Da Poeta per anonimo

Salve ragazzi,
vorrei riflettere un pò coi voi sulla solitudine.
Ogni persona si sente sola in qualche periodo della propria vita, e noi che scriviamo qui spesso sentiamo una solitudine costante, quasi implicita in ogni cosa che facciamo.

Penso che molta responsabilità ce l’ha la SOCIETA’ in cui viviamo.
Parlo dei giovani, perchè di adulti ne conosco pochi, mentre di compagni di università di 19-20 anni ne ho una marea.
La maggior parte dei giovani è molto superficiale. Sono egocentrici, cioè mettono costantemente se stessi al centro della loro vita, dicono sempre “a ME non importa”, “IO ho fatto questo e quello”, ascoltano poco. Parlare con loro non sembra dialogare, ma trovare il momento per inserirsi nel loro monologo ed ottenere un secondo della loro attenzione, praticamente inesistente. Sono come bambini, il primo stimolo che gli arriva, la prima cosa che vedono e si distraggono, e dopo un paio di attimi che si concentrano su questa cosa gli arriverà un messaggio, li saluterà un’altra persona e si perderanno di nuovo.
Non parlano di loro stessi, per esempio di come si sentono o dei loro sentimenti, ma sempre di quello che FANNO oppure fanno battute spesso volgari e stupide.
Se un altro ragazzo è in difficoltà, più facilmente lo prendono in giro piuttosto che aiutarlo, oppure il malessere di quella persona gli scivola addosso e rimangono indifferenti come se non fosse accaduto nulla.
Concludo il profilo dei giovani d’oggi con la loro caratteristica più importante: il loro massimo obbiettivo nella vita è il loro PIACERE. Quindi ubriacarsi, baciare un bel ragazzo che neanche conoscono, fare sesso con una ragazza conosciuta da una settimana in discoteca, andare a ballare in discoteca solo perchè ci vanno tutti, anche se forse preferirebbero fare altro, magari parlare. Cazzeggiare.
Come ha detto Franco Battiato, “è tutto un ca**eggio”.

Ora, perchè ho scritto questa accusa sociale? Perchè voglio essere un Cicerone o un Demostene del terzo millennio? Perchè mi sento un eroico Falcone che combatte una spregevole mafia?

No; ma per dire che in questo tipo di società, con questi giovani, è facile che ci ritroviamo soli. NON siamo noi a essere STRANI: è la società ad essere costruita su BASI SBAGLIATE. BASI DISUMANE, perchè essere superficiali ed egoisti significa non essere uomini ma come bestie.

Noi non dobbiamo diventare superficiali. Non dobbiamo diventare burattini senza personalità nè anima, non dobbiamo accontentarci di relazioni di plastica.
Non dobbiamo accettare queste regole, altrimenti entreremmo in questo GIOCO. Noi dobbiamo proprio rifiutarci di partecipare al gioco.
Secondo me, noi dobbiamo cercare altre persone simili a noi. Persone profonde, persone che abbiano provato la sofferenza e che sappiano capirci. Persone ci vogliano bene, vero bene.

Sentivo un forte desiderio di lanciarvi questo messaggio. Desidero che, con la stessa forza, anche voi possiate sentire questo messaggio. Desidero che mi sentiate uno di voi, vicino.
Un grande saluto a tutti

9 risposte Pagina 2 di 2

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Da Anonimo

L’uomo ha bisogno di faticare, così calma il pensiero e impara a conoscere se stesso.

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Da vuota

Ciao, leggere il tuo messaggio mi ha rifatto aprire gli occhi sai…
Era da diversi mesi che non scrivevo più qui, prima era come un’abitudine per sfogarmi, da un pò invece leggevo e basta, ero appunto indifferente ciò che non sarei assolutamente voluta diventare dato che ho sofferto e soffro proprio per l’indifferenza altrui.Quindi ti ringrazio per avermelo fatto capire…a parte questo condivido pienamente con i tuoi discorsi, perchè sono proprio le persone manovrate dalla società ad essere superficiali e indifferenti con quelli come noi che purtroppo senza volerlo soffrono.

Ma il mondo non si accorge di noi…non so te ma io mi sento come un puntino nero in un mare pieno di colori, mi sembra di impazzire…Soprattutto per il fatto che a volte penso seriamente che morire sarebbe l’unica soluzione. Vorrei combattere ma mi sento schiacciata da un peso troppo grande, purtroppo la maggioranza sono loro, che continuano a riderci dietro…
A volte mi sento anche dire da l’unica “amica”(che mi chiama solo per interesse suo)che sono io quella che deve cambiare, che sono sbagliata…Invece proprio come hai detto tu, anch’io penso che sia la società intorno a noi ad essere strutturata male e che non ci lascia vie di fuga…

Sai non vedo l’ora di crescere, di arrivare dai 19 agli 80 anni così di botto, per poter dire di essere giunta al capolinea di questo lungo travaglio…

Scusa se ti ho riempito di parole…mi sono dilungata senza accorgermene…
Comunque grazie ancora per avermi involontariamente spronato a scrivere di nuovo qui…e sappi che almeno in questa categoria di questo sito, non sei solo…
A presto

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Da francesco
zona di Torino

sei molto sensibile e ti sono vicino alla tua r mia sofferenza un abbraccio con sincerità

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Da soulsweet
zona di Alessandria

Ciao Poeta,
siamo tutti uniti nella solitudine perché tutti sentiamo questo sentimento e i problemi però essere sensibili è un valore e non una debolezza. Non ti darò consigli ma solo comprensione.

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