ci sono volte in cui la solitudine è una stretta tenace al cuore, non è stringente o paralizzante..semplicemente non ti lascia stare, e la senti ogni secondo stringerti piano piano dentro, è la solitudine che viene quando guidi solo per strada;mentre la luce scivola via, quella che ti visita camminando per una strada affollata di volti con storie che paiono lontane miglia da te.
Ci sono altre volte in cui la solitudine è una malinconia vellutata e amara, la senti nell’aria estiva durante la notte, tra il vento tiepido e la tenue luce dei lampioni, questa solitudine la senti sul balcone di casa, passegiando sul lungomare in una sera d’agosto o guardando il cielo da una sdraio in terrazza, immerso in un brulicare di vita che non ti sfiora.Ci sono poi volte in cui la solitudine sembra urlare nel tuo cuore, quando sei lontano dal cemento e dai palazzi, vicino al mare o in una pineta, sei sommerso dal silenzio ora, avvolto nello splendore del mondo…e non sai che fartene, guardi malinconico la bellezza estrema che vorresti condividere, e in te seguita a urlare un desiderio di fuggire, o di esplodere, di cambiare qualcosa.
E infine c’è la solitudine grigia e opprimente, è piombo freddo e un dolore quasi fisico, è fatta di mura domestiche, notti davanti a un monitor e pasti solitari, pare lacerarti in certi momenti e vorresti spaccare ogni cosa, ma ti senti debole..la notte fatichi ad addormentarti tra mille pensieri su una vita sbagliata, sembra di cadere da sempre senza vedere il fondo…al mattino hai come dimenticato tutto quel peso.In realtà si è soltanto depositato in fondo al tuo animo, e riemerge ogni volta più forte, ogni volta più densa..