Ecco un’altra verità scomoda…ultimamente ho deciso anch’io di portarle tutte alla luce, anche le più difficili da ammettere o da accettare. Ho capito, dopo essermi lungamente lamentata ed autocommiserata, che quando le cose non vanno può essere colpa del caso-fato-mondo-volontà divina, a seconda di come la pensate, solo al 50%.
Siamo tutti umani. Quelli che siedono nell’olimpo delle celebrità e quelli che si infliggono ferite in un angolo della propria stanza. Se io non riesco ad essere felice, la colpa sarà anche mia, perchè ho della felicità un concetto troppo strano ed estremo. Non mi accontento delle cose normali. Forse non voglio essere una persona comune. Una di quelle casalinghe giovani e trasandate che incontri di mattina, sorridenti e cariche di buste della spesa e marmocchi. Credo che la mia idea di vita sia stata influenzata da troppi miti sbagliati: tra poeti, scrittori, pittori e musicisti, perlopiù pazzi-paranoici-alcolisti-mentalmente disturbati e futuri suicidi…non so se sia peggio voler diventare una Mary Shelley o una Elisabetta Gregoraci…
Però…mi chiedo, perchè noi soffriamo e basta, e ci sono persone che dal nostro stesso male hanno creato diamanti e fiori?
Probabilmente questa non è nemmeno una risposta, è solo un modo per infilare nella discussione ciò a cui penso da giorni…
Però…credo che in fondo la solitudine sia essenzialmente desiderare la compagnia di qualcuno che sappia toccarci nel profondo…voler vivere di amore riflesso.
Io non so se conoscerò mai l’amore degli artisti e dei poeti.
So solo che tempo fa ho ricevuto la dichiarazione che mi avrebbe sciolto il cuore, da ragazzina. Invece niente. Non so se per lui era amore, ma per me non era nulla. Solo una vana soddisfazione che ha alleviato per un po’ il senso di vuoto e di inutilità…