Mi affaccio al balcone per riavvolgere la tenda, ormai anche qsta giornata sta terminando insieme al sole che tramonta. Giornata di niente, di rancore per le ore vuote sul letto con i miei pensieri che s’affollano a fiotti e poi nulla, ora si’ ,ora no… tristezza, apatia… dal balcone vedo il cane dei vicini da un anno incatenato in giardino, guarda al di la’ della siepe per scrutare chissa’ cosa, poi mi vede e s’aqquatta rassegnato come se nn esistessi. Penso ai suoi occhi appassiti che sono i miei, penso che siamo compagni di sventura, che piango con lui tutte mattine quando ulula per ore, solo davanti alla sua cuccia, e quando per un impercettibile rumore riprende ad abbaiare con tutta la sua energia perche’ ancora nn si e’ arreso alla prigione. Penso alla sua danza che e’ la mia, dalla cuccia alla ciotola, dal letto alla tavola, scrivania, televisione…riesplode la rabbia che avevo sopito dentro per un attimo… odio chi ci ha inflitto qsta pena, sottospecie di anti-vita,
che in queste giornate, per cui nn esiste un appellativo altrettanto ributtante, mi concede una tregua soltanto nel sonno.
6 risposte Pagina 2 di 2
Ma dai… che strazio… paragonarsi ad un cane incatenato… Ma esci. fai volontariato, fai una passeggiata, leggi scrivi, vai a scuola di ballo o di lingue…inventati la vita ogni giorno dentro e fuori le mura di casa. Quel povero cane lo tengono incatenato, ma tu la sottospecie di anti vita te la crei da sola, non è colpa di nessuno se te ne stai tappata dentro casa a commiserarti, è una scelta tua,” a meno che non ti ci abbiano incatenata come il cane”. Pensaci da sola a te, tanto non ci pensa nessuno. Cambia i pensieri e le azioni e vedrai che cambierà anche la tua vita. E non ti sentire sola, ricordati sempre che hai una compagna che non ti segue sempre ( si chiama morte. A te la scelta Auguri
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