c’è chi sta molto peggio di voi quindi ritenetevi fortunati.non serve a niente continuare a dire che non è giusto…ce ne sono di cose ingiuste!ma nessuno ha mai detto che la vita è giusta.le cose vanno conquistate, nessuno ti regala niente.non serve avercela con chi è felice, quella è solo invidia verso chi è riuscito a superre i propri problemi, perchè tutti hanno dei problemi.e il vostro continuo lamento mi sembra che non rispetti tutte quelle persone che stanno veramente male e non possono uscirne e mi rifeisco a chi ha dei problemi di salute.credetemi che non è bello sentire gente che si lamenta perchè non ha la ragazza o non ha amici o non esce ecc… non è bello perchè credetemi che cisono cose molto peggiori e vi auguro di non doverle affrontare, anche se così almeno vi accorgereste quali sono i veri problemi e le vere cose importanti per le quali ci si potrebbe lamentare.bye
17 risposte Pagina 3 di 4
Quando una persona sta male, non va a pensare “c’è chi sta peggio di me” perché ciò che conta è che sta male in quel momento, allora voi dite che bisogna essere tristi solo se ti muoiono parenti o hai problemi di salute? essere soli non è un problema solo perché ce ne sono di più gravi? allora quello che ha un tumore e morirà tra 5 mesi dovrà dire.. c’è chi sta peggio che invece di 5 mesi ha 1 mese di tempo? mah.. che discorsi.. la gente deve guardare sempre chi sta peggio? e allora perché non potrei dire, ce ne sono 1000 felici e io sto da schifo?
Mi domando perchè si pensa sempre al dolore come a una gara automobilistica, in cui alcuni salgono un gradino del podio e hanno diritto più di altri alla tenerezza.
Naturalmente avere un tunore è più grave oggettivamente che non avere amici o non soddisfare le proprie voglie di tenerezza o sesso.
Ma il dolore è una realtà individuale, soggettiva. Chi ha la depressione magari ha tutto, eppure si suicida. E chi ha un tumore riscopre le cose belle della vita.
E allora? E allora non ci sono regole vere e proprie.
Quindi chi ha il tumore non dovrebbe lamentarsi perchè c’è chi è paralizzato; e chi è paralizzato non dovrebbe lamentarsi perchè c’è qualcuno allo stato vegetativo.
Il fatto è che il dolore e la sofferenza sono talmente permeanti da non avere regole, nè un senso logico (a meno che non si creda a una vita migliore dopo la morte).
Lo so che oggettivamente, ad esempio, i miei problemi sono sciocchezze. Ma io ci soffro lo stesso. Che posso farci? Anche io vorrei che le malattie non esistessero e che nessuno perdesse i propri cari. Ma non dipendono da me queste cose.
Io posso solo vivere il dolore, quasi come se fosse una elezione.
Anche solo sapere che io sto bene e un altro soffre mi crea dolore.
Non esistono classifiche, siamo tutti in gara. Alcuni ne vivono di più e capiscono certe cose. Altri no.
Ma non si può pensare che chi ha un problema oggettivamente minimo non possa stare individualmente malissimo.
forse non riesco a spiegarmi.
Io rispetto il dolore di chi è depresso e parecchio avendo di esempi molto vicini. Ma una cosa è continuare a combatterla la depressione, un’altra è lasciarsi totalmente andare. Questo mi fa inkazzare, chi si lascia andare e ci si crogiola. Che ognuno abbia le sue ferite è pressochè scontato e intendo fisiche o morali. Sta poi chi ce la, cosa farne di quelle cicatrici, se continuare a guardarle e con esse il proprio dolore, oppure rialzarsi.
Che un 30enne si arrivi al punto di suicidarsi mi dispiace eccome, mi dispiace abbia sofferto al tal punto di uccidersi. ma nello stesso tempo mi vien da pensare che ha avuto due possibilità una di vivere e l’altra di morire. Poteva toccare il fondo e l’avrà anche toccato, e poteva farsi aiutare a risalire a galla (ho una cara amica che ha lottato con le unghie e con i denti e ne è uscita fuori), poteva gridarlo il suo bisogno d’aiuto. Forse l’avrà anche fatto. Ma poi ha deciso di morire e per quanto mi dispiaccia pensare a quel che ha avrà sofferto, l’ha deciso lui, non l’ho deciso io al posto suo.
Una conoscente ha fatto lo zompo dalla finestra, però più che per lei m’è spiaciuto per la figlia di 5 anni che ha lasciato senza una madre, e per quanto possono essere piccoli, i bambini capiscono e lei ha capito tutto. Cosa devo dirle quando chiede se la mamma ha voluto morire perchè lei non ha fatto la brava?
il fatto che c’è chi sta peggio, dovrebbe servire a non abbattersi perchè comunque poteva andare peggio.e cercare di vivere serenamente alcuni problemi oggettivamente minori, serve a non abbattersi al minimo problema e al primo ostacolo che si incontra.serve a vivere meglio e con più serenità.tutto qui…bye
e men che meno disprezzo qualcuno, avrò pure i miei difetti e di enormi (almeno io lo ammetto) e che la diplomazia non è il mio forte s’è capito.
Semmai mi irrita, chi ha tutte le possibilità per farne buon uso della propria esistenza e fa l’esatto contrario. Cmq ognuno è libero di farne quel che più gli pare della propria vita, pure rovinarsela se così gli piace, contenti voi, contenti tutti. Ma io non disprezzo nessuno, poi continuate a leggere e farne vostre interpretazioni a vostro uso e consumo, si perde tempo inutile.
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