Ma se davvero la sofferenza è l’essenza della vita com’è in realtà, allora perchè non farla subito finita?
Ogni tanto maledico il mio spirito di conservazione.
La vita sa essere veramente troppo pesante, troppo crudele. Ci dà le cose quando non ne abbiamo bisogno, ci fa scambiare problemi piccoli per giganteschi, ci annichilisce la voglia di dare e non ci fa apprezzare il ricevere. Tutto è alla portata dei nostri occhi, ma è pochissimo ciò che alcuni -e io tra questi- riusciamo ad ottenere.
E’ tutto in vetrina, protetto da un vetro e noi ne abbiamo solo l’illusione. L’illusione di una ragazza e del suo profumo, l’illusione di una carezza e dell’emozione che ci dà, l’illusione di un amico che c’è quando ne hai bisogno, l’illusione di un viaggio che volevi fare, di un percorso che volevi percorrere, di avere una giornata serenza senza che lo stomaco si ritorca su se stesso, l’illusione di avere una speranza che il domani sarà migliore senza non questa stramaledetta sensazione che tutto è inutile, tutto transitorio, tutto ingiusto.
Lo so, parlo così perchè ho la depressione. Ma la depressione arriva quando le illusioni le hai già perse.
Ed è inutile pensare che la vita può offrire ancora delle cose se poi non succede niente, se poi l’angoscia cresce dentro di noi come un bambino.
Un bambino malvagio e crudele che rode ogni forma di tenerezza e ci rende tutto pesante, tutto marcio.
Sì, è come un agente chimico che fa marcire ogni moto di bene e ci nasconde il poco che rimane. La muffa che debilita gli odori, i profumi.
Come si fa, in queste condizioni, areagire e alzare la testa.
Come si può avere la voglia di amare se non si è mai stati amati; come è possibile pensare a fare un viaggio, ad andare al cinema, a visitare un museo, se poi non possiamo condividere con nessuno la nostra esperienza. Se non si hanno progetti.
Se gli amici se ne fregano, se le ragazze sono un miraggio, se l’amore, il sesso, la tenerezza è solo un sogno. Se si ha paura.
Io ho paura!!!!
E allora, ritorno all’incipit, perchè continuare? Perchè resistere all’irresistibile?
La mia è una domanda che mi pongo da anni.
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Le risposte alle domande che tu ti poni le troverai solo dentro di te e non le troverai nella altre persone…
Dal modo in cui rispondi pero’ capisco che sei ancora lontano dal trovare la risposta giusta per andare avanti… la vita e’ dura per tutti quanti e non soltanto per te, anzi esistono milioni e milioni di persone che la passano ancora molto peggio di te, non ci pensi mai?
Le colpe che tu dici non sono soltanto causate dalle altre persone ma forse la causa puoi essere anche te, col tuo atteggiamento, non ci hai mai pensato? pensaci allora, questo e’ il mio consiglio…
In questo mondo crudele non puoi fare affidamento su nessuno a parte che su noi stessi, ma se tu non credi nemmeno in te stesso che vivi a fare allora? Non pensi mai di reagire? di cercare di cambnare qualche cosa? Hai presente come sarebbe il mondo se nessuno avesse mai “reagito”? Se non ci fossero state rivoluzioni? se non ci fosse stato il 68? se gli operai non avessero lottato per i loro diritti? se non avessimo combattuto e sconfitto il nazismo/fascismo? pensaci… ciao
Ok io sarò una ragazzina, quindi non rispondermi neanche…Senti se tu continui a stare chiuso in casa a scrivere al computer che la vita fa schifo..come credi di migliorare?? ok…allora dici di farla finita…prego, accomodati…sei ancora lì?? cos’è…sei troppo vigliacco per farlo?? usi la dialettica solo per fare modo che le tue dediche siano peini di commenti di gente altrettanto celebrolesa come te da risponderti…caro cat..non sarà che te ne stai chiuso in casa perchè credi che il monod che ti circonda non sia alla tua altezza?? perchè noi gente normale che esce e si diverte siamo troppo superficiali per te?? perchè tu dici di essere diverso?? perchè sei e vuoi essere diverso…e per questo ti lamenti anche?? Ma dico io..ma siamo pazzi?? sei solo un egosita..ti credi superiore..infatti i una delle ultime dediche hai detto che le carte per diventare un grande le avevi…ma si..ma piantala per favore…continua a sprofondare nella tua “depressione”…lo dico tra virgolette perchè non sono certa che tu ne sia effettivamente affetto..e se così fosse…ti consiglio di curarti..perchè nessun tunnel non ha uscita…e ti dico che sei ancora in tempo per apprezzare la vita…e scusate se io, ragazzina piccola e ingenua, non conosco ancora le fatiche della vita…scusate se cerco per quel che posso di godermi la mia vita ed essere felice…beh allora spero di essere ancora per molto tempo una ragazzina ingenua perchè almeno io vivo e sto bene e mi diverto e non mi faccio tutte le “seghe mentali” (scusa “io” ti ho rubato l’espressione ma è la più apporpiata)che vi fate voi…ciao a tutti, la ragazzina giovane e ingenua torna a godersi la vita..statemi bene!
Più che felice di essere un “ragazzino” anch’io, se essere adulti vuol dire essere come cat rimango ragazzino fino a 100 anni, se essere adulti vuole dire sputare sentenze giudizi, non rendersi conto che tutto quello che odi dalla gente dal prossimo lo stai ampiamente facendo agli altri. Poi piange perchè sta solo? Quando risponde insulta, quando non risponde è meglio e comunque ne emerge una persona che o si fo**e di paura e non c’è nulla di male perchè tutti hanno paura ma vivono ugualmente, o si crede veramente meglio degli altri e qua la depressione non è più una scusa che regge! Che tu abbia qualsiasi problema, un conto è ammetterlo con se stessi e andare da un medico, un altra cosa è dire che tutto è m**da, che nessuno soffre come soffri te, che chiunque ti risponda senza assecondarti non è intelligente o una persona che vale (che tra l’altro può averne passate di peggio di te!), che non sprechi il tuo intelletto per rispondere a gente che non vale, che tu sei l’unico che sa cos’è la vera vita (?!?!?),oppure la “perla” tra le sue risposte è: rispondere è un’offesa al mio intelletto! Inutile aggiungere che tutte le persone a cui ha dato tali risposte non lo avevano assecondato nei suoi toni apocalittici, guai a non dire che la vita è una m**da!
Continua a piangere perchè nessuno ti vuole stare accanto e non chiederti mai il perchè, continua così, il mondo non verrà a suonarti il campanello, anzi, se ne starà ben alla larga.
Torno a fare il ragazzino, sereno, felice!
Cmq per me sentirmi dare del “ragazzino” non è un offesa anche se l’intento era quello, ma tu nei panni del “uomo vissuto” che vuole insegnare la vita agli altri sei quantomeno contradditorio non sai manco vivere la tua di vita.
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