidati che è tutt’altro che tana accogliente..è una gabbia dal quale non puoi uscire!

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Da Cat

La solitudine cercata non è solitudine. E’ isolamento benefico.
Cerchiamo di capire che esistono concetti diversi per la stessa parola.

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Da venere

io la penso così: passare del tempo da soli con se stessi ogni tanto può essere piacevole e benefico, inteso come regalarsi qualche momento per se stessi in pace, ma questa per me NON E’ SOLITUDINE, in quanto la SOLITUDINE è di per se un concetto negativo, è qualcosa che ti prende dentro, uno sconforto senza confini, un vuoto interiore che ti lascia senza forze nè reazione, ma solo lacrime, per me è come una malattia da superare e guarire. Se sei affetto da SOLITUDINE diventano un tormento sia i momenti passati da solo che quelli in compagnia, solo i secondi forse ti alleviano per un po’ il malessere, ma per guarire completamente ci vuole molto di più, alcuni non guariscono mai.

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Da Alex Darth NodTEK
zona di Milano

d’accordissimo con Cat, venere e loukas! la mia si avvicina di certo di piu’ a una prigione (con torture annesse) che a una tana dove rifugiarsi!!!

Alessandro

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