Da anonima per anonimo
Zona di Milano

E anche stasera ho ripetuto lo stesso errore, dovevo uscire, ma come spesso mi accade ho preferito inventare una scusa e rimanere a casa, salvo poi pentirmi e dire che sono una sciocca, che prima o poi le persone si stuferanno di invitarti e rimarrò di nuovo sola, io so esattamente cosa vuol dire non avere nessuno da chiamare, e ora che qualcosa sta cambiando io cerco di rovinarmi con le mie mani. Sto pensando di rivolgermi a uno psicologo, volevo chiedere se qualcuno di voi ha affrontato questo tipo di percorso e se lo ha aiutato a risolvere i suoi problemi. Il problema non è il non uscire, ma le motivazioni che mi spingono a farlo, e cioè la paura di relazionarmi alle altre persone, io vorrei davvero tanto avere una vita piena ma dall’altro lato c’è la sicurezza della mia casa, della mia solitudine che mi attrae come una calamita.

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Da animafragile

Grazie per le vostre risposte, certo non c’è una soluzione unica per risolvere questo mio problema, ma è un da un po’ di tempo che ci sto pensando, tanto non ho nulla da perdere. Sono anche convita che la soluzione sta dentro di noi. di solito quando sto in mezzo alla gente o conosco qualcuno di nuovo non so mai cosa dire, faccio sempre la figura della persona taciturna poco interessante, ed è per questo che a volte preferisco non uscire, per evitare ulteriori situazioni imbarazzanti… ma come fanno quelli che parlano sempre? mi sono registrata con questo nick (animafragile) mi farebbe piacere confrontarmi con chi condivide le mia stessa situazione.

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Da anonima
zona di Milano

come ti capisco!Sono sempre stata piena di vita, amata e desiderata..stavo sempre fuori. Poi un crollo di fiducia in me e negli altri..e la solitudine, prima sofferta, poi accettata, poi gustata e desiderata. Gli amici hanno smesso di cercarmi, salvo quando hanno bisogno di consigli..ma il divertimento, la spensieratezza e la voglia di vivere sono svaniti.
Ma credo sia stupido abbandonarsi a un simile destino: ritrova te stessa, coltiva una passione..aspetta prima di rivolgerti ad uno psicologo!Anche io ci avevo pensato..ma poi mi sono detta:”Sono nata sola, morirò sola, perciò posso uscirne da sola!”. Trova la forza di affrontare il tuo travaglio..ce la farai, così come ce la farò anche io!
un bacio

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