Da Cat per anonimo

E’il Dolore l’unico senso che riesco a dare alla mia storia. Anzi, forse è ormai qualcosa di oltre il dolore: è un vuoto che avvolge tutto.
Voglio dire che tutto è vuoto, assenza di gioia e dolore; è una sensazione che non mi fa vivere, ma soltanto sopravvivere.
Non c’è più sofferenza. O meglio, è sofferenza latente e perciò assimilata. Non ci faccio più caso.
Non m’importa degli altri; non ho più neanche un motivo per la rabbia, sintomo comunque di vitalità. E’ solo uno strisciare continuo; una tollerante assuefazione al dolore. Non c’è più lotta, nè più obbiettivo. Non m’importa ormai che gli altri mi chiamino o meno. Non m’importa degli altri e basta. In qualche modo sto bene e sono nel mio mondo, l’ho già scritto oggi stesso su Vita.
Non ho più bisogno di cercare gli altri e non ho voglia di niente. E quando non si ha voglia di niente, si ha bisogno di tutto.

6 risposte Pagina 2 di 2

Immagine mittente anonimo
Da monica

caro Cat fse parli di assuefazione perche’ nn hai ancora toccato il fondo… anche io tante volte mi sento come tu hai precisamente descritto e continuo a dirmi che voglio cambiare e voglio sconfiggere le mie paure e i miei malesseri…ma a parte le parole..in effetti nn so qto sto facendo..e allora mi chiedo se forse nn sia meglio per me toccare il fondo il piu’ presto possibile, cioe’ arrivare a quel punto in cui nn hai piu’ chance e se nn cambi nn puoi piu’ andare avanti…anche se sinceramente spero e credo che, in me, come in te, possa ancora scattare spontaneamente la molla, anziche’ aspettare di annegare piano piano…guardati dentro, scova dov’e’ nascosta qsta spinta, forse e’ solo dietro cumuli di credenze sbagliate su te stesso e sugli altri, sulla vita in generale..rimetti tutto in discussione, scava, continua a scavare… un abbraccio.

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