Eccomi di nuovo. Di nuovo un po’ triste, intendo.
Certe volte le cose, gli avvenimenti, possiedono una illogicità talmente sviluppata da creare una vera e propria logica.
Stasera avrei voluto vedere delle persone, avevo voglia di gente e quattro chiacchere. Dovevo combinare con una ragazza che, però, ha avuto un ottimo motivo per rinviare e non ci sono rimasto male.
Così ho contattato una mia vecchia amica, per chiederle se le andava una pizza. “Sì, certo” è stata la risposta. Mezz’ora dopo un messaggio mi avvertiva che non poteva più perchè si era dimenticata che era stata invitata a una festa. E va bene.. Così ho provato con un mio amico, ma aveva il cellulare staccato. Allora ho insistito con Maurizio, che almeno ha la buona abitudine di dirmi subito sì o no. E ha detto no, perchè stava male (e a lui credo sicuramente, perchè tra i tanti difetti almeno parla chiaro).
Insomma, mi sono quasi divertito. Ma sono anche deluso. Non con queste persone, che probabilmente hanno tutte avuto cose più urgenti, ma con la geometria del Caso. Forse, per la mia esperienza, meglio chiamarlo Destino. Niente di grave, non mi sto arrovellando nella tristezza, sto solo constatando che i miei tentativi di oggi non sono altro che il paradigma della mia vita.
Quando io vorrei un contatto umano, quando sento di averne bisogno o semplicemente che mi farebbe piacere, ecco che una logica prevedibile vuole che invece rimanga a chiedermi il perchè della sua esistenza. E della mia.
Nella mia vita è sempre stato così, la gente era ben disposta, le ragazze interessate, le amicizie bene avviate, le prospettive chiare.
Eppure, all’ultimo minuto, Qualcosa ha deciso che non dovevo sfruttarle. Che sarei rimasto io con me stesso, magari a scrivere di fronte a un monitor. Magari a ridere divertito del Caso o del Destino e dei loro imperscrutabili perchè.
Già, perchè?
6 risposte Pagina 2 di 2
caro cat io ho 40 anni e due figli però è una vita che mi sento sola a volte ci si pùo senire soli anche in mezzo a tanta gente io quando ho conosciuto mio marito avevo 15 anni e lui x stare con i suoi amici mi lasciava sempre sola io vivevo x lui così è cominciata la mia solitudine x scelta d’amore lui non usava e non usa neanche farmi gli auguri x il complenno e ti dirò mi basterebbe solo capire di essere pensata con un piccolo gesto da tutto ciò ho capito che la nostra vita dipende da come ci sentiamo a volte da soli ci si sente meglio se stiamo bene con noi stessi tutto dipende dalla nostra testa da come prendiamo la vita io ero sola eppure avevo così tanta gente intorno penso che quando starai bene con te stesso saranno gli altri a cercarti
Vai alla pagina
Scrivi la tua risposta
Prima di inserire il messaggio leggi le nostre linee guida per contribuire nel mantenere questa community accogliente per tutti.