Da monica per anonimo

E? lunedi di Pasquetta. I giorni di festa sono terribili di per sé, ma qdo arriva la primavera e il sole, allora diventano agonia. Qdo senti le voci dei ragazzi che cantano, qdo gli usignoli si appoggiano su un ramo verde davanti alla tua finestra e la temperatura è perfetta e non ci sono nemmeno il caldo o il freddo a distrarre l?anima con la sofferenza del corpo.

Per le persone che non sanno vivere, i giorni come questi, sono feroci. Diventa impossibile trovare il proprio angolino in cui poter riporre la corazza e respirare senza affanno, lentamente, con gli occhi chiusi. Occhi che annaspano, che non vogliono vedere, occhi strabici che non vogliono esser visti.

Fuori c?è troppa luce, stride dentro come un ferro rovente, ti contorci dilaniata e i tuoi pensieri scappano disperati alla ricerca di un rifugio, del sollievo, rimbalzano nella mente rincorsi dagli echi della loro sofferenza. Chiudo la finestra e tiro le tende, non posso sentire altro che il tanfo dell?aria che a poco a poco faccio appassire insieme a me, sigillata dentro questa stanza come in una bara. Respiro l?odore della solitudine.

Non voglio che arrivi l?estate con la sua dolce calda carezza, non voglio vedere il cielo limpido stellato, non voglio sentire l?alito del vento sulla nuca, non ditemi che potrei essere felice, che esiste l?allegria, la vividità straripante delle emozioni, i piedi nudi nell?erba, lo scoppio di una risata, tuffarsi nell?acqua fredda che lascia senza respiro.
Io riesco appena vedere il bagliore della luna, su quello specchio d?acqua.

Forse un giorno qlle sensazioni devo averle vissute, perché mi mancano tanto. Ma adesso, ho solo la debolezza per guardarle da lontano, perché la distanza fa meno male, ti distrugge sì, ma lentamente e per gradi, con il tempo dell?assuefazione.
Il dolore non mi coglierà più impreparata.

8 risposte Pagina 2 di 2

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Da Marco
zona di Torino

Ciao anch’io sono solo; in passato avevo molte conoscenze ma pian piano sono andate perse, forse per il mio modo negativo di pensare.Anche per me: pasquetta come tutti gli altri giorni anzi peggio degli altri perchè soffri della tua non aggregazione con gli altri ; Mi sento fortemente apatico e come se non mi capisse nessuno. Voglio farti i complimenti per il tuo modo di esternare le sensazioni, scrivi in un modo poetico bellissimo; Questo magari ti puo’ aiutare, comunque volevo dire che mi hai trasmesso delle emozioni notevoli, il che è raro. Grazie un bacio…

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Da marco 1

NN è giusto che un’anima bella come la tua soffra così tanto accidenti!sei così poetica e sensibile perchè il mondo là fuori ti spaventa così tanto da indurti a chiuderti dentro te stessa?Credi che sia davvero più spaventevole dell’antro orribile in cui rimpicciolisci sempre più mentre le tue grida interiori si confondono con le gaie risate dei ragazzi là fuori? Credi che la caverna da cui la tua voce ci giunge quasi deformata entro cui tu non respiri che buio ed angoscia sia un rifugio più sicuro d’un manto d’erbetta fresca sotto il cielo stellato?
No certo io so che sei ben consapevole che il tuo modo di reagire è sbagliato
Non so se sei del tutto cosciente dove ti condurrà: a chiuderti sempre più in te stessa murata viva nella tua camera pesante e stordita nella calura estiva
Forse spingere lo sguardo oltre il tuo naso lungo la china che stai seguendo potrà scuoterti..e d’altronde il tormento e la sofferenza che provi non sono già di per sè spia del tuo malessere profondo? Sono il grido della vita che è in te e che chiede cieli puri raggi luminosi venti di passione..perchè la soffochi? perchè ti senti inadeguata alla vita? e soprattutto da quando e come mai? potrai essere anche debole e fragile ma perchè convincersi d’essere degli inetti persone che non sanno vivere?M’arrabbio con te perchè io ci sono passato conosco una per una le sensazioni che hai descritto ma sono riuscito a rompere la campana di vetro in cui mi trovavo a trovare il pertugio di luce nella caverna in cui ero sprofondato..mi piacerebbe tenderti la mano aiutarti nel tuo difficile ritorno alla realtà dall’atmosfera straniante plumbea allucinata da cui rischi di venire soffocata e sommersa..nn so se mi risponderai spero che tu lo farai..sarebbe già un piccolo segnale positivo per te ovviamente..
NN ti arrendere Monica..
Ti mando un’abbraccio.. ti sono vicino.

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Da johnny

Quante risposte complicate,
cerca le persone come te, che hanno capito cosa è la felicità, senza mai averne vissuta una effimera.
Accettale, come tu vorresti essere accettata da loro.
E poi la serenità arriverà da sola.

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