Ho letto qualche dedica scritta qui e devo dire che non so se mi sembrate più patetici o fifoni. Ho avuto una vita difficile, ho affrontato situazioni in cui voi vi sareste messi a piangere come sempre. Come me, migliaia di altre persone ogni giorno affrontano una vita che non hanno scelto, fatta di difficoltà di scelte non facili da prendere e anche alla svelta. Ho visto madri accanto al letto del loro bambino malato di leucemia, con più dignità della vostra. Sapete cosa mi indispone di più di tutto nell’atteggiamento che avete qui? il vittimismo, quel frignarvi addosso come fanno i bambini quando pensano che le cose “brutte” accadono solo a loro. Mi irrita la vostra assoluta mancanza di coraggio. Il coraggio non è buttarsi da un ponte per fare bungee jumping, il coraggio è affrontare la vita soprattutto nei momenti difficili. Il coraggio è svegliarsi e ritrovarsi soli ok, e allora si esce e si cerca di conoscere gente nuova, di crearle le opportunità d’amicizia, magari aiutando anche il prossimo. Siete talmente accecati dai voi stessi che neanche vi rendete conto che esistono tragedie più grosse delle vostre! Non aver amici con cui andare al mare non è una tragedia, non trovare l’amore o soffrire per amore non è una tragedia. Continuate a nascondervi al mondo, chiusi nelle vostre stanze, dietro al monitor di un pc, certo così li risolvete i problemi. Vi ammirerei se almeno ci provaste ma voi non farete altro che lamentarvi e allora si che sarete sempre soli ma ve lo siete voluto. Coraggio iniziate con insultare adesso, che io non so nulla dei vostri problemi, che non so cosa passate che lo sapete solo voi… tsè
Coraggio Alex inizia dai sono curioso. Fifoni siete dei fifoni, il fatto è che tutto il mondo ha paura, tutti ne hanno ma stringono anche i denti e tirano avanti. Vi lascio una confezione di kleenex. Buon pianto.
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e triste leggere tutto questo. io non faccio parte delle catecoria sfoghi ma drammatiche.
mi rivolgo a te caro davide. io capisco la tua rabbia nei confronti di questi ragazzi, e in fondo non stai facendo nient’altro che aiutarli. pero sia tu che io proviamo a metterci nei loro panni. anche solo per un attimo. possiamo capirli? NO! tuo fratello e stato un uomo forte quando ha perso sua moglie ma il figlio no. siete arrivati in tempo per togliere il figlio in una solitudine. ce l’avete fatta e sono contenta per voi. pero ora pensiamo diversamente.
genitori che mettano figli al mondo ma non hanno tempo per crescerli?
genitori che non fanno altro che lavorare una giornata intere e quando arrivano a casa sono stanchi?
genitori che quando arriva il fine settimana si devano riposare della settimana allora non fanno niente con i figli?
quante cose ancora ti potrei dire. allora cosa dovremmo fare con questi ragazzi?
noi non conosciamo i loro problemi provano a trovare un altra strada che noi non capiamo.
cara davide io sono una ragazza di 24 anni, e ho perso mio marito 4 mesi va in un incidente strada. lasciandomi in ginta di tre mesi. io vengo qua per scrivere e sfogare la mia mente. ma non perche non ho nessuno da parlare anzi. i miei famigliare, i genitori di lui, e tutti l’amici mi stanno vicino dalla mattina alla sera. parliamo tanto, piango rido e non so io cosa. non mi hanno mai lasciata sola. neache solo per un minuto. ma quando riesco stare sola anche solo 15 min mi sfogho con me stessa diversamente, scrivendo, piangendo e non so io cosa. tutti abbiamo un modo di soffrire.
te l’hai vissuto con tuo nipote. ma forse vi dovete chiedere perche tuo nipote ha reagito cosi? forse perche il padre non era tanto presente? perche pur per non farli mancare niente non faceva altro che lavorare? ma a lui questo e stato spieghato? non credo perche se no non sarebbe mai arrivato a questo punto. forse ci e voluto il punto per farli capire che anche se il padre non ce sempre a casa ce la madrignia o ci sei te… ma anche voi avete lottato e anche voi avete dovuto lottare per farcelo capire a tuo nipote.
allora davide tutti loro hanno dei problemi anche loro. ma non puoi parlare cosi con rabbia e odio. puoi aiutare questa gente anche diversamente parlando calmo ed educazione.
te hai avuto un obbiettivo ed e quello che avresti avuto tante risposte e complimenti ci sei riuscito!
pero la vita non e fatta soltanto di rose e fiori ma ci sono anche le spine.
complimenti per il fatto di tuo nipote e per la vita che li aspetta
un cordiale saluto
scusate per gli errori italiani ma quando si abbita a lestero ed si e cresciuti qua e un po difficile
uffi…le odio le persone ottimiste come te Davide…veramente mi fanno venire il nervoso. Non sei il Santo Padre Salvatore dei nostri tempi. Il mondo fà skifo, la vita è ingiusta, le persone buone muoiono e le persone cattive magari vivono 20 anni. chi stà bene non aiuta, chi stà male continua a starlo. in questo mondo segnato da guerre atroci, dove l’inquinamento, l’egocentrismo e la ricerca dell’Io diviene più importante che il vivere stesso…dimmi tu che senso ha questo vita? piena di m**da, fatti di pochi attimi di felicità…per favore il mondo ci ha resi quello che siamo, persone come te che giudicano ci costringono a chiuderci i noi stessi nella ricerca di un pò di pace dai giudizi…continua a migliorarlo il tuo mondo…poi frà 20 anni dimmi cosa hai cambiato. non c’è futuro e non solo per noi…per nessuno.
caspita ti proporremo al santo padre per la santificazione, tu si che ti sei spaccato la schiena di lavoro e non hai mollato mentre io posso permettermi di non fare un cacchio dalla mattina alla sera. sei invidioso eh!?!?!? ti rode!?!?!? beh noi ci godiamo la vita sai tra cortina e saint moritz. abbiamo lo sguattero per certe mansioni.
che ci vuoi fare ci sono anche dei poveracci come te al mondo che si sudano giorno per giorno i 5 euro.
si devo ammettere che tu di coraggio ne hai molto, ne hai moltissimo per venire qua su ad insultare e fare parogoni inutili. da come parli tu mi sembri malato di protagonismo e un po disturbato, ti consiglio un bravo psicologo ops no scusa da come parli ti consiglio uno psichiatra sai io ci vado puo’ essere molto utile, non credo guarirai completamente sai certe situazioni non si curano facilemente. hai tanta rabbia dentro e te la prendi con i piu’ deboli, dai titoli a dei poveri ragazzi che minacciano il suicidio e che stanno male. molto male te lo assicuro. le disgrazie degli altri non attutiscono i nostri disagi, quindi i tuoi paragoni non hanno assolutissimamente significato. dai ti rode solo un po che ci sia gente che alla fine pur stando male ha la testa un po piu’ brillante della tua. che ci vuoi fare non tutti siamo uguali.
ti saluto ora torno al mio campo da golf ad annoiarami e a fannullonare.
addio
ps
ti consiglio un bell’antiossessivo ne hai bisogno chiedi al tuo medico.
se devi rispondere ancora che siamo patetici, frignoni e fannulloni non rispondere piu’ lo hai gia’ detto in ogni tuo commento.
è pensi che non lo faccio davide?
se non avevo coraggio non mi alserei tutte le mattine cercando di sorridere e di farmi avanti.anche se non mi serve proprio a niente.
se non avessi coraggio mi sarei già uccisa.
la solitudine è mortale.tu sei patetico perchè non cerchi neanche di capirla.
ti saluto.
Caro Davide,
Sembra quasi che tu voglia fare una gara a chi soffre di piu’. Tuo fratello soffre di piu’ delle persone che soffrono di solitudine, apatia, depressione. Mi spiace per quello che ha passato tuo fratello ma qui non e’ una gara a chi soffre di piu’ e chi vince prende una medaglia. Ci sono tanti tipi di sofferenza in questo sito. Capisco cosa vuoi dire. Magari in questo sito ci scrivono anche dei ragazzini che a solo 15 non hanno una ragazzina o pochi amici e vanno in depressione. Magari sono un po’ viziati e si autocommiserano un po’ troppo. Magari poi dopo un anno tutto si risolve. Ci sono pero’ anche persone con problemi piu’ seri, che la solitudine se la trascinano avanti da anni fino ai 30 anni e piu’. Persone che ci provano ad uscirne anche con medicinali, andando dagli psicologi, sforzandosi di superare le proprie insicurezze croniche frequentando la gente. Bisogna rispettare tutte le persone e tutti i dolori piccoli e grandi. Poi alla fine non hai il termometro del dolore.
Molto spesso puo’ soffire di piu’ una persona che non ha amici che non una persona che non ha da mangiare ma che sa godersi la vita. E’ una questione individuale. Fa parte della personalita’ con cui siamo nati.
E non puoi giudicare la sofferenza e cio’ che davvero e’ nelle menti degli altri.
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