Da terraspaccata per anonimo

(È un messaggio lunghissimo scusatemi per l’invadenza con cui ho occupato tutto questo spazio..)

Sono capitata su questo sito come è successo a tanti di voi..
ho cliccato la parola solitudine su google e mi sono ritrovata qui..
ho girovagato un po? tra i vostri pensieri e mi si sono inumiditi gli occhi..
ho sempre saputo di non avere l?Esclusiva sulla solitudine e sul dolore ma ritrovarli sulle pagine di altri, descritti con le stesse parole che avrei usato io, mi ha profondamente rattristato.

Mi sento in imbarazzo a scrivere in un luogo ?pubblico? come questo..
un luogo in cui il confronto è Inevitabile anzi..è Cercato, da tutti, anche da coloro che nella vita lo rifuggono, perché, come me, hanno pudore della propria mediocrità..

ebbene ho pensato che non potesse esserci un luogo migliore per riuscire a vedere -nero su bianco- il risultato della mia vita,
parlare di me senza avere il bisogno di nascondere le mie MISERIE..
anche a rischio di risultare tanto insulsa da non riuscire a trattenere alcun lettore sulle mie parole..

Ma non importa,
per una volta non edulcorerò lo squallore della mia quotidianità, come sono solita fare più per me che per gli altri..
gli Altri…
in molti casi mi compatiscono più del dovuto..
Beh in fondo come dar loro torto?..

Ecco la mia CARTA D’IDENTITA’,
che dice già molto di me…

28anni

nubile

Occupazione:
DISOCCUPATA
da sempre,
con una ridicola eccezione

Titolo di studio:
licenza media INFERIORE
(una come me non la prendono neanche per fare la collaboratrice ecologia, magari la badante..in Nero!)

E poi la mia scheda sanitaria..

Malattia
Cronica
Degenerativa
in fase attiva
da diversi anni..
Mai stata particolarmente aggressiva..ma comunque sempre estremamente LIMITANTE..
per cui ora non solo non ho la FORZA mentale per lavorare ma neanche quella FISICA!

difficile credere che una persona così provata nel fisico e nello spirito (depressione ultradecennale),
una persona mai CRESCIUTA, tanto da essere, alla tenera età di 28anni, ancora dipendente dai genitori..
possa aver goduto qualche volta nella propria vita..

in effetti se si decidesse di misurare il godimento
con il grado di soddisfazione di se stessi..
sicuramente dovrei dare ragione a chi la pensa così su di me

Io non sono mai stata soddisfatta di me
(eccezion fatta per quelle poche banali occasioni in cui mi sembrava di aver finalmente trovato una scintilla di potenzialità)
eppure vi dirò ragazzi,
nonostante le infinite conferme del mio -scarso valore-, che mi hanno condannato a vivere gli ultimi 13anni in un?insanabile lacerante insoddisfazione, sono arrivata oggi alla conclusione che non sono poi tanto ignorante in materia di vita -goduta- , come credevo fino a qualche tempo fa;
mi sono resa conto che, anche se quasi solo nel dolore, ho vissuto intensamente e siccome credo sia Impossibile che un dolore INTENSO non venga sporcato di tanto in tanto..magari accidentalmente, da un altrettanto INTENSO non-dolore (gioia?serenità?) ho dovuto ammettere con me stessa che..
se anche avessi avuto una vita più aderente alla comune concezione di normalità con tanto di inequivocabili..soddisfazioni,
i miei momenti di non-dolore sarebbero stati sicuramente molti di più, ma non avrebbero potuto avere intensità maggiore di quelli che ho avuto modo di vivere, nella pur evidente miseria della mia esistenza..

Oddio temo non si sia capito niente!!!

E inoltre credo anche di aver dato un?idea troppo luminosa della mia persona.. una persona magari non soddisfatta di sé, ma almeno serenamente rassegnata alla propria condizione,
Niente affatto? perché la consapevolezza di non essere ignorante in materia di godimento.. (così come lo intendo io) è una ben magra consolazione..

E ora finalmente la smetto di Filosofeggiare
per ritirnare con i piedi per terra..

COSA mi ha ridotto così..

SEMPLICE:

la mia INNATA PAURA DI METTERMI IN GIOCO,
di confrontarmi con gli altri.. (ai miei occhi purtroppo sempre più meritevoli di me)

un processo di annientamento iniziato a 16anni e mai arrestatosi..

ho EVITATO tutte le prove che mi è stato possibile evitare:

ESAMI scolastici

AMICIZIE

AMORI

Se non fosse stato per la depressione e soprattutto per la malattia fisica, che non mi hanno mai permesso di scegliere la fuga, oggi sarei ancora più inconsistente di come sono..

C?è da sempre qualcosa che STROZZA la mia vitalità.

Rimugino sopra a questo da dieci anni..
da dieci anni, cerco disperatamente di capire cosa ci sia in me che NON VA, perché non sono mai riuscita a sentirmi un po? soddisfatta di me, perché non ho mai creduto in me, perché non ho mai avuto il coraggio di lasciare le mie orme da qualche parte.
Forse perché non essendo capace di servirmi efficacemente di alcun CANALE ESPRESSIVO mi sono ritrovata intrappolata in me stessa, o forse più semplicemente perché NON HO NIENTE DENTRO..
eppure ci sono delle volte in cui mi sembra che ci sia qualcosa, dentro, che preme, io mi affanno a cercare il recesso in cui è NASCOSTA per liberarla, ma non ci riesco, mai..

E devo essere sincera da qualche anno ho interrotto le ricerche, sono stanca, anche fisicamente, a causa di questa nuova malattia, “corporea”

Il mio inaridimento ha radici antiche..è iniziato quando avevo 16anni
e più esattamente quando ho preso coscienza del fatto che forse non riesco ad Apprendere in maniera normale…

Dopo tanti anni ancora non sono ancora riuscita a capire
se le mie capacità siano realmente RIDOTTE o se semplicemente non sia stata capace di USARLE,

Fatto sta che la mia vita dieci anni fa si è FERMATA:

Ho ABBANDONATO il liceo

NON ho preso la patente di giuda

Ho smesso di avere un QUALSIASI PROGETTO

Ho lasciato ATROFIZZARE il mio cuore

E TUTTO questo perché sapevo che prima poi, VIVENDO, avrei scoperto la VERITA’ su di me,
e mi sembrava che avrei sofferto molto di meno nell?eterno dubbio di essere una ?ritardata? piuttosto che nella certezza.

In pratica ho smesso di vivere per VERGOGNA e CODARDIA.

Ora mi viene da pensare che avrei potuto, dovuto combattere, rivolgendomi a qualcuno che potesse aiutarmi a sciogliere i miei nodi quando questi non erano ancora troppo stretti..

Chissà forse ho solo un modo di sentire la vita che rende più Difficile vivere, forse imparando a conoscermi avrei potuto vivere un?esistenza normale..o meglio meno sofferta

Mi sento PATETICA nel dire questo, ma vivo da sempre nella continua speranza di trovare qualcuno che possa riuscire a -SMENTIRMI- facendomi capire che non sono stupida ma semplicemente diversa, e che all?interno della mia diversità posso -imparare- le stesse cose che possono imparare gli altri..

MAH non ci capisco niente..

è certo che se avessi trovato una sorta di mentore lungo il mio cammino, una persona capace di trovare in me qualche piccola abilità su cui lavorare, OGGI non sarei frustrata per la dipendenza economica dai miei,
temo però che la mia indole incline alla tristezza supportata dalla mia mediocrità mi avrebbero portato comunque ad essere nella condizione che oggi mi ha spinto a scrivere qui..

Cosa cerco oggi?
Non lo so più, sicuramente cerco ancora una valvola di sfogo, un qualcosa a cui dedicarmi, anche se dubito che la mia inettitudine mi permetterà di trovarla..
e poi un affetto..
dai tempi dell’adolescenza qualcosa di importante è cambiata in questa sfera della mia vita,
da poco ho avuto la fortuna di SAPERE che significa essere amata da qualcuno che ti SCEGLIE, ho avuto un ragazzo (il mio primo e unico ragazzo) che mi ha amato con tutto se stesso, cosa che io non ho potuto ricambiare per mancanza di attrazione fisica..
maledetto sesso, io gli volevo bene..
se mi fosse stato possibile impormi di desiderarlo anche fisicamente l?avrei fatto, era l?ultima persona al mondo che avrei voluto far soffrire invece l?ho fatto..
maledetto anche il rapporto col mio corpo, che forse non mi permetterà mai di avere una sessualità serena..
Forse ora ho solo bisogno di un amico/a con cui guardare il mondo da una postazione privilegiata, quella in cui ci si trova quando si ha un amico.. quello che mi manca da sempre..

Scusate, scusate la prolissità

Ciao ragazzi

11 risposte Pagina 2 di 3

Immagine mittente anonimo
Da Cat

Il più grosso dei tuoi problemi è l’autostima.
La proprietà di lingauggio è diversa dalla facilità di linguaggio. I concetti sono diversi.
Forse un sordomuto non si esprime bene perchè non sa parlare? E se scrive allora?
Inoltre, se sei così squallida come dici perchè una persona si è innamorata di te?
Secondo me sei solo depressa e non lo dico certo per sminuire le sofferenze.
Io ti trovo molto dolce e intelligente.
Se sei scema allora non me ne sono accorto.
Poi fai un bel po’ di confusione tra concetti: intelligenza, sensibilità etc..
Non tutti gli intelligenti sono sensibili, ma tutti i sensibili sono intelligenti. Perchè l’intelligenza non è sapere, ma capire. E cos’altro è la sensibilità se non “capire” le cose?
Ti manca qualcuno che ti ridia fiducia in te stessa. Manca anche a me se è per questo.
Non so che malattia hai, ma il tuo cervello funziona benissimo credi ame. Inoltre se anche perdiamo una percentuale di capacità cerebrale ne abbiamo a sufficienza per sfruttare il resto. Non è un problema mentale.
E’ che sei triste, depressa e ti senta giù e sola.
Consiglio: rivogliti a uno specialista e, se ti va, continua a comunicare. E a smetterla di dire che non vali niente.
Io di persone che non valgono neinet ne conosco fin troppe per non accorgermi di quelle che valgono.
Tu vali. Punto e basta!

Immagine mittente anonimo
Da Cat

byllo:

Leggi le risposte che ti hanno mandato e poi riprendi in mano la vita.
Hai 18 anni e ti assicuro che ancora devi vedere che cos’è.
Almeno affrontala senza veleno dai.

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Da Alex Darth NodTEK
zona di Milano

non ho parole io potrei scrivere quasi tutte le cose che hai scritto tu, sembra la mia vita; anche io ho abbandonato la scuola per evitare tutte le situazioni di confronto con gli altri (niente amori, niente amicizie)… vabe’ mai hai scritto talmente tante cose ne ho citata una a caso… anche io vivo con i miei genitori… anche io ho cominciato ad inaridirmi verso i 16 anni e sono 10 anni che sto male, anche io mi sento mediocre e patetico. hai detto tante verita’, sono nella tua stessa situazione sono contento almeno di poter condividere queste cose con qualcun altro che possa capirmi… come si dice mal comune mezzo gaudio, hai esepresso anche per me il mio disagio con non risucivo a concretizzare a parole quindi grazie.

ciao ciao

Alessandro

Immagine mittente anonimo
Da terraspaccata

byillo..
mi dispice tanto per te,
e mi dispiace tanto anche di non poterti dare del sostegno, quantomeno a parole..
purtroppo non sono nelle condizioni di sostenere nessuno..
..ma via mi contraddico subito..
una cosa mi sento ugualmente di dirtela..
è vero, l’autolesionismo “attivo” come il tuo, è forse più difficile da guarire del mio (nel senso che occorre curare anima e corpo insieme..)
ma credimi, adopersi materialmente per avvicinarsi alla morte non è più “grave” del non fare niente per allontanarla..
Io non ho mai fatto uso di droghe..
ho solo fatto di tutto per non vivere l’amore
Amore..dal latino -Amors-
dove A sta per “privazione”
e Mors per “morte”..
l’amore sarebbe quindi quel qualcosa che ci allontana dalla morte
suona così bene..e credo pure che sia vero
e infatti cosa ho fatto io nella mia vita rifuggendo l’amore?
se non altro che cercare di Avvicinarmi alla morte?
ho ripreso a filosofeggiare, lo faccio troppo spesso, forse esagero

Comunque credimi, anch’io ho molto da lavorare su di me per uscirne..e ho l’aggravante dell’età..
sarà banale dirtelo ma tu sei ancora giovane..
il tempo “fisico” di cui disponi non è poca cosa..
fatti aiutare
un bacio

alessandro..
che dire..soffro per te
quanto per me..
spero che un giorno tutte e due scriveremo delle lettere meno buie

Ecco dico di non essere in grado di sostenere gli altri e poi mi ergo a maestrina di vita..
sono irrecuperabile..una contraddizione vivente:)

Immagine mittente anonimo
Da ragazzo
zona di Alessandria

Ciao, non c’è nulla di sbagliato nell’avere delle contraddizioni, alla fine dei conti siamo degli esseri umani. Oltretutto il concetto stesso di contraddizione è relativo ad un punto di vista, e mi pare che le tue contraddizioni ti arrichiscano invece che impoverirti o renderti una ipocrita. L’importante è non avere cattiveria, e tu per quanto leggo non ne hai. Non ho la soluzione ai tuoi problemi, ma voglio provare a darti qualche dritta: per la parte lavorativa puoi provare a rivolgerti a un centro per l’impiego del tuo comune, so che per lavori come l’OSS a volte richiedono solo le medie inferiori e c’è una certa richiesta. Per cui ti fai il tuo corso di un anno e se tutto va bene quando esci hai buone probabilità di trovare un lavoro. Il corso non è molto impegnativo ma è comunque una sfida, è l’occasione per rimetterti in carregiata per dare una svolta concreta alla tua vita e per migliorare la tua autostima (parlo come uno della pubblicità :D). Il corso dovrebbe essere gratuito o quasi (forse c’è una piccola tassa da pagare) quindi non hai nulla da perdere (si sembro uno della pubblicità dovrei dire qualcosa come “e ai primi partecipanti regalo anche un set di pentole in acciao inox :D”)

Per la parte psicologica prova a parlarne con il medico della mutua, credo saprà aiutarti. Ad ogni modo qui in questa sezioni ci sarà sempre qualcuno disposto ad ascoltarti.

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