Da Laura per anonimo
Zona di Perugia

Mi sembra di essere regredita di 5 o 6 anni, a quando ero ancora una ragazzina sola, depressa, senza una vita, senza uno scopo, senza amici, senza niente. Ora ho 20 anni, e credevo di avere superato quella fase, ma non è così. La mia vita è vuota, è inutile. Non ho amici, o meglio quelli che ho non li considero neanche amici; mi fanno uscire con loro solo per abitudine. Non abbiamo niente in comune, siamo due binari paralleli; mi sento come un’aliena quando si parla sempre di vestiti, reality e sesso. La verità è che loro non mi hanno mai conosciuto per come sono dentro, loro vedono solo un’involucro e basta; e la cosa peggiore è che ogni volta che esco con loro devo indossare una maschera e fingere di appartenere al loro mondo, a questo mondo, ma in realtà io non appartengo a niente. Anche i miei genitori sono degli estranei per me. Sento di avere un buco nero al posto del cuore, sento che in questo mondo nessuno conoscerà mai nessuno veramente. Sento che la mia esistenza è vuota e inutile; non trovo più un motivo per risvegliarmi la mattina. Nasciamo, studiamo, lavoriamo e poi moriamo, siamo davvero destinati solo a questo? Perchè io non ho mai trovato altro. Non sono mai stata felice in 20 anni; dall’età di 13 anni sono sempre stata sola come un cane; avevo un ragazzo ma è finita, e non mi vuole più vedere. Non riesco più a reggere questa recita, a fingere che vada tutto bene; anche uscire con quella specie di amici è diventata una sofferenza. Sono piena di rabbia e dolore; avrei solo voglia di piangere, ma non riesco neanche più a sfogarmi. Mi sembra di essere caduta in un pozzo nero e di non poter più rialzarmi, ma a questo punto non so neanche se ne vale la pena. Mai come ora ho apprezzato i versi del grande Leopardi :”Amaro e noia la vita, altro mai nulla. E fango è il mondo”.

9 risposte Pagina 2 di 2

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Da ulisse
zona di Bergamo

Ti capisco benissimo, la solitudine fa veramente male, vero? Non ti racconto la mia esperienza personale perchè avendolo già fatto varie volte in questo sito, potrebbe sembrare esibizionismo… Invece voglio provare a darti comprensione e consigli.
Lo so che appare tutto uno schifo: il mondo, la vita, se stessi, e soprattutto la maggioranza delle persone; e magari, ciliegina sulla torta, ci si sente anche in colpa perchè si provano queste cose. Lo so benissimo che fa male, e che nessuno dei tuoi conoscenti riescie a capire.
E’ una vecchia storia: la maggior parte delle persone sono estroverse, e la minor parte sono introverse (o sensibili se preferisci), alcune ricerche stimano che si tratti solo del 5-7 % della popolazione. Se si aggiunge anche che a causa della loro sensibilità queste persone (fra cui ci sono anch’io) fanno fatica a “imporsi”, si capisce la mole di problemi che ne deriva. Spesso è già un traguardo ammettere di non essere come la maggior parte delle persone…
E’ssere introversi non è solo una maledizione, è anche un dono eccezzionale: si “sente” tutto in modo più intenso, e si sentono cose che quasi nessuno sente; di contro questo causa un pò di problemi (fra cui l’emarginazione) che il nostro cervello fa fatica a metabolizzare, e per non collassare preferisce ingannarci, spingendoci ad adattarci agli altri.
Il primo passo è rendersi conto di essere diversi, per fortuna ciò comporta anche la scoperta di abilità, ma è comunque una cosa che spaventa, perchè poi bisogna riimmaginare tutta la propria vita, e mettersi a cambiare un pò di cose; e si ha paura di non riuscirci, peggiorando solo la situazione.
Ti dico solo questo: per quanto difficile e doloroso è riconoscere e seguire te stessa, se non lo fai non sarai mai Soddisfatta!
Buon viaggio.

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Da emmab
zona di Lodi

per caso sono su questo sito e leggendo i vostri messaggi ho provato un brivido io ho 59 e nelle vostre lettere vedo me stessa a 14 anni pensavo che con il passare dei tempi i ragazzi si facessero più forti e invece siete diventati più deboli. E’ colpa nostra? I vostri messagi mi comprimono il cuore, ma la risposta alla vostra solitudine è la guerra la guerra con voi stessi, è dura è difficile ma bisogna che iniziate non dovete avere tentennamenti. Uno parlato chiare hai vostri amici dite cosa pensate di loro e chiedete un dialogo per una discussione reale, certo il rischio è di perderli ma averli cosa cambia se ti senti così. Cè il rischio invece che tra loro ci sia qualcuno come te e a quel punto hai trovato ciò che cercavi uno scambio. Poi guardati intorno cè tanto da fare cè tanto anche da trasgredire alcune volte, siamo troppo attaccati alla borghesia più per paura che per dovere l’importante è non mancare mai di rispetto per nessuno sopratutto per te stessa. Hai provato qualche volta a urlare litigare sfogarti, poi puoi anche chiedere scusa però ti sentirai meglio. Inoltre non credere che i tuoi genitori non si accorgano di te, forse loro stanno in silenzio soffrendo e sentendo la tua lontananza, magari hanno più paura di te. Anche con loro prova a mettere in pratica quanto ti ho detto parla a loro in modo chiaro e digli ciò che hai dentro, probabilmente ti consiglieranno un terapeuta ma perchè no è un’altra esperienza. Ecco non tralasciare nessuna esperienza anche quella che ti sembra inutile anche quella che ti sembra non per te. Ma cerca sempre di non trascendere. Vorrei dirti che sono divorziata ho due figli e due splendide nipoti, ho vissuto e ho ancora le mie crisi, ma non mi arrendo mai la mia guerra continua. Auguri

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Da halo88
zona di Perugia

laura l’unica cosa che posso dirti è che dev icontinuare a cercare delle persone che la pensano come te forse le puoi trovare anche con il gruppo con cui esci quindi non ti abbattere troppo e continua la tua ricerca

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Da Laura
zona di Perugia

Ragazzi, volevo rigraziarvi tutti per le vostre parole gentili.
Marco: ho usato la parola recita perchè la mia vita sociale è veramente diventata una specie di penoso spettacolo teatrale che non riesco più a mettere in atto. Tu hai perfettamente ragione, dovrei dare un taglio netto e cambiare aria con questi deficienti e anche con quei ciechi che sono i miei genitori. (gli voglio bene, ma sono ciechi o non vogliono vedere). Però è difficile farlo, e non ti nascondo che ho paura. Io in genere odio sentirmi fragile, ma ho una gran paura: finora sono vissuta nel mio piccolo squallido mondo, e sto male, ok. Ma decido di tuffarmi nella vita vera e non trovo nient’altro che solitudine e dolore? Allora cosa mi rimarrebbe? Niente, come non ho niente ora. Poi per cambiare vita così bisognerebbe mettere in moto anche altre cose e sarebbe un casino immenso. Non so che fare. Mi sento come se fossi in coma da un sacco di tempo, in attesa di cominciare a vivere.
Comunaue grazie a tutti per le vostre belle parole.

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