Da Anonimo per anonimo
Zona di Venezia

Non credo nel destino, ma nella solitudine sì. Se mi guardo indietro, credo di aver sempre saputo che avrei passato nella solitudine la mia intera esistenza. Tutte le mie inquietudini di bambino e di adolescente nascevano da questa sensazione. Ma ancora non me ne rendevo conto: certe cose da piccolo le percepisci inconsciamente ma non le comprendi. Avevo da poco passato la maggiore età quando mi accadde un fatto che mi permise di esplicitare questa sensazione, che divenne una consapevolezza. Fu uno shock. Per alcuni anni ne rimasi terrorizzato. Poi, come spesso accade in questi casi, ho imparato ad accettare la mia condizione. Mi fa ancora male, soprattutto in certe situazioni, ma per il momento riesco a sopportarlo. Perlomeno adesso so di cosa sono “malato”, perciò posso smettere di preoccuparmi.

4 risposte

Immagine mittente anonimo
Da cri

ciao johnny!!!senti io non ti conosco e non conosco la tua situazione ma se ti si presentasse la possibilità di dire addio a questa solitudine, cosa che 2 me accadrà…non devi far altro che accoglierla!!!starai meglio sicuramente…un abbraccio grande!

Immagine mittente anonimo
Da stefy

Anch’io sono un pò come te, e per anni ho rimurginato su questo innato senso di solitudine. Lo vivevo come una condanna, non volevo essere sola! Ora però, non sò qualcosa è cambiato in me, ora voglio stare da sola. Mi rendo conto che mi piace, mi fa star bene è il mio carattere. Per anni ho ripudiato questo qualcosa che infondo era parte di me.
A braccia aperte l’ho accettato, ed ora sto benissimo, mi da persino fastidio la presenza di mio marito.

Immagine mittente anonimo
Da venere

Per stefy:
secondo me dovresti cercare di trovare un equilibrio…un compagno dovrebbe darti gioia non fastidio, bisognerebbe godere dei bei momenti che passiamo in compagnia così come apprezzare il tempo che possiamo dedicare a noi stessi da soli…le due cose però devono coesistere in armonia, senza eccessi; secondo me la solitudine è quando avverti un vuoto dentro, ben altro è lo “stare soli” che nelle giuste proporzioni e dosi può essere anche piacevole.

Immagine mittente anonimo
Da Anonimo

Non sono bravo in matematica né negli scacchi. Non so disegnare, non so suonare uno strumento musicale. Allo stesso modo, non sono capace di stringere legami con le altre persone. E’ la stessa cosa, alla fine: una questione di talento. Che non ho. Ha ragione Stefy: dovrei imparare ad accettare questo fatto ed essere in pace con me stesso. Però non è facile, e certe volte vorrei sapere cosa si prova a stare bene con qualcuno, visto che sembrano riuscirci in tanti. Pazienza.

Scrivi la tua risposta

Prima di inserire il messaggio leggi le nostre linee guida per contribuire nel mantenere questa community accogliente per tutti.

Torna in alto