Da Anonimo per anonimo

Sono triste? sì, lo sono, anche se sto leggendo un gran bel libro, e mentre lo leggo la tristezza scompare, o meglio, s’attenua. Ma sono comunque triste, frustrato, amareggiato, stanco. E devo dire, non appartengo a coloro che non hanno rapporti né relazioni, che non escono mai il Sabato sera o durante le feste, le Domeniche, i ponti… no, ma, proprio come nel lavoro, anche nell’ambito delle relazioni io sono costrettoa vivere in una perenne precarietà.. magari esco un Sabato, ma quello dopo no, perché quell’uscita l’ho fatto con ragazzi che magari conosco da tempo, ma con cui non formo un gruppo. Sono precario non solo nella mia attività lavorativa, ma anche nella mia vita sociale!! e la precarietà estrema nel rapporto con gli altri, l’incertezza penosa provata ogni volta, in tante Domeniche estive, assolate, quando speri che la sera scenda, come nei Ponti di Primavera, quando vorresti fare una scampagnata e non hai nessuno con cui farla, be’, questa incertezza, è pesante, pesantissima da sopportare, e non la auguro a nessuno. Peno durante la settimana perché l’attività che svolgo non è remunerativa, e peno quando giungono i giorni del riposo perché non ho un gruppo stabile di persone con cui andarmente in discoteca o organizzare un bel viaggio d’estate.. e così mi tocca vedere su facebook, album pieni di foto, vacanze sulla neve, capodanni in baita, o a cena, viaggi in Grecia, in Sicilia, a New York… e non è facile, maledizione, non lo è, è straziante vedere correre il treno della propria vita senza poterlo fermare, e doverci correre dentro, passando tutte le fermate, senza poter sostare mai, o solo un poco, poche volte, troppo poco per soddisfare la tua sete di vita.. devo scuotermi, lo farò, ancora una volta, ma lo dico a tutti coloro che sentenziano dall’alto della loro fortuna che chi è solo se l’è cercata, non è vero niente, la vita è solo una maledetta questione di fortuna, una combinazione casuale di fattori, un capriccio del caso, uno starnuto del destino. Ed è crudele, e bast*rda, e spaventosa. Ma chi è fortunato, questo ovviamente non lo può vedere.

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Da marco

a LoL

Grazie LoL per avermi scritto ed avermi augurato buona fortuna…anch’io auguro a te un grande cambiamento, il cambiamento che forse da tanto tempo stai aspettando..un abbraccio a te

A Laura

Cara Laura,

Mi spiace molto della tua situazione, che come ben immagini, conosco bene.. come mai nel tuo caso le seppur poche persone che hai attorno non t’invitano con loro? In ogni caso, io, tra le due ipotesi che leggo nella tua risposta come possibili spiegazioni della tua solitudine, propenderei per la seconda… e cioè che tu magari ti sia circondata di persone sbagliate proprio per sfuggire alla solitudine, che a volte, specie nelle domeniche soleggiate…quello che mi domando, Laura, è..perché le persone non sì’incontrano mai là fuori? perchè siamo destinati a rimanere ognuno con noi stessi in qualche parco vuoto, o in una spiaggia affollata? quel che posso dirti è che per me sei una bellissima persona, e fossi in te non cambierei..eccetto che in alcuni aspetti del tuo carattere. Voglio dire che essere buoni e disponibili può anche essere positivi, ma se subodori opportunismo negli altri, io fossi in te, smetterei di esserlo.. per quanto io sia solo, sono molto orgoglioso, e per me la dignità personale ha un valore inestimabile.. preferisco molto spesso rimanermene con me stesso quindi, che scendere a compromesso, o chiamare chi non lo merita, chi non mi ha più cercato ad esempio, o con me è stato scorretto, opportunista, poco presente..
Fai bene a coltivare la tua fede se ti rasserena e ti aiuta..magari potresti avvicinarti a qualche gruppo giovanile cristiano o cattolico e condividere con loro questa risorsa dello spirito umano.. posso dirti che non mi dispiacerebbe conoscerti meglio, ma so anche che ciò non sarà possibile, quindi contraccambio il tuo abbraccio e ti ringrazio… ti auguro di cuore di tornare a sorridere con gioia 🙂

Monica,

Secondo dovresti chiarire con le tue amiche, e scoprire i motivi che le hanno portate ad allontanarsi da te.. non è possibile che da un giorno all’altro sia scomparse senza un motivo.. attenzione non le sto giustificando né difendendo, sarebbe assurdo, sto solo dicendo che una ragione alla base del loro allontanamento ci dev’essere.. se poi scoprirai che è futile, be’ potrei consolarti ancora più facilmente, perchè non hai perso persone di grande valore. In ogni caso, la cosa peggiore che si possa fare, secondo me, è non potersi spiegare un fatto, e quindi non poterlo neanche razionalizzare e superare.. poi non so come mai più in generale tutte le tue relazioni siano state disastrose negli ultimi anni.. di sicuro me ne dispiace, e capisco bene che a volte possa assalirti il terrore all’idea che se il tuo ragazzo non ci fosse, davanti a te si stenderebbe un vasto deserto..
Forse parlarne con lui, confrontarti con chi ti conosce bene, non so un’amica di vecchia data, tua madre, potrebbe fornirti le prime risposte, o darti qualche spunto di riflessione… da parte mia ti auguro di riuscire a migliorare le tue relazioni, e a crearti un bel gruppo d’amici ed amiche.

In ultimo, un’unica riflessione, sconsolata: siamo solitudini, rette parallele che s’interfacciano qui, su questo sito, si leggono a distanza, senza mai toccarsi davvero.. siamo tanti oggi giorno, omologati ed estranei gli uni agli altri.. forse, per noi, la via d’uscita da questa continua tensione consiste semplicemente nel riconoscersi allo specchio, nel non vedersi più attraverso un vetro piangente, una vetrina opaca, la copia sfocata di altre persone che inseguiamo nei nostri desideri e sogni, forse sta proprio nella capacità di amarsi nella propria diversità e di raccogliere la sfida che la nostra diversità di presenta, sapendo che non sarà facile superare la prova, ma che non è detto non possa anche regalarci momenti di gioia ben superiori a quelli che possono provare molte altre persone.

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Da Pleo

Mi ricorda una citazione di un caro scrittore:essere significa:essere incastrati. Comunque non avete mai pensato che la vostra concezione di “fortuna” sia un pò figlia dei nostri tempi? Discoteca nel weekend, viaggi all’estero, una nutrita rete sociale, la rubrica piena, lo shopping in compagnia…So che quando si è soli ti pare che gli altri stiamo sempre meglio di te, che la loro è una vita piena e la vostra (nostra) sia mutilata, disagiata e disadattevole;ma a volte ho scoperto la serenità nelle piccole cose, nei quotidiani gesti;come la passeggiata con il cane o una sigaretta dopo un caffè. Pare assurdo, ma credo che la nostra visione delle cose sia pesantemente influenzata da quello che velatamente ci costringono ad essere. Vuoi un pò star meglio?Intanto elimina facebook, che è solo deleterio in questi casi. Provo un rancore profondo per i social network perchè creano la falsa gioia dell’amicizia. Non è in facebbok che la potrai trovare.
Per il lavoro…la questione è già diversa e non puoi farci nulla.Sono tempi molto difficili…c’è gente che si è vista una vita, propria e della famiglia, spezzata improvvisamente a causa di un licenziamento “necessario”. A me questo fa salire una rabbia incalcolabile verso tutte quei laidi porci che si permettono di sentenziare alla tv in nome del bene sociale, parlando di sacrifici e doveri. Loro, che con i propri stipendi potrebbero sfamare famiglie intere. Ma a che serve avvelenarsi il sangue?Possiamo solo sperare che le cose prima o poi migliorino sotto questo punto di vista. Se la cosa in minima parte potrebbe consolarti, vedi che non sei il solo
ciao

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Da Anonimo

Pleo,

Condivido in larga parte ciò che hai scritto. Indubbiamente siamo anche trascinati a desiderare una felicità che ci viene imposta nelle sue forme e nei suoi modi di realizzazione, dalla società in cui viviamo.. d’altronde, noi è in questa società che viviamo, e quindi è normale subirne l’influenza, sarebbe anomalo il contrario. Sì, è possibile trovare gioia ascoltando un brano musicale, guidando la macchina senza una meta, gustando un buon dolce.. io sono uno che non se ne sta in casa a lagnarsi, cerco di crearmi sempre nuove conoscenze, sono andato al mare da solo, e comunque sono stato bene perché magari mi sono goduto una bella nuotata, sono andato a correre da solo, da ragazzo uscivo in bici da solo, ho passato tre capodanno da solo, l’ultima volta in particolare, sono stato a firenze, ho incontrato un ragazzo che conoscevo e che era insieme a due ragazze e mi sono unito a loro… ma è stata anche qui pura casualità. Certo io mi sono buttato, e mi piace ricordare quel capodanno, come una delle mie tante sortite lanciate contro l’isolamento che puntualmente torna a cingermi d’assedio anche dopo periodi più o meno lunghi, quando magari già iniziavo a dimenticarlo. Quel che voglio dire è che a me non importa avere tanti “amici” su facebook, né la rubrica piena di numeri.. mi amareggiano le foto che vedo lì più che altro perché penso alle troppe ore, ai tanti giorni, alle intere stagioni già trascorse della mia vita, che non torneranno più e che io non ho vissuto come vorrei. C’entra poco il condizionamento sociale, però, con la nostalgia di una giovinezza troppo presto passata, troppo a lungo solitaria, di tante tappe vissute troppo tardi, e mai pienamente appaganti.. avrei amato ad esempio vivere l’esperienza dell’interrail, visitare tappa dopo tappa il sud dell’Italia, avere compagni di viaggio avventurosi.. come ora mi piacerebbe trovare una compagna con cui passare un bel weekend romantico lontano da casa.. non voglio la discoteca, o necessariamente la settimana bianca, no, vorrei semplicemente un po’ di normalità ogni tanto.. poi continuerò a leggere, ad ascoltare musica, ad incantarmi di fronte ad un tramonto, a nuotare nel mare estivo vibrante di luce, a perdermi nell’ascolto delle onde burrascose.. ma certe esperienze mancate, resteranno sempre incise in me come indelebili rimpianti.

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